Per alcune di noi la menopausa è uno spauracchio, segno di un declino inesorabile. Per altre, una liberazione dal solito appuntamento mensile, soprattutto se doloroso o abbondante, e l’inizio di una nuova fase della vita, più libera e spensierata. Tra i piaceri della vita, innegabilmente, un buon calice di vino resta, per molte donne, in cima alla lista. Ma è saggio e salutare il consumo di vino e, in generale, di bevande alcoliche, in menopausa? Qui scoprirai:
- Vampate di calore in menopausa e vino
- Vino rosso o vino bianco, quale preferire?
- Il vino e lo “shottino” vanno d’accordo con la menopausa?
- Menopausa felice: alimentazione, consigli e curiosità
Il vino, nettare degli dèi, Dionisio o Bacco, prima o poi mette tutti d’accordo! Cosa c’è di meglio di un buon piatto abbinato al suo calice di buon vino? E la convivialità di un brindisi con gli amici? Dobbiamo davvero privarcene in nome di quella “scienza” che vede, ultimamente, i nuovi esperti in salute accalcarsi nei vari talk show per bandire definitivamente dalle nostre vite quella “molecola” di supposta felicità?
“Consapevolezza” è la parola d’ordine per un corretto consumo. Allora, facciamo chiarezza!
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Vampate di calore in menopausa e vino
Tra i principali disturbi che la menopausa porta con sé, le vampate di calore e le sudorazioni improvvise, copiose (e imbarazzanti!) occupano i primi due posti nella Top 10, seguiti da insonnia, irrequietezza, aumento del girovita, secchezza vaginale e oculare, calo della libido, dolori articolari, perdita di tono di pelle e capelli, rischio di osteopenia e osteoporosi. Una catastrofe? No, anzi! Si tratta di una nuova opportunità per accettare ed amare un corpo che cambia, individuando rimedi naturali efficaci in grado di farci vivere questa fase con leggerezza. 😊
Le vampate di calore, spesso, ma non sempre, seguite da abbondanti sudorazioni e anche da brividi, sono una risposta del nostro corpo alla carenza ormonale che inizia a manifestarsi durante la premenopausa. Si presentano in circa il 70% delle donne in età non più fertile.
Qual è il meccanismo che genera le famigerate caldane?
Speciali recettori, distribuiti nel nostro corpo, registrano il calo di estrogeni e progesterone circolanti e lo comunicano subito al cervello. In tutta risposta, l’ipofisi – quella ghiandola “direttore d’orchestra” della regolazione ormonale, sita sulla sella turcica, alla base del cranio – pensando che l’ovaio non stia facendo il suo lavoro, manda in circolo degli ormoni (FSH follicolo-stimolante e LH ormone luteinizzante) nel tentativo di stimolarlo, senza, ahimè, sortire nessun effetto. Anzi, questa massiccia immissione in circolo di ormoni sessuali comporta un disequilibrio a livello dell’ipotalamo, cui l’ipofisi è collegata e che, tra le sue numerose attività, ha anche l’incombenza di regolare la temperatura corporea. Ecco, quindi, arrivare le famigerate “vampate” che, per molte di noi, sono seguite da abbondante sudorazione e poi, ovviamente, da brividi.
Succede infatti, che a seguito della scarica ormonale, la temperatura corporea arrivi ad alzarsi di 2 o 3 gradi centigradi. Il corpo attiva, quindi, automaticamente il suo “sistema antincendio” costituito da vasodilatazione per disperdere calore in eccesso e sudorazione. Ma, i brividi? Se il “sistema antincendio” abbassa troppo la temperatura corporea, il corpo la rialza tramite contrazioni involontarie dei muscoli e il restringimento dei vasi sanguigni. Risultato? Brividi e anche erezione dei peli sulla pelle!
Vino rosso o vino bianco, quale preferire?
Decisamente il vino rosso! Infatti, il vino rosso – soprattutto se da coltivazioni biologiche – contiene assai meno solfiti del vino bianco (quello passito è quello che ne contiene di più). Inoltre, il vino rosso contiene principi attivi da sempre considerati salutari, ma sempre ed esclusivamente limitatamente a un consumo molto moderato. Del resto, tutta la letteratura medico-scientifica è concorde nel sottolineare che l’abuso di sostanze alcoliche è dannoso per la salute.
Una recentissima meta-analisi1 – condotta da un pool di ricercatori di varie università italiane e pubblicata nel 2023 sulla Rivista “Nutrients” – sostiene che numerosi dati epidemiologici e studi clinici sembrano evidenziare il fatto che un consumo moderato di vino abbia un effetto di protezione sulla salute dell’uomo. Lo studio indica che il suo consumo moderato non solo non aumenta il rischio di malattie cronico degenerative, ma che, al contrario, è associato a numerosi effetti benefici soprattutto se abbinato ad una sana dieta Mediterranea. Infatti, prosegue lo studio, il vino contiene un mix equilibrato di numerose componenti bioattive i cui effetti biologici sono assai maggiori ed eterogenei rispetto a quelli prodotti dai singoli principi attivi. Tra questi, occupano un ruolo di spicco il Resveratrolo – un fenolo naturalmente prodotto dalla vite come difesa da batteri e funghi patogeni – e la Quercetina, un flavanolo. Entrambi sono presenti in grande quantità nel vino rosso e possiedono proprietà antiossidanti e antinfiammatorie che si espletano soprattutto durante la digestione, in particolare di carni rosse. Il Resveratrolo, inoltre, sarebbe una componente chiave nella regolazione dell’omeostasi vascolare.
Così come riportato nello stesso studio, le componenti bioattive del vino vengono oggi definite“veicoli biomolecolari interattivi”, in grado di inibire la sintesi di molecole pro-infiammatorie, la formazione di ROS (specie reattive all’ossigeno) e il danno cellulare inducendo la produzione di enzimi antiossidanti. Non solo. Sempre secondo lo studio citato, un consumo moderato di vino rosso sarebbe in grado di controllare i livelli di glicemia nel sangue e, in particolare nelle donne, diminuirebbe il rischio di numerose patologie, tra cui il Diabete di Tipo 2.
Poiché il vino, conclude lo studio, è una soluzione idro-alcolica, il suo contenuto di alcol può avere effetti negativi sulla salute e il suo abuso è direttamente correlato all’insorgenza di cirrosi epatica e cancro.
Secondo un altro studio2, pubblicato sulla Rivista Molecules, il vino rosso contiene una grande quantità di antiossidanti, tra cui il noto Resveratrolo, antocianine e catechine che sarebbero attivi nella prevenzione di accidenti cardiovascolari, poiché neutralizzano i radicali liberi e, attraversando la barriera ematoencefalica, eserciterebbero un’azione di protezione sul cervello e sulle cellule nervose. Inoltre, avrebbero anche un effetto antitrombotico con diminuzione dell’aggregazione piastrinica. È il cosiddetto “paradosso francese”, per cui i francesi, produttori e consumatori di vino rosso, risultano essere meno a rischio delle patologie legate al sistema cardio-circolatorio.
Per concludere, altri studi 3;4;5 ipotizzano che i fitoestrogeni contenuti nel vino rosso possano essere benèfici in menopausa e contribuiscano anche a diminuire il rischio di menopausa precoce (diversamente da tutte le altre bevande alcoliche) sempre e solo se il vino rosso viene consumato con moderazione, preferibilmente ai pasti.
Ora che sappiamo da cosa sono causate le vampate di calore in menopausa e quali proprietà possiede il vino rosso, possiamo concederci un mezzo bicchiere, ogni tanto?
Il vino e lo “shottino” vanno d’accordo con la menopausa?
Come suggeriscono gli studi appena citati, è il vino rosso ad avere molteplici proprietà benefiche. Quindi, sì, un calice di vino al giorno, ai pasti, può essere salutare anche nella donna in menopausa.
La Prof.ssa Alessandra Graziottin6, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele di Milano sostiene che “Il messaggio è dunque uno solo: per le donne adulte, un bicchiere di buon vino (rosso n.d.r.) al giorno può essere amico della convivialità e del piacere della tavola. Non di più. Oltre, la passione per il bere può prenderci la mano e, soprattutto e insidiosamente, la salute”.
Vanno evitate, invece, tutte le altre bevande alcoliche, soprattutto i super-alcolici, come lo “shottino”, che contengono un’elevata percentuale di alcol. Poiché è un vasodilatatore periferico, l’alcol fa aumentare la quantità di sangue che circola sotto la pelle producendo una sensazione di calore. Lo shottino, quindi, non farebbe che aumentare le vampate e… addio make-up!
Menopausa felice: alimentazione, consigli e curiosità
Le vampate di calore – o “caldane” – non sono l’unico risvolto spiacevole della menopausa. All’inizio dell’articolo, ho sciorinato una serie di “disturbi”, conseguenti alla menopausa, che però possono essere alleviati in tanti modi.
Un’alimentazione equilibrata, una buona idratazione giornaliera (almeno due litri di liquidi al dì), un poco di attività fisica regolare (meglio se all’aria aperta), come yoga, meditazione e una buona integrazione alimentare possono essere davvero efficaci nell’allentare anche lo stato emotivo di tensione e di irritabilità o quel leggero stato depressivo che accompagnano la menopausa.
Per quanto riguarda l’alimentazione, una nota importante riguardo alla soia. Anche se spesso ti verrà consigliato di assumerla in menopausa – tramite integratori o alimenti che la contengono come il latte vegetale di soia o il tofu, oltre agli yogurt e altre preparazioni – evita di assumerne in grandi quantità. Non solo gli isoflavoni della soia si sono rivelati inefficaci nel contrastare i disturbi della menopausa, ma il suo consumo può avere conseguenze sul buon funzionamento della tiroide (la soia è sconsigliata in caso, ad esempio, di tiroide ipofunzionante o di tiroidite di Hashimoto7) e, inoltre, è difficile accertarne l’origine, se OGM o non OGM.
Per un approfondimento in materia, ti suggerisco di leggere l’articolo “Soia in menopausa: perché è sconsigliata” che trovi sul Blog Salugea. Qui, potrai anche scaricare gratuitamente la nostra guida MENOPAUSA E RIMEDI NATURALI che offre molti spunti per una menopausa senza intoppi.
Via libera, invece, a tutti quei principi attivi vegetali, sotto forma di estratti secchi titolati, che apportano fito-estrogeni e fito-progesterone facilmente assimilabili, e quindi efficaci, e ad altri che sostengono il buonumore. Si tratta di Trifoglio Rosso, Kudzu, Dioscorea, Angelica Sinensis e Verbena. Queste piante fanno parte della formulazione di Pausanorm Forte, l’integratore Salugea per il sollievo da tutti i disturbi della menopausa.
E non dimenticare di associare sempre una buona fonte di Omega 3 – quelli da olio di Krill sono decisamente i migliori quanto a purezza e assorbibilità – oramai definiti dai più grandi specialisti il rimedio Anti-age naturale8 che non deve mai mancare nella dieta della donna dopo i 50 anni e, soprattutto, in menopausa. Puoi scoprire i molteplici benefici degli Omega 3, sul Blog Salugea, leggendo questo articolo Omega 3 e Prevenzione dopo i 50 anni.
Meditate, gente, meditate…
Un’ultima nota, questa volta sulla meditazione. Per esperienza di donna in menopausa da alcuni anni, ti consiglio vivamente di adottare questa pratica che non richiede nulla, se non cinque o dieci minuti del tuo tempo (almeno all’inizio). Non servono corsi, né tantomeno letture specifiche (quelle comunque ben vengano!) e non è vero che la tua mente deve riuscire a bloccare ogni pensiero (è praticamente impossibile, a meno che tu non sia un’asceta provetta). Vuoi provare subito? Ecco come fare!
Siedi su una sedia, in una posizione comoda con i piedi ben poggiati per terra e la schiena dritta. Togli gli occhiali, se li porti, e chiudi gli occhi. Fai un bel respiro profondo (inspira ed espira solo dal naso) e poi continua il ciclo di respirazione lento e profondo. Continua la pratica per almeno 5 minuti (inizialmente, poi puoi progressivamente aumentare ad ogni seduta), rimanendo immobile. Immagina il paesaggio che più ti piace e accompagna il respiro con una musica da meditazione in sottofondo. Et voilà, il gioco è fatto. Poco alla volta, questa pratica ti permetterà di sentirti meno reattiva, di vivere con maggiore distacco i problemi quotidiani e soprattutto di allentare l’ansia anticipatoria. Tu sei qui e ora, non puoi controllare adesso quello che (forse) accadrà domani…. Quindi, buona menopausa felice a te!
Spero che questo articolo ti sia piaciuto e che possa esserti utile. Se hai domande o dubbi, scrivimi nei commenti. Ti aspetto!! 😊
Disclaimer
I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano.
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