Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Menopausa: Rimedi Naturali che funzionano

Quali sono i rimedi naturali che funzionano contro i disturbi della Menopausa? In questo articolo te li presento e ti spiego anche come scegliere quelli di qualità. Ti guideremo passo passo per trasformarti in un’esperta e avere la meglio su vampate di calore, sudorazioni, irritabilità, secchezza intima, fame nervosa, ecc..

rimedi naturali per i disturbi della menopausa

Sì, lo so, vista in questi termini affrontare la menopausa sembra più un’impresa titanica che una fase fisiologica di vita, ma qui sei tra amiche e ci saluteremo solo quando saprai tutto e avrai le informazioni per viverla con il sorriso.

Durante la nostra chiacchierata parleremo di:

Prima di iniziare voglio darti il mio regalo: ho preparato una guida gratuita dedicata esclusivamente alla menopausa, per averla ti basterà cliccare qui! Un ebook che puoi scaricare e leggere comodamente sorseggiando un tisana :).

Clicca qui per scaricare la guida gratuita: Menopausa e Rimedi Naturali (PDF)

Se invece vuoi restare con me ora preparati a questa full immersion nel mondo della menopausa: alla fine dell’articolo sarai un’esperta in materia!

Cos’è la menopausa e perché si entra in questa fase?

La parola menopausa deriva dal greco “menos” che significa mese e “pausa” che significa…pausa. In pratica è la sospensione dell’attività mensile ossia il ciclo mestruale. Nonostante sia un fenomeno che si è sempre manifestato, dobbiamo aspettare gli inizi del 19° secolo per vederla ufficializzata e spostarci nelle terre francesi.

Fu il medico Charles Pierre Louis de Gardenne, che introdusse il termine “menopausa” (in francese ménopause) nel suo libro dedicato a questo importante momento di vita delle donne.

Ci sono tre tipologie di menopausa:

  • Precoce: quando compare sotto i 45 anni;
  • Fisiologica: quando compare tra i 45 e 55 anni;
  • Tardiva: quando compare dopo i 55 anni

Al di là della delle definizioni da dizionario e della fredda biologia, la menopausa è una fase di vita. Un momento importantissimo per la vita di ogni donna nel quale ci sono sia cambiamenti fisici ma anche tanti, anzi tantissimi, cambiamenti emotivi.

Ed è anche un momento più movimentato di un ballo caraibico! L’ingresso in questo mondo non è per niente lineare. Puoi attraversare mesi in cui non vedi il ciclo e poi un giorno, senza preavviso, eccolo lì.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità1 una donna è ufficialmente in menopausa se non ha il ciclo da almeno 12 mesi consecutivi.

Ma andiamo ancora più alle origini di tutto.

Perché si entra in menopausa?

Sembra strano, anzi forse impossibile, ma ancora oggi la scienza non è riuscita a dare una spiegazione ufficiale del perché una donna, a un certo punto della vita, entra in menopausa. “Mica si può soffrire per sempre i dolori del ciclo e avere tutti i mesi un appuntamento fisso che rovina le vacanze”, dirai tu.

In quanto donna sono moooltooo d’accordo con te, ma la scienza che è curiosa per natura (come noi donne), vuole saperne di più.

Secondo un articolo2 pubblicato dal Guttmacher Institute la menopausa è un evento complesso nel quale fattori genetici, ormonali e ambientali concorrono e determinano l’entrata in questa fase.

Un’altra teoria, chiamata “ipotesi della nonna” dà un visione più umana e utile dell’ingresso in menopausa.

Secondo questa teoria la menopausa è un adattamento della specie. In pratica, a un certo punto della vita la donna diventa pronta per fare la nonna.

Questa figura, che ha accumulato anni di esperienza e saggezza, è fondamentale per le giovani che hanno bisogno di una guida e assistenza in ogni momento della vita, in particolare quando devono dare alla luce una nuova vita.

Quindi, dal punto di vista evolutivo, a un certo punto sarebbe diventato vantaggioso per le donne avere una separazione tra la fase riproduttiva da quella della cura: la menopausa sarebbe una delle tante strategie di conservazione della specie messa a punto nel corso della nostra evoluzione.

ipotesi della nonna per la conservazione della specie

A che età comincia la menopausa

Partiamo da un presupposto: non esiste un’età giusta in cui si entra in menopausa. Possiamo dire che, in generale, tra se hai tra i 45 e 55 anni3 e il ciclo inizia a saltare puoi iniziare a pensare che qualcosa sta cambiando.

Se la menopausa compare prima di 45 anni viene chiamata menopausa precoce. Se invece compare dopo i 55 anni viene detta tardiva.

Anche in questo caso non ti devi preoccupare. “Precoce” o “tardiva” sono solo classificazioni.

Se per caso ti dovessi ritrovare in una o nell’altra categoria parlane con il tuo ginecologo, sono sicura che in pochi minuti ti tranquillizzerà!

E intanto che aspetti l’appuntamento puoi leggere questo articolo dedicato all’età in cui si va in menopausa, nel quale parliamo un po’ più nel dettaglio anche di questi tipi di menopausa.

Quali sono i primi sintomi che ci avvertono che qualcosa sta cambiando

Un aspetto che viene poco considerato è il climaterio, ossia la fase iniziale della menopausa.

È il momento più confusionario in cui non ti senti “né carne, né pesce”. Un giorno pensi essere entrata ufficialmente in menopausa, un altro invece ecco che il ciclo si ripresenta.

sintomi inizio della menopausa

Diciamo che anche se il momento è caotico, ci sono dei sintomi iniziali ben precisi che ti possono aiutare a capire meglio la situazione. Tra i più comuni abbiamo:

  • Vampate di calore, dette anche caldane: il marchio di fabbrica della menopausa. È quella sensazione di caldo intenso, spesso accompagnato da sudorazione, a cui fanno seguito (spesso) brividi di freddo. Possono durare un paio di minuti ma il loro passaggio si fa sentire eccome, anche perché spesso sono frequenti e ravvicinate. Se ti interessa approfondire l’argomento in questo articolo parliamo del perché vengono le vampate in menopausa e in quest’altro di quanto durano le vampate in menopausa. Insomma, ce ne è per tutti i gusti!
  • Sbalzi d’umore: sono spesso una conseguenza della vampate che, specie quando vengono di notte, impediscono un buon riposo e di conseguenza siamo più irritabili. Anche la situazione non definita che si vive è motivo di sbalzo d’umore …
  • Pressione che va su e giù: le montagne russe in confronto sono per i dilettanti. Una pressione ballerina è un campanello molto comune dell’inizio della menopausa. Se la tua pressione ha iniziato ad andare su e giù come un pistone di un motore e sei in “quegli anni” nessun panico, è possibile che si tratti di climaterio
  • Aumento di peso: un tasto dolente che spesso dà più fastidio della vampata. Il cambio del peso (quasi sempre in aumento) è legato ai cambiamenti ormonali che danno il via all’inizio della menopausa (ti parlerò meglio di questo argomento tra poco!).
  • Dolori ossei: anche le giunture sembrano un po’ più “cigolanti” in questo periodo vero? Anche in questo caso la colpa è degli ormoni che cambiano
  • Pelle secca: le pelle inizia a cambiare e spesso diventa più sottile e secca. Il motivo? Ancora una volta, gli ormoni …

Un elenco non proprio invitante, me ne rendo conto.

Quello che è importante capire è che non è detto che si verifichino tutti questi disturbi e soprattutto tutti assieme. E in ogni caso ho ciò che fa per te, e ti dirò tra poco, altrimenti che amica sarei! :)

Quello che è importante capire è che tutti questi fastidi si sviluppano per un motivo ben preciso: le ovaie smettono di produrre estrogeni e progesterone, i due principali ormoni che per tutta la vita hanno regolato il tuo ciclo mestruale.

Una questione di comunicazione

Il problema è che le ovaie smettono, ma il cervello si comporta come se non sapesse nulla! Mi spiego meglio.

Hai mai sentito parlare della cascata ormonale? Il processo è un po’ complicato ma il concetto è semplice: c’è una ghiandola nel cervello, che si chiama ipofisi, che regola tutti gli ormoni che devono essere prodotti dal corpo.

È come se tenesse un registro dove appunta che le ovaie devono produrre tot progesterone ed estrogeni, il surrene tot cortisolo, la tiroide tot ormoni tiroidei, ecc …

Quando il messaggio lascia l’ipofisi e arriva alle ovaie, queste si mettono a produrre gli ormoni che ha detto “il capo”.

Solo che a un certo punto le ovaie smettono di produrre ormoni ma l’ipofisi non lo sa! Quindi continua a inviare messaggi di produzione che non vengono rispettati. Incredibile vero?

Tutti i fastidi che abbiamo appena elencato saranno poi quelli che potresti trovare in una fase più avanzata, quando la menopausa è nel pieno della sua fase.

Fito ormoni: un aiuto dalla natura

ormoni naturali in menopausa

Fatto tutto questo grande quadro della situazione menopausa passiamo allo step successivo e capiamo cosa puoi fare per trovare sollievo da tutti i fastidi (e intendo davvero tutti) e vivere questa fase come un passaggio naturale del tuo essere donna.

E qual è la donna che più di tutte ci può aiutare in questo momento? Lei: Madre Natura!

Dall’alto della sua saggezza sapeva che avremmo avuto bisogno di lei e ha pensato bene di mettere a disposizione delle piante che potessero mimare gli effetti degli ormoni.

Prima di andare avanti e dirti quali sono ti faccio una breve premessa.

Ti ricordi quali sono le classi ormonali maggiormente coinvolte nella menopausa? Proprio loro: estrogeni e progesterone. Entrambi tendono a diminuire e su entrambi dobbiamo agire per avere un riequilibrio ormonale completo.

Ho voluto farti questa premessa perché in commercio ci sono tantissimi prodotti naturali con formulazioni che si concentrano solo sulla classe degli estrogeni. Questo porta solo a un effetto: un momentaneo sollievo e poi un ritorno di fiamma (è proprio il caso di dirlo) di vampate e company!

Per questo motivo le piante che ti sto per dire saranno divise tra quelle che sostengono la classe ormonale degli estrogeni e quella che sostiene il progesterone e rispettivamente saranno piante fitoestrogeniche e fitoprogestiniche.

Piante utili: quali rimedi naturali funzionano

Le piante dall’effetto fitoestrogenico contengono i fitoestrogeni, molecole naturali presenti in molte piante, che nell’organismo femminile si comportano come veri e propri ormoni. In particolare i fitoestrogeni apportano isoflavoni. Sono loro i veri “mimi” degli estrogeni.

Le piante che ti possono dare i migliori fitoestrogeni sono:

  • Trifoglio Rosso
  • Kudzu

Un duo davvero vincente.

Il Trifoglio rosso4, forse, lo conosci già. Contiene ben 4 tipi di isoflavoni che ti aiuteranno a combattere l’invecchiamento cellulare, sostenere la protezione delle ossa dai danni del tempo e supportare l’apparato circolatorio.

trifoglio rosso per la menopausa

Il Kudzu è una pianta dai fiori meravigliosi. L’alleato perfetto per contrastare le vampate5. Anche in questa pianta trovi isoflavoni che vengono assimilati molto velocemente.

Per avere il massimo effetto l’apporto giornaliero di isoflavoni deve essere di 80 mg, la quantità massima consentita dal Ministero della Salute. Puoi accertartene guardando le etichette.

Kudzu rimedio per la menopausa

Bene, ora che abbiamo “sistemato” gli estrogeni pensiamo al progesterone.

In questo caso la pianta che diventerà la tua migliore amica si chiama Dioscorea villosa.

Gli ormoni naturali di questa pianta6 sono in grado di mimare gli effetti del progesterone che aiutano a contrastare: sbalzi ormonali, aumento di peso, secchezza vaginale e invecchiamento della pelle.

Non so a te, ma a me sta davvero simpatica!

Soia: facciamo una piccola parentesi

Nelle piante che ti ho appena elencato, non so se ci hai fatto caso, non ho messo la soia. E la scelta è molto voluta! La soia è una pianta che veniva utilizzata nei primi rimedi per la menopausa, ma adesso il suo uso è stato superato per due motivi:

  1. Apporta solo 2 isoflavoni che, tra l’altro, vengono assorbiti molto difficilmente dal tuo corpo7;
  2. È molto difficile trovarla pura ed è spesso OGM8!

Due motivi più che validi per scartarla a priori, non trovi?

Integratori naturali per la menopausa: come riconoscere i rimedi naturali veramente efficaci (senza spendere una fortuna)

In commercio esistono molti integratori naturali utili per la menopausa. Molti sono a base di fito-estrogeni e solo pochi a base anche di fito-progestinici, ma come scegliere quello più efficace? Ti basterà stare attenta a questi tre aspetti:

  • Fitoestrogeni e fitoprogestinici
  • Gli altri componenti degli integratori naturali: eccipienti e capsule
  • Le etichette: tutte le informazioni sono scritte lì!

In questo modo sarai in grado di scegliere in autonomia il prodotto più efficace. Vediamo questi tre aspetti nel dettaglio

Fitoestrogeni e fitoprogestinici

Penso che il messaggio ormai sia chiaro. Un integratore per la menopausa che si rispetti deve apportare piante che agiscono necessariamente su entrambe le classi ormonali.

Per la parte estrogeni trovi: trifoglio rosso e kudzu. Per il progesterone la tua alleata è la dioscorrea villosa.

Ah, e se metti insieme aggiungi anche Angelica sinesis 9 e Verbena avrai un sostegno sull’umore e sulla qualità del sonno ;)

Gli eccipienti

Gli eccipienti sono composti inerti non hanno nessun effetto funzionale, servono soltanto a dare forma e consistenza alle capsule e a garantirne la durata nel tempo.

Sono quindi indispensabili, ma non per questo devono essere presenti in grandi quantità, anzi! Ecco gli eccipienti più comuni:

  • cellulosa microcristallina;
  • magnesio stearato vegetale;
  • silice colloidale;
  • amido di riso.

Quando leggi questi nomi sull’etichetta di un integratore, controlla che si trovino in fondo alla lista degli “ingredienti”.

Perché? Perché nelle etichette, gli ingredienti sono messi in ordine decrescente, cioè il primo è quello che è più presente poi man mano che arriviamo all’ultimo ce n’ è sempre meno.

Quindi, un buon integratore avrà ingredienti che apportano isoflavoni e fitoprogestinici tra i primi posti e gli eccipienti tra gli ultimi.

Le capsule vegetali

Le capsule degli integratori fitoterapici sono fatte di gelatina, che può essere ricavata:

  • dalle pelli e dalle ossa degli animali;
  • da legno di pino betulla e fibra di cotone.

Noi ti consigliamo di acquistare integratori in capsule vegetali, perché la cellulosa di cui sono composte non interferisce con il principio attivo e sono anche vegan friendly!

E poi diciamocelo…”pelle e ossa di animali”…non è che sia così tanto invitante. Già dobbiamo stare attenti a ciò che mettiamo nel piatto, almeno per quanto riguarda gli integratori andiamo sul sicuro ;)

Come riconoscerle? Nell’etichetta di solito c’è scritto: capsula in idrossipropilmetilcellulosa. ( Sì lo so, non è proprio un nome semplice ma se ce l’abbiamo fatta con supercalifragilistichespiralitoso di Mary Poppins possiamo imparare tutto).

Etichette ed estratti secchi titolati

Per riconoscere gli integratori più efficaci, e stare alla larga dai più blandi, la prima cosa che devi fare è controllare che il prodotto sia a base di estratti secchi titolati. Devi sapere, infatti, che si possono usare diverse materie prime in fitoterapia, come:

  • polveri, ossia la pianta essiccata e polverizzata, ma priva di principi attivi;
  • estratto secco, più concentrato della polvere ma che non specifica la quantità di principio attivo;
  • estratto secco titolato, che contiene un’elevata concentrazione di principio fitoterapico, definita, costante e sicura.

L’estratto secco titolato, come suggerisce il nome stesso, è un estratto certificato che permette di utilizzare in modo ben determinato il migliore principio attivo della pianta.

Infatti, viene lavorato con particolari operazioni che rispettano la naturalità dell’insieme delle molecole vegetali presenti.

Per questo, gli integratori naturali a base di estratti secchi titolati sono più completi e hanno più possibilità di riuscita rispetto a quelli con polveri o estratti generici. 

Un altro accorgimento che ti farà risparmiare tempo e denaro è la confezione.

Scegli solo prodotti conservati in vetro scuro di grado farmaceutico. Il vetro scuro è l’unico materiale in grado di proteggere per davvero la qualità delle capsule che contiene e non alterarle nel tempo.

In pratica è il solo che ti garantisce che le capsule che prenderai da quel flacone saranno sempre le stesse dalla prima all’ultima.

Stai pensando che dovrai andare in giro con questa guida e cercare per ogni integratore le informazioni che ti hai appena letto? Tranquilla! Tutto quello che devi trovare è riportato in etichetta.

È proprio in questa sezione che è scritto se: il prodotto è formulato con estratti secchi titolati (la sigla è e.s. tit.), se le capsule sono in cellulosa vegetale, se il prodotto è notificato al Ministero della Salute italiano…in pratica tutte le informazioni di qualità e garanzia che devi pretendere quando acquisti un prodotto per il tuo benessere.

Quanto costa un buon integratore per la menopausa?

La qualità ha un costo ma spesso è più contenuto di quello che pensiamo. Inoltre stai attenta ad acquistare integratori che costano poco, per poi scoprire che devi prendere 3- 4 capsule al giorno e che la confezione copre solo una o due settimane di trattamento…

Calcolatrice alla mano, vediamo come puoi valutare il costo/beneficio di un integratore:

  • per prima cosa, controlla quante capsule contiene il prodotto;
  • dividi il loro numero per la quantità di capsule che devi prendere al giorno;
  • ora dividi il prezzo dell’integratore per il numero dei giorni di assunzione.

Così otterrai il costo giornaliero del trattamento, e ti sarà più facile confrontare i costi, senza dimenticare di leggere con attenzione anche gli ingredienti!

Ma andiamo ancora più al sodo…

Sei una tosta ti ho capita…e vuoi capire qual è l’integratore che racchiude tutte le caratteristiche di cui abbiamo parlato fino a questo momento. E io sono qui per questo ;)

Ti dovrai ricordare solo due parole: Pausanorm Forte.

Pausanorm Forte è l’integratore di terza generazione che racchiude una formula specifica utile per trattare tutti i fastidi della menopausa. Le fastidiose vampate, l’irritabilità, l’insonnia, gli sbalzi d’umore e perfino secchezza intima e calo del desiderio.

Sei rimasta a bocca aperta? Anche queste donne che l’hanno provato e adesso non lo mollano più! Leggi tu stessa cosa dicono di Pausanorm Forte.

recensione su Pausanorm Forte

Impressionante vero? Il segreto di Pausanorm Forte è tutta nella sua formula. Un mix di estratti vegetali utili per favorire l’equilibrio ormonale completo. In più contiene Verbena e Angelica sinensis 9 utili per dare un aiuto anche all’umore e favorire il sonno che troppo spesso è vittima dei fastidi della menopausa.

E i benefici sono duraturi nel tempo! Te lo consiglio da amica proprio come ho fatto con tantissime donne che in questi anni hanno provato questo meraviglioso integratore.

integratore Pausanorm Forte

Alimentazione e menopausa

Siamo quasi alla fine della nostra chiacchierata (come vola il tempo quando si sta bene!) ma prima di salutarci vorrei parlare con te di questo argomento che è scottante come una vampata!

Molto spesso con la menopausa arriva anche qualche chilo di troppo. Come se non avessimo già abbastanza pensieri… In questo articolo ti parlo proprio dell’alimentazione consigliata in menopausa in maniera molto più ampia, se invece vai di fretta puoi continuare a leggere qui.

Alimentazione indicata in menopausa

La causa di questo cambio di forma è dovuto ancora una volta al calo di estrogeni e progesterone. Forse ti si è accesa una lampadina e hai pensato che la formula di Pausanorm Forte, può  aiutarti anche nella parte fisica?

La risposta è un gran bel con un piccolo “ma” di fianco.

Anche tu devi metterci del tuo.

Prima di tutto bisogna curare l’alimentazione. Al di là del cosa, in questo momento è importante moderare il quanto. Il primo passo da fare è ridurre un pochino le quantità. In questo puoi chiedere consiglio a un nutrizionista che studierà assieme a te un’alimentazione ad hoc.

Intanto che aspetti di andare da lui puoi mettere in pratica questi consigli.

Limita latticini e formaggi

Il loro consumo eccessivo ti regalerà grassi saturi che non vedono l’ora di depositarsi su fianchi e cosce. E non temere, non andrai in riserva di Calcio, anzi! Lo sai che il latte di mucca è considerato un ladro di Calcio?!

Quando noi mangiamo latte di mucca introduciamo lattosio. Per digerire questa sostanza abbiamo bisogno di un enzima che si chiama lattasi che la maggior parte delle persone perde appena dopo l’allattamento. Questo significa che quando introduciamo qualche tipo di latticino il corpo deve andare a prendere delle sostanze per poter digerire il lattosio e una di quelle che viene coinvolta è proprio il Calcio che viene sottratto dalle ossa e dai denti per poter digerire il latte10.

È proprio il caso di dirlo: oltre il danno, la beffa!

Cerca di orientarti su formaggi di capra o pecora , che risultano più digeribili e con grassi saturi a media e corta catena, meno  impattanti sul metabolismo lipidico rispetto a quelli a lunga catena11.

Proteine

Le proteine sono i mattoni della nostra struttura. È importante introdurle, nelle giuste quantità e soprattutto di qualità.

Preferisci il pesce, le uova e la carne bianca. Attenzione alle carni rosse che essendo molto acide sottraggono minerali importanti per il tuo corpo come il Calcio…

Farinacei

Non devi dirgli addio! Spesso sono le prime vittime delle diete ma sono vittime ingiustificate. I cereali sono molto importanti per il tuo organismo e apportano sali minerali e vitamine importanti. Cerca di scegliere quelli integrali e se preferisci puoi concentrarli nella prima parte della giornata, per trarne il massimo dell’energia.

Frutta secca

Più che eliminarla ti consiglio di introdurla nella tua alimentazione. La frutta secca è uno scrigno di acidi grassi essenziali che, come dice la parola stessa, sono essenziali per il tuo corpo. Limita solo le quantità oppure usala come condimento. Hai mai provato le noci in una insalatona? Donano un tocco particolare da leccarsi i baffi!

Verdura verde

Come quando scatta il verde al semaforo…diamo il via a queste verdure! Broccoli, cipolle, legumi, spinaci, bietole. Sono amiche delle tue ovaie perché apportano fitoestrogeni.

Il nostro viaggio finisce qui, spero di averti dato tutti gli strumenti per navigare in questo mare di informazioni e sapere sempre quale rotta prendere.

Ti lascio con una bellissima frase di Alda Merini:

“La menopausa è il periodo dorato dell’amore”!

TORNA SU ↑

FONTI SCIENTIFICHE

1 Istituto Superiore di Sanità – La salute dalla A alla Z – M – Menopausa.

2 Guttmacher Institute – Multiple Factors, Including Genetic and Environmental Components, Influence When Menopause Begins.

3 Ministero della Salute – Home – Argomenti – Prevenzione in ogni fase della vita – Menopausa.

4 Shakeri F, Taavoni S, Goushegir A, Haghani H. Effectiveness of red clover in alleviating menopausal symptoms: a 12-week randomized, controlled trial. Climacteric. 2015;18(4):568-73. doi: 10.3109/13697137.2014.999660. Epub 2015 Feb 24. PMID: 25581426.

5 Dietz BM, Hajirahimkhan A, Dunlap TL, Bolton JL. Botanicals and Their Bioactive Phytochemicals for Women’s Health. Pharmacol Rev. 2016;68(4):1026-1073. doi:10.1124/pr.115.010843.

6 Corosu, L. and Corosu, Roberto and Rossi, F. (2010) Sperimentazione di una nuova formulazione di fitoestrogeni, progestinici naturali, rhodiola, minerali e vitamine antiossidanti per promuovere il benessere della donna in menopausa. Giornale italiano di ostetricia e ginecologia, 32 (1). pp. 55-60. ISSN 1971-1433

Noriko Bando, Miki Kataoka, Toshiyuki Nakamura, Rie Mukai, Takashi Yamagishi, Junji Terao, Comparison of Isoflavone Absorption by Soybean Products in Humans, Nippon Eiyo Shokuryo Gakkaishi, 2015, https://doi.org/10.4327/jsnfs.68.25, https://www.jstage.jst.go.jp/article/jsnfs/68/1/68_25/_article/-char/en.

8Editoriale Domani – Politica – Mondo – L’Esperienza del Brasile – La soia è ovunque, anche dove non immagini. Ed è tutta ogm.

9 Circosta C, Pasquale RD, Palumbo DR, Samperi S, Occhiuto F. Estrogenic activity of standardized extract of Angelica sinensis. Phytother Res. 2006;20(8):665-669. doi:10.1002/ptr.1928.

10 Cochet B, Jung A, Griessen M, Bartholdi P, Schaller P, Donath A. Effects of lactose on intestinal calcium absorption in normal and lactase-deficient subjects. Gastroenterology. 1983 May;84(5 Pt 1):935-40. PMID: 6403404. 

11 Folwaczny A, Waldmann E, Altenhofer J, Henze K, Parhofer KG. Postprandial Lipid Metabolism in Normolipidemic Subjects and Patients with Mild to Moderate Hypertriglyceridemia: Effects of Test Meals Containing Saturated Fatty Acids, Mono-Unsaturated Fatty Acids, or Medium-Chain Fatty Acids. Nutrients. 2021 May 20;13(5):1737. doi: 10.3390/nu13051737. PMID: 34065380; PMCID: PMC8160756.

Nature Menopause S.R. Davis, I.Lambrinoudaki, M. Lumsden, G.D. Mishra, L. Pal, M. Rees, N. Santoro & T. Simoncini

Gynecol Endocrinol. 2006 Jul;22(7):369-75. The European Menopause Survey 2005: women’s perceptions on the menopause and postmenopausal hormone therapy. Genazzani AR, Schneider HP, Panay N, Nijland EA

Menopause. 2003 Jul-Aug;10(4):352-61 Comparison of Pueraria lobata with hormone replacement therapy in treating the adverse health consequences of menopause. Woo J, Lau E, Ho SC, Cheng F, Chan C, Chan AS, Haines CJ, Chan TY, Li M, Sham A.

Climacteric. 2001 Jun;4(2):144-50. Effects of wild yam extract on menopausal symptoms, lipids and sex hormones in healthy menopausal women. Komesaroff PA, Black CV, Cable V, Sudhir K.

Lamlertkittikul S, Chandeying V. Efficacy and safety of Pueraria mirifica (Kwao Kruea Khao) for the treatment of vasomotor symptoms in perimenopausal women: Phase II Study. J Med Assoc Thai. 2004 Jan;87(1):33-40. PMID: 14971532.