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Trigliceridi alti: quando preoccuparsi

Eccola lì posata sul tavolino della cucina: è la busta bianca del laboratorio dove hai eseguito le ultime analisi del sangue. La guardi, ma non hai ancora il coraggio di aprirla. A preoccuparti sono soprattutto loro, i trigliceridi.

Sai che ogni tanto hai straviziato un po’ e ora hai paura che quei piccoli peccati di gola, a cui non hai proprio saputo resistere, abbiano alzato i loro livelli.

E in effetti è così, a confermarlo è quella striscia grigia pallida, che come la penna rossa di una maestra, evidenzia il valore fuori norma. Come se non bastasse, quasi per rigirare il coltello nella piaga e aumentare i tuoi sensi di colpa, la nota a fine pagina del direttore tecnico del laboratorio: *dislipidemia.

trigliceridi alti quando preoccuparsi

Dopo poco, la sensazione di sconforto lascia il posto a mille dubbi: “Ma davvero il valore è così alto?”, “Ma non potrebbero spiegare meglio cosa significa dislipidemia?”, “Perché ho mangiato tutti quei dolci?”. Tutte domande più che lecite. Prima che tu venga sommerso dai dubbi, vediamo in caso di trigliceridi alti quando preoccuparsi, e ricordati di parlarne sempre con il tuo medico di base.

Qui puoi scaricare l’eBook gratuito (PDF): Guida ai Valori ottimali di Colesterolo e Trigliceridi. Impara a calcolare il tuo Indice di Rischio Cardiovascolare.

Quali sono i valori di riferimento dei trigliceridi e perché è importante non superarli

Anche se hanno una brutta nomea, i trigliceridi sono importantissimi per molte funzioni del nostro organismo. Costituiscono una preziosissima fonte di energia per i muscoli e i tessuti.

Di solito i valori di trigliceridi nel sangue non dovrebbero superare i 150 mg/dl. Se lo fanno, preoccuparsi è utile, quantomeno per decidere di indagare sulle cause e intervenire.

Nei casi in cui il valore sia nei pressi della soglia limite puoi ricorrere a rimedi naturali come:

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Quando i trigliceridi nel sangue aumentano in maniera significativa e con loro sale anche il valore del colesterolo è consigliabile parlarne con il medico curante. Insieme potrete studiare una strategia d’attacco in grado di abbassare i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue ed evitare eventuali rischi cardiovascolari.

Forse non lo sai, ma i trigliceridi insieme al colesterolo sono tra le maggiori cause dell’arteriosclerosi, quell’infido processo di indurimento e restringimento delle pareti arteriose. Questo processo è causato anche dal deposito dei grassi nelle pareti delle arterie, e rende estremamente difficoltoso il normale flusso di sangue lungo i vasi sanguigni. Se trascurato potrebbe portare al formarsi di vere e proprie placche aterosclerotiche.

Perché rischiare inutilmente? Ne vale la pena? Io dico di no.

Più a lungo si rimane in una condizione di iperlipidemia, cioè un’alta concentrazione di grassi nel sangue, maggiore è la possibilità di sviluppare malattie come l’infarto del miocardio, le coronaropatie, l’angina, l’ictus e l’ipertensione. Per questo è importante intervenire subito.

Inoltre, inutile negarlo, soltanto l’occhio di un medico può aiutarti a leggere le analisi del sangue in maniera corretta e dirti quando e come è il caso di intervenire.

Trigliceridi alti: preoccuparsi è bene, agire è meglio

Una delle cause che spesso ci spinge a trascurare i valori delle analisi e a procrastinare le visite mediche è l’idea di dover assumere farmaci per lunghi periodi di tempo e incorrere nei loro effetti collaterali. Come ad esempio nel caso delle statine.

Ma se ti dicessi che esistono rimedi, completamente naturali, in grado di mantenere livelli normali sia di trigliceridi che di colesterolo, ci crederesti?

Spero che la tua risposta sia stata sì, perché quella che sto per raccontarti non è una favola, ma una realtà costruita sulla base di diversi studi clinici 2-3-4.

Dalle letteratura si evince che i rimedi naturali specifici per questa esigenza sono di efficacia maggiore quando vengono associati. In particolare ci sono alcune attivi davvero interessanti:

  • Berberina. Un alcaloide estratto dalle piante del genere Berberis, è in grado di regolarizzare il colesterolo. In particolare fa sì che le cellule del fegato (epatociti) captino le molecole di colesterolo che circolano lungo i vasi sanguigni, diminuendone così la concentrazione totale.
  • Monacoline, tra cui la K. Ottenute dalla fermentazione del riso comune con un lievito, il Monascus purpureus, agiscono inibendo la sintesi enzimatica del colesterolo endogeno.
  • Silimarina. Molecola attiva del Cardo mariano aiuta il lavoro della Berberina, aumentandone bio-disponibilità ed efficacia. Insieme agiscono per il contenimento e il riequilibrio anche dei trigliceridi e dei grassi metabolizzati dal fegato e immessi nel torrente sanguigno.
  • Rosmarino. Utile per depurare il fegato e per le sue proprietà antiossidanti. All’interno di un integratore per il colesterolo è utile per supportare la funzionalità epatica. Il fegato infatti è un organo di centrale importanza in particolar modo quando si parla di colesterolo e trigliceridi.

Puoi trovare queste componenti con l’aggiunta di Aglio nero stagionato, anche lui conosciuto per le sue doti nel campo del sostegno dell’apparato cardiovascolare, in Liposan Forte Nuova Formula.

Liposan Forte

Se Googlare i trigliceridi alti è facile, parlare con il medico a volte è difficile

Siamo sinceri, chi oggi davanti a qualche sintomo o al risultato di una analisi del sangue sballata non fa una prima ricerca su Internet, tanto per farsi un’idea? Anche solo per dissetare la propria sete di curiosità.

C’è da dire che i risultati che si trovano sul WEB non sono sempre attendibili e non sono sempre certi. Posso anche aggiungere che presentarsi dal medico esordendo con: “Dottore avevo i trigliceridi alti, mi sono preoccupato e ho cercato su google…” Può non essere il massimo. Anche io se fossi il tuo medico non la prenderei tanto bene!

Però ci sono anche tanti altri siti che riportano fonti scientifiche attendibili e poi ci sono quelli ufficiali tipo quelli del Ministero del Salute o di enti internazionali, quindi quando cerchi delle informazioni scientifiche verifica sempre l’attendibilità. Sarai super preparato. Ma ricorda di andare dal medico in ogni caso, e se sei interessato ad un approccio naturale, quando sarai lì parlane con lui!

3 Liposan Forte

Ultimo aggiornamento il: 06/04/2023

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il

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Facciamo due chiacchere?

  • Avatar

    Rosanna

    |

    Sto usando da du esi Liposan forte dopo aver interrotto l’uso delle statine che mi avevano causato una fortissima mialgia, con dolori divenutii insostenibili. Dopo la terza confezione di Liposan farò analisi comparative e dirò se ho riscontrato un miglioramento e di quanto. Per lo meno i dolori muscolari sono terminati!

    Rispondi a Rosanna

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1Ursoniu S, Sahebkar A, Serban MC, Antal D, Mikhailidis DP, Cicero A, Athyros V, Rizzo M, Rysz J, Banach M; Lipid and Blood Pressure Meta-analysis Collaboration Group. Lipid-modifying effects of krill oil in humans: systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr Rev. 2017 May 1;75(5):361-373. doi: 10.1093/nutrit/nuw063. PMID: 28371906.

2Capriotti F., Censani S. – Piante Medicinali Vol. 15(4) 2016 Ed.SIFIT

3Heinz T, Schuchardt JP, Möller K, Hadji P, Hahn A. Low daily dose of 3 mg monacolin K from RYR reduces the concentration of LDL-C in a randomized, placebo-controlled intervention. Nutr Res. 2016 Oct;36(10):1162-1170. doi: 10.1016/j.nutres.2016.07.005. Epub 2016 Jul 27. PMID: 27865358.

4Fogacci F, Grassi D, Rizzo M, Cicero AFG. Metabolic effect of berberine-silymarin association: A meta-analysis of randomized, double-blind, placebo-controlled clinical trials. Phytother Res. 2019 Apr;33(4):862-870. doi: 10.1002/ptr.6282. Epub 2019 Jan 10. PMID: 30632209; PMCID: PMC6590227.