Stai navigando sul web per scoprire se il consumo di sale fa male al colesterolo? Puoi fermare le tue ricerche, sei nell’articolo giusto! Ecco la risposta alla tua domanda: l’assunzione eccessiva di sale può rappresentare un fattore di rischio per il benessere cardiovascolare. Tuttavia, una revisione1 di studi del 2016 ha collegato una dieta a basso contenuto di sale a livelli più alti di colesterolo LDL e di trigliceridi nel sangue.
Secondo quanto riportato dai ricercatori, una dieta a basso contenuto di sale avrebbe aumentato del 2.9% i valori del colesterolo e del 6.3% quelli dei trigliceridi.
Si tratta comunque di risultati che devono essere confermati da ulteriori e più approfondite ricerche per essere considerati affidabili.
Ma allora il sale fa bene o fa male? La verità sta nel mezzo. Il sale è sicuramente un nutriente essenziale per l’organismo, in quanto fonte di sodio. Ciò che conta è non eccedere la dose giornaliera raccomandata e, in caso di condizioni cliniche come l’ipertensione, disturbi renali, o cardiaci, rivolgersi al proprio medico curante, o a un nutrizionista, prima di modificare la propria alimentazione, così da ottenere un piano alimentare personalizzato.
Ecco l’indice degli argomenti che avrai modo di approfondire con il nostro articolo:
- Qual è l’assunzione di sale raccomandata
- Come sostituire il sale in cucina
- I rimedi per il controllo del colesterolo
- Sale e rischio cardiovascolare
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E ora che anche tu, come moltissimi amici, hai la tua guida Salugea, possiamo riprendere il nostro articolo dedicato al consumo di sale e ai suoi effetti. Buona lettura!
Qual è l’assunzione di sale raccomandata
Come hai letto poco fa, il sale è un nutriente molto importante per il benessere dell’organismo e il suo funzionamento. Purtroppo, però, le persone tendono a consumare molto più sale rispetto alla quantità raccomandata, che dovrebbe essere inferiore ai 5g al giorno.
Oltre al consumo di sale, è bene prestare attenzione anche a quello di sodio, elemento costituente del sale che può agire negativamente sulla pressione arteriosa, che non dovrebbe superare i 2 g.
Pensa che secondo quanto osservato dall’OMS2, invece, il consumo giornaliero di sale supera di gran lunga quello suggerito, arrivando a una media di ben 10,8 g al giorno.
Un’assunzione eccessiva di sale (e di sodio!), può avere importanti ripercussioni sul benessere cardiovascolare e favorire la comparsa di disturbi cardiaci e ipertensione3. Ecco perché è importante non eccedere con il suo consumo.
Come sostituire il sale in cucina
Eccoci arrivati ai nostri consigli per far attenzione al consumo di sale in cucina:
- Prima di aggiungere sale a un piatto assaggialo sempre, non è detto che serva aggiungerne ancora
- Ogni tanto, per insaporire un piatto e dargli un gusto particolare, utilizza anche le spezie, oltre che il comune sale di cucina. Timo, curcuma, rosmarino, zafferano, zenzero possono riservare grandi sorprese al palato. Perché non provare?
- Quando compri prodotti confezionati al supermercato (fette biscottate, gallette, biscotti, grissini, etc.) fai attenzione a leggere le etichette e controlla la quantità di sale e di sodio apportate e riportate sulla confezione
- Limita il consumo di insaccati e se a pranzo ti capita di consumare un panino con del prosciutto, formaggio, o bresaola, non consumarli di nuovo a cena
- Consuma acqua oligominerale e leggi in etichetta il contenuto di sodio riportato
E tu? Hai già provato a usare le spezie per dare un tocco di gusto ai tuoi piatti?
I rimedi per il controllo del colesterolo
Può capitare, nel corso della vita, che i livelli di colesterolo abbiano delle variazioni e superino quelli considerati nella norma.
Se le ultime analisi hanno contrassegnato i valori di colesterolo totale, LDL e HDL con un asterisco, il primo consiglio che voglio darti è quello di parlarne con il medico.
Il secondo, invece, è quello di seguire sempre uno stile di vita attivo e un’alimentazione varia ed equilibrata. La dieta mediterranea, quella delle nostre terre, è un regime alimentare capace di sostenere il benessere dell’organismo e di promuovere l’equilibrio dei grassi nel sangue.
Secondo quanto suggerito in uno studio4 pubblicato sull’American Heart Association journal Circulation, la dieta mediterranea, potrebbe avere un impatto positivo sui valori del colesterolo e contribuire a contrastare il rischio vascolare.
Oltre a un’alimentazione varia ed equilibrata e un sano stile di vita, è possibile sostenere l’equilibrio del colesterolo anche con l’utilizzo di alcuni estratti vegetali, come quelli che trovi in Liposan Forte Salugea, tra cui:
- Gli estratti di Riso rosso fermentato, come suggerito in uno studio5 pubblicato sulla rivista scientifica ScienceDirect, per la loro azione sui livelli di colesterolo e colesterolo LDL perché in grado di inibire l’enzima epatico responsabile della sintesi di colesterolo
- Gli estratti di Cardo mariano per un sostegno alla funzionalità epatica e digestiva
- Gli estratti di Crespino per sostenere la funzionalità del sistema cardiovascolare
- Gli estratti di Aglio stagionato per il metabolismo dei grassi (trigliceridi e colesterolo)
- Gli estratti di Rosmarino per la loro azione antiossidante e di regolazione del sistema cardiovascolare
Nel trattamento del colesterolo, può rivelarsi importante sostenere la funzionalità epatica. Questo perché gran parte del colesterolo viene sintetizzato da questo organo e solo in parte viene assunto con l’alimentazione. Ecco perché, si divide il colesterolo in:
- colesterolo endogeno per indicare quello prodotto dall’organismo
- colesterolo esogeno per indicare il colesterolo assunto con l’alimentazione
Sale e rischio cardiovascolare
È noto che il consumo eccessivo di sale può avere un impatto negativo sulla pressione arteriosa. Non tutti sanno, invece, che il consumo di sale, quando in eccesso, può influire anche sul benessere del cuore, favorendo la comparsa di un disturbo del ritmo cardiaco noto con il nome di fibrillazione atriale.
Uno studio clinico6 pubblicato sul Journal of InternalMedicin, ha evidenziato un legame tra consumo di sale e disturbi cardiaci. I risultati della ricerca, infatti, suggeriscono che un’assunzione di sale progressivamente più elevata è associata a un aumento del rischio di fibrillazione atriale.
Ipertensione arteriosa, alterazioni del ritmo cardiaco e alti livelli di colesterolo, rappresentano importanti fattori di rischio cardiovascolare. Per questo motivo, è importante prestare attenzione all’alimentazione e, in particolare, a un eccessivo consumo di sale.
Eccoci arrivati alla fine del nostro articolo sul legame tra sale e colesterolo. Spero che gli argomenti trattati siano stati di tuo interesse e mi raccomando, se hai dubbi, o curiosità, scrivici pure nei commenti. Ti aspetto al prossimo articolo!
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