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Cardo Mariano: a cosa serve?

Gli antichi Greci lo utilizzavano per trattare i disturbi del fegato, Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” ne raccomanda il succo, mescolato al miele, per aumentare la secrezione di bile, mentre nel Medioevo si credeva che questa pianta avesse il potere di scacciare la “malinconia” e la bile nera, una condizione spesso associata ai disturbi epatici … Tanti sono i benefici che sin dall’antichità vengono attribuiti al Cardo Mariano, una pianta conosciuta anche con il nome di Carciofo selvatico, originaria del Mediterraneo. In quest’articolo approfondiremo insieme il Cardo Mariano a cosa serve e quali sono i benefici legati al suo utilizzo.

a cosa serve il Cardo Mariano

Il Cardo Mariano è una pianta originaria del Mediterraneo e dei Paesi del Medio Oriente. Il nome cardo deriva dal greco “ardis” (“punta dello strale”), con riferimento alle sue spine, mentre Mariano deriva da un’antica leggenda. Lascia che te la racconti.

Si narra che la Vergine Maria mentre viaggiava dall’Egitto alla Palestina, avrebbe dato alla luce il piccolo Gesù vicino a un cespuglio di cardi. Un giorno, mentre allattava il bambino, alcune gocce del suo latte caddero sulla pianta, creando sulle foglie quelle striature bianche caratteristiche del loro aspetto.

Questa leggenda ha fatto credere per molto tempo che il Cardo Mariano potesse venir utilizzato per favorire l’allattamento, una credenza che però a oggi non è stata confermata dalla scienza.

La Silimarina: il principio attivo del Cardo Mariano

Come invece avevano già intuito gli antichi Greci tantissimi anni fa, il Cardo Mariano serve principalmente a trattare i disturbi del fegato.

Secondo gli studi scientifici gli estratti di Cardo Mariano possono venir impiegati per prevenire e aiutare disturbi come: ittero, infiammazioni, cirrosi ed epatite.

Ma il fegato non è l’unico organo a beneficiare degli effetti positivi della pianta. Alcune ricerche moderne hanno infatti evidenziato che il Cardo Mariano può essere utile anche a:

  • Promuovere la salute cardio-vascolare
  • Equilibrare i livelli di zucchero nel sangue nelle persone con diabete di tipo II
  • Proteggere la pelle dall’invecchiamento precoce

I benefici del Cardo Mariano sono legati al principio attivo presente nella pianta: la Silimarina, dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.

A questo punto, direi che è arrivato il momento di entrare nel vivo dell’argomento e di approfondire insieme a cosa serve il Cardo Mariano e come poter utilizzare i suoi estratti per beneficiare delle sue innumerevoli proprietà.  Iniziamo con i primi: i benefici per il fegato.

Cardo Mariano: un alleato per il benessere del fegato

Le proprietà epatoprotettive del Cardo Mariano non erano passate inosservate ai Greci, che utilizzavano la pianta per trattare i disturbi del fegato.

Un’intuizione oggi confermata anche dalla scienza, che in un articolo del World Journal of Hepatology1 afferma che la Silimarina del Cardo Mariano, grazie alla sua azione antiossidante, ha un effetto protettivo nei confronti del fegato.

Un’azione che si manifesta soprattutto nei confronti dei radicali liberi, sostanze di scarto prodotte durante il metabolismo di sostanze tossiche.

Questo accade perché la Silimarina stimola la sintesi epatica di Glutatione, una potente molecola antiossidante prodotta dal nostro organismo, un vero e proprio scudo naturale di difesa contro lo stress ossidativo e i radicali liberi.

I benefici del Cardo Mariano per il fegato però non finiscono qua. Altri studi2 dimostrano che la Silimarina è un rimedio naturale utile nel trattamento del fegato grasso, una condizione conosciuta anche con il nome steatosi epatica, caratterizzata da un accumulo di grassi nella struttura del fegato. Un organo che quando sta bene di grassi ne ha davvero pochi.

La steatosi epatica è spesso dovuta a una cattiva alimentazione, una vita troppo sedentaria, al sovrappeso e anche a un’alterazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.

Di per sé la steatosi epatica non è una condizione pericolosa, ma se trascurata potrebbe portare a delle complicazioni.

Ecco perché è bene correre ai ripari non appena si avvertono i sintomi di questa condizione: spossatezza, alito pesante, diminuzione dell’appetito, gonfiori, dolori sotto le costole del fianco destro.

Perché ogni tanto tutti dovremmo depurare il fegato

Il fegato è un organo molto complesso. Le funzioni che svolge nel nostro organismo sono davvero numerose e il suo lavoro può essere paragonato a quello di una centrale biochimica in cui avvengono trasformazioni molto sofisticate.

Il fegato seleziona e trasforma le sostanze che provengono dall’intestino in utili e nutritive, elimina quelle inutili o dannose, produce la bile, partecipa alla sintesi del colesterolo e dei trigliceridi e insieme ai reni, all’intestino, ai polmoni e alla pelle fa parte degli organi emuntori, ossia quegli organi che hanno il compito di liberare l’organismo dalle tossine.

Può capitare però che durante lo svolgimento del suo lavoro il fegato venga sovraccaricato – come avviene ad esempio quando per certi periodi sei costretto ad assumere farmaci o adotti una alimentazione non proprio salutare – per questo ogni tanto è importante “depurarlo” e aiutarlo a rimettersi in forma con l’aiuto dei rimedi naturali.

Il Cardo Mariano però non è l’unico rimedio utile per promuovere il benessere epatico, ce ne sono diversi altri e puoi scoprire quali sono leggendo il nostro articolo di approfondimento.

Cardo Mariano un aiuto per il controllo degli zuccheri nel sangue

Secondo gli studi scientifici il Cardo Mariano può essere utile per mantenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue nelle persone con diabete di tipo II, a equilibrare i loro livelli di colesterolo e a normalizzare la resistenza all’insulina.

Anche in questo caso gli effetti sono dovuti all’attività antiossidante e antinfiammatoria della Silimarina.

Le proprietà antiossidanti del Cardo Mariano: una protezione anche per la pelle

Il Cardo Mariano, con le sue proprietà antiossidanti serve a proteggere la pelle dal rischio di un invecchiamento precoce.

Anche se invecchiare è un processo che prima o poi dovremmo affrontare tutti, ci sono dei fattori che possono accelerarlo e uno di questi è lo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi.

I radicali liberi sono sostanze di scarto prodotte dall’organismo durante i processi metabolici. Bloccare la loro produzione non è possibile, ma quello che invece possiamo e soprattutto dobbiamo fare è limitare la loro produzione.

È possibile farlo utilizzando gli antiossidanti, sostanze naturali in grado di combattere e arginare i danni prodotti dai radicali liberi.

Secondo alcuni studi3 il Cardo Mariano è utile per contrastare i radicali liberi e proteggere la pelle dallo stress ossidativo.

La pelle: un organo spesso dimenticato

Lo sapevi che la pelle è l’organo più esteso che abbiamo? Proprio così, la pelle è un organo, proprio come il fegato, il cuore e i polmoni, ma di rado riceve tutte le loro attenzioni. Pensa a tutte le volte che ti esponi al sole senza protezione perché spendere dei soldi per acquistare un buon filtro solare ti sembra una spesa esagerata.

Invece il sole, come lo smog, il fumo e una cattiva alimentazione è uno dei fattori che contribuisce a un aumento dei radicali liberi nell’organismo e tutto ciò porta la pelle a invecchiare prima del previsto. Ecco spiegato perché la pelle delle persone che si espongono al sole o all’azione delle lampade solari appare spesso più vecchia di come dovrebbe.

Anche in questo caso è utile chiedere aiuto agli antiossidanti e tra i migliori alleati della pelle abbiamo la vitamina C e la vitamina E, chiamate anche scavengers -ovvero spazzini- dei radicali liberi.

Cardo Mariano: il promotore della salute cardiovascolare

Uno dei fattori di rischio più conosciuti per il benessere cardiovascolare è il colesterolo. Quando i suoi livelli nel sangue superano i limiti considerati nella norma, il primo a essere messo in pericolo è il cuore.

Uno studio4 dimostra che il Cardo Mariano è un valido aiuto per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue nelle persone con diabete di tipo II, proteggendo così anche il cuore dal rischio cardiovascolare.

Come hai letto poco fa, l’organo responsabile della sintesi del colesterolo e dei trigliceridi è il fegato.

Mantenere quest’organo in salute e perfettamente funzionante contribuisce a mantenere in equilibrio i livelli di grassi e trigliceridi sintetizzati a livello epatico e immessi nel flusso sanguigno.  

Un piccolo approfondimento sui trattamenti naturali per il colesterolo

Se la Silimarina già da sola è un valido aiuto nel trattamento dell’ipercolesterolemia, uno studio5 ha dimostrato che lo è ancora di più se associata alla Berberina.

La ricerca, condotta su 497 pazienti, ha dimostrato che l’associazione Berberina-Silimarina ha ridotto di 25 mg/dl i loro livelli di colesterolo totale, di 29 mg/dl quelli del colesterolo LDL e aumentato di 6 mg/dl i valori del colesterolo buono (HDL).

Un’altra combinazione vincente della Silimarina è quella con la Monacolina K del riso rosso fermentato. Scommetto che questo nome ti dice qualcosa vero?

Secondo uno studio6 la combinazione di tutti e tre questi rimedi naturali: Berberina, Silimarina e Monacolina K, migliora il profilo lipidico globale, abbassando sia i livelli di colesterolo che di trigliceridi nel sangue.

Per saperne di più su tutti i rimedi naturali utili per contrastare il colesterolo puoi leggere il nostro articolo di approfondimento.

Spero di averti dato qualche informazione utile sul Cardo Mariano e a cosa serve, ma se avessi ancora dei dubbi, curiosità o domande non esitare a contattarmi nei commenti.

Epasal Salugea

Ultimo aggiornamento il: 30/05/2022

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il

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Facciamo due chiacchere?

  • Avatar

    sonia

    |

    Ho fatto da poco tempo le analisi del sangue e è risultato che, oltre alle gamma GT anche il colesterolo cattivo è abbastanza alto. La mia dottoressa mi ha prescritto le statine . Volevo chiedere se assieme a queste pastiglie posso usare anche altri integratori tipo il cardo mariano per disintossicare il mio povero fegato. La ringrazio anticipatamente per la risposta e saluto cordialmente

    Rispondi a sonia

    • Avatar

      Dott.ssa Federica De Santi

      |

      Buongiorno Sonia,

      quando si tratta di abbinare integratori e farmaci è sempre bene chiedere il consiglio anche del proprio medico curante.
      In caso di colesterolo alto e fegato affaticato ti consigliamo senza ombra di dubbio l’accoppiata vincente Liposan Forte + Epasal.
      Se hai piacere di approfondire il discorso e parlare con una delle naturopate di Salugea puoi chiamarci al n° verde 800 688 801 🙂

      Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi

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BIBLIOGRAFIA

1 World J Hepatol. 2014 Mar 27; 6(3): 144–149. Hepatoprotective effect of silymarin. Nancy Vargas-Mendoza, Eduardo Madrigal-Santillán, Ángel Morales-González, Jaime Esquivel-Soto, Cesar Esquivel-Chirino, Manuel García-Luna y González-Rubio, Juan A Gayosso-de-Lucio, and José A Morales-González.

2 World J Hepatol. 2013 Mar 27; 5(3): 109–113. Silymarin in non alcoholic fatty liver disease. Fulvio Cacciapuoti, Anna Scognamiglio, Rossella Palumbo, Raffaele Forte, Federico Cacciapuoti.

3 J Drugs Dermatol. 2013 Jul 1;12(7):780-4. The active natural anti-oxidant properties of chamomile, milk thistle, and halophilic bacterial components in human skin in vitro. Mamalis A, Nguyen DH, Brody N, Jagdeo J.

4 Phytother Res. 2006 Dec;20(12):1036-9. The efficacy of Silybum marianum (L.) Gaertn. (silymarin) in the treatment of type II diabetes: a randomized, double-blind, placebo-controlled, clinical trial. Huseini HF, Larijani B, Heshmat R, Fakhrzadeh H, Radjabipour B, Toliat T, Raza M.

5 Phytother Res. 2019 Apr;33(4):862-870. doi: 10.1002/ptr.6282. Metabolic effect of berberine-silymarin association: A meta-analysis of randomized, double-blind, placebo-controlled clinical trials. Fogacci F, Grassi D, Rizzo M, Cicero AFG.

6Derosa G, D’Angelo A, Romano D, Maffioli P. Effects of a Combination of Berberis aristata, Silybum marianum and Monacolin on Lipid Profile in Subjects at Low Cardiovascular Risk; A Double-Blind, Randomized, Placebo-Controlled Trial. Int J Mol Sci. 2017 Feb 7;18(2):343. doi: 10.3390/ijms18020343. PMID: 28178209; PMCID: PMC5343878.