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Fegato grasso: dieta consigliata

In quest’articolo parleremo di fegato grasso e dieta. Impareremo a conoscere questo organo  per poi poter scegliere con cura gli alimenti da portare in tavola.

fegato grasso cosa mangiare

Quel doloretto lungo il fianco destro è da un po’ che tentava di dirti qualcosa. In effetti anche le analisi del sangue ti avevano fatto venire il dubbio che il tuo fegato non stesse proprio in ottima forma. Parlando con il medico si sono sciolti tutti i dubbi: si tratta di fegato grasso.

Un disturbo che non conoscevi ma che a quanto pare affligge gran parte della popolazione mondiale nei paesi sviluppati. La buona notizia è che per fortuna si tratta di una condizione reversibile1 nella sua fase iniziale, e a quanto pare quando si parla di fegato grasso la dieta ha davvero un ruolo fondamentale.

Prova gli estratti vegetali di Epasal Salugea: l’integratore 100% naturale con formula specifica per la depurazione del fegato!

Una dieta per il fegato grasso è per forza insipida e monotona?

Certo che se ci mettiamo a pensare a una dieta per il fegato grasso è molto probabile che la mente ti porti a un’insipida fettina di tacchino adagiata su un sottile letto di lattuga scondita … che tristezza!

fegato grasso dieta

Davvero una dieta per il fegato grasso è una dieta insipida e monotona? Per fortuna no. Scorrendo queste righe imparerai presto che una dieta per il fegato grasso è molto più simile a una dieta mediterranea, ricca e colorata, di quanto avresti mai immaginato.

L’importante è imparare a scegliere con coscienza cosa e quanto mangiare, così da depurare in fretta il fegato dal grasso che ha accumulato e ripristinare il suo naturale benessere.

Ma cominciamo per gradi… iniziando a vedere cos’è il fegato grasso e perché mangiare bene è così importante.

Fegato grasso: cos’è e perché la dieta è così importante

La condizione di fegato grasso, conosciuta anche come steatosi, altro non è che un accumulo di grasso all’interno della struttura del fegato. La sedentarietà e un’alimentazione non adeguata, troppo ricca di grassi e di zuccheri, possono contribuire a un accumulo di grassi nel fegato2.

Quando sta bene, invece, il fegato è normalmente un organo che contiene pochissimo grasso e nel nostro corpo svolge l’importante funzione di eliminare le tossine e produrre la bile, una sostanza fondamentale per una corretta digestione.

La steatosi epatica invece danneggia il fegato e se non si corre subito ai ripari questa condizione non solo finirà per impedire al fegato il normale svolgimento delle sue funzioni, ma potrebbe con il tempo provocare infiammazioni conosciute anche come epatiti.

Bada bene, non ti sto dicendo questo per spaventarti, perché come detto all’inizio per fortuna una condizione di fegato grasso è assolutamente reversibile, ma per sensibilizzarti, così che tu prenda sempre più a cuore il tuo benessere e la tua salute.

Epasal Salugea

Fegato grasso e dieta: cosa sì e cosa no

Aperitivi del venerdì sera, pizza e patatine del week end, cornetto e cappuccino a colazione sono tutti piatti che dovrai dimenticare per un po’.

Una dieta per il fegato grasso è una dieta sana, povera di grassi saturi, carboidrati semplici e zuccheri raffinati, e allo stesso tempo è una dieta ricca di:

  • verdure di stagione
  • cereali integrali
  • acidi grassi essenziali omega 3

Ma niente paura, il fatto che si parli di dieta non vuol dire che da oggi in poi dovrai mandare a riposo le tue papille gustative, al contrario, una dieta per il fegato grasso diventerà una buona occasione per riscoprire il sapore vero e genuino della nostra cucina. Il sapore di quei piatti semplici proprio come li preparavano le nostre nonne, senza eccessi inutili e poco salutari!

Arrivati a questo punto hai capito che per il fegato grasso occorre sostituire i cibi troppo grassi e troppo calorici … cosa mangiare allora?

Tra gli alimenti a basso contenuto calorico da preferire all’interno di un’alimentazione per il fegato grasso abbiamo:

  • frutta e verdura fresche di stagione
  • legumi
  • latte scremato e formaggi magri
  • pesce a volontà
  • carne bianca magra
  • pasta e pane integrale
  • cerali

Imparare a preferire in tavola questi alimenti non solo porterà benefici al fegato grasso, ma farà anche in modo di aiutarti a perdere qualche chiletto di troppo. Sovrappeso e fegato grasso spesso viaggiano a braccetto, meglio separarli prima che la loro unione diventi fonte di guai.

Fegato grasso e dieta: spazio ai grassi polinsaturi

Quando parliamo di grassi siamo abituati a pensarli solo ed esclusivamente come qualcosa di dannoso per la nostra salute. Questo in parte è vero, specialmente se si pensa ai grassi saturi e idrogenati. Esistono però dei grassi buoni, davvero molto importanti per la nostra salute e si tratta dei grassi insaturi.

Della grande famiglia dei grassi insaturi fanno parte anche gli acidi grassi polinsaturi Omega 3, che come forse ben saprai sono importantissimi per la nostra salute e anche per quella del fegato.

Per chi non lo so sapesse o lo avesse dimenticato, gli acidi grassi polinsaturi Omega33 hanno l’importante funzione di proteggere il nostro organismo dallo stress ossidativo prodotto dai radicali liberi, calmare i processi infiammatori e abbassare il livello di trigliceridi nel sangue, azione di cui andrà a beneficiare anche il fegato grasso.

Tra gli alimenti ricchi di Omega3 da inserire all’interno della nostra dieta per il fegato grasso abbiamo:

  • il pesce azzurro
  • alcuni oli vegetali come quello di semi di lino e di soia
  • i semi oleosi come noci, mandorle, noci brasiliane, semi di zucca o di girasole
  • le uova

L’unica raccomandazione è per l’olio da cucina. Il consiglio è quello di usarne un solo cucchiaino rigorosamente a crudo e che sia olio extravergine di oliva. Fritti e soffritti rientrano in quei piccoli peccati di gola a cui dovrai rinunciare almeno per un po’.

Fegato grasso e dieta: non dimentichiamoci degli antiossidanti

In una dieta per il fegato grasso che si rispetti non ci si può dimenticare di loro, degli antiossidanti. Vitamina C, vitamina E, vitamina A, zinco, selenio, resveratrolo, sono grandi amici della nostra salute e del nostro benessere. Senza di loro la lotta contro i radicali liberi sarebbe persa in partenza.

Nei cibi gli antiossidanti si trovano soprattutto nella frutta e nelle verdure fresche, di cui dovremmo riuscire a mangiarne almeno 5 porzioni al giorno.

Tra le fonti alimentari più ricche di antiossidanti abbiamo:

  • i frutti rossi
  • i broccoli
  • i peperoni
  • i cavoli
  • gli spinaci
  • le carote

Arrivati a questo punto credo che tu abbia le idee abbastanza chiare su cosa mangiare per aiutare il fegato a ritrovare il suo benessere, quindi non rimane altro da fare che passare in rassegna i cibi da evitare.

Fegato grasso e dieta: gli alimenti da evitare

Come regola generale sono alimenti da evitare4 all’interno di una dieta per il fegato grasso tutti quelli super calorici e ad alto indice glicemico, i grassi saturi e l’alcol.

Perché oltre ai cibi grassi5 e super calorici è bene evitare anche quelli ad alto indice glicemico? Perché questi possono andare ad aumentare la secrezione di insulina da parte del pancreas, a sua volta dannosa per il fegato grasso6.

La dieta per il fegato grasso non prevede:

  • cornetto e cappuccino la mattina a colazione
  • biscotti, torte e marmellate
  • zuccheri raffinati
  • bibite e succhi di frutta confezionati
  • carni grasse
  • insaccati
  • latte intero
  • formaggi stagionati

Passati i 5 minuti necessari a elaborare il fatto che per un po’ dovrai evitare la tua bella colazione con cornetto, passiamo a vedere con cosa sostituire gli alimenti da evitare.

Il più semplice è il latte intero, che da oggi in poi sarà sufficiente sostituire con del latte scremato, il sapore è lo stesso quindi non preoccuparti, oppure con del latte vegetale (soia, avena, mandorla, …).

Abbastanza semplice è anche la sostituzione della carne, al posto del maiale, dell’agnello o del manzo per un po’ dovrai consumare la carne bianca del pollo, del tacchino, del coniglio e della vitella.

Al posto dei formaggi stagionati invece puoi consumare dei formaggi freschi e magri come la ricotta, la robiola e il primo sale, utili i formaggi di capra che hanno un apporto di grassi ridotto rispetto a quelli vaccini.

Al posto dei biscotti o delle merendine puoi mangiare un ciambellone fatto in casa senza burro, oppure delle fette di segale con un velo di marmellata senza zuccheri aggiunti e crema 100% mandorle.

Se a merenda ti piace bere il succo di frutta, almeno per un po’ cerca di preferire i centrifugati e gli estratti o se preferisci anche dei succhi di frutta vera, senza zuccheri, così da beneficiare solo delle proprietà positive dei frutti di origine.

Ti consiglio i succhi Salugea: sono degli integratori alimentari liquidi ottenuti dalla spremitura completa dei frutti di partenza, ricchi di antiossidanti e sostanze benefiche, notificati al Ministero della Salute: è sufficiente berne un cucchiaio (da minestra) e mezzo al giorno.

Fegato grasso e dieta: attenzione alla cottura

Non si può parlare di fegato grasso e dieta senza parlare anche dei metodi di cottura. Scegliere il metodo di cottura adeguato è la conditio sine qua non per la riuscita di ogni piatto.

Dato che sempre di dieta si parla, assolutamente da evitare la cottura in padella con olio, i fritti e i soffritti. Sì invece a metodi di cottura come quello al vapore o al forno o a bagnomaria.

E se vuoi sapere un segreto, la cottura a vapore è particolarmente indicata per cuocere le verdure, mentre quella a bagnomaria è indicata per cucinare il pesce e la carne.

Pesce e carne cotti a bagnomaria perdono parte del loro grasso mentre vengono cucinati, rimangono belli morbidi, gustosi e leggeri. Ti basterà insaporirli alla fine con un cucchiaino di olio a crudo, un pizzico di sale e una spremuta di limone.

eBook depurazione salute e bellezza

Ultimo aggiornamento il: 17/07/2024

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

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    Roberto

    |

    Ottimi consigli ed esaustivi per una vita sana ed equilibrata…grazie!

    Rispondi a Roberto

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    Fabiano

    |

    Su suggerimento del nutrizionista, in famiglia utilizziamo da qualche anno i prodotti Salugea, per il supporto delle difese immunitarie e per la depurazione e abbiamo appena iniziato con il glutatione ridotto. Indispensabile nei cambi di stagione

    Rispondi a Fabiano

    • Avatar

      Dott.ssa Federica De Santi

      |

      Ciao Fabiano,
      Grazie per il tuo importante feedback!
      Siamo contenti che i prodotti Salugea vi accompagnano nella vostra famiglia e concordiamo con te, il Glutatione nei cambi di stagione è utilissimo 🙂
      Per qualsiasi necessità siamo a disposizione 🙂

      Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi

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    Alessandra

    |

    Sto prendendo Epasal da 15 giorni e mi sento già meglio, naturalmente anche seguendo la dieta. Non ho più sentito il ‘doloretto “

    Rispondi a Alessandra

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    Anna Maria

    |

    Ottimi prodotti li uso da circa un mese già sento i risultati gli esperti sono molto bravi ho chiamato un paio di volte e danno ottimi consigli grazie

    Rispondi a Anna Maria

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    Stefania

    |

    Ritengo che il glutatione sia il nostro “antibiotico naturale” potente antiossidante per eccellenza. Che dire invece del glutine che è il responsabile “asfaltatore” del nostro sistema immunitario?

    Rispondi a Stefania

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    M.Duilia Francesconi

    |

    Un bell’articolo, molto utile per me che ho il fegato un po’ steatosico. Della dieta lo sapevo, cercherò ora di usare anche un po’ di integratori appositi. Grazie

    Rispondi a M.Duilia Francesconi

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Siamo felici di averti fornito informazioni utili 😊

      Per qualsiasi necessità o per approfondire su quali integratori possano fare al caso tuo, non esitare a contattarci!

      Rispondi a Simona Cusenza

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BIBLIOGRAFIA

1 Comput Biol Med. 2016 Apr 1;71:174-89. Epub 2016 Feb 27. Quantification of liver fat: A comprehensive review. Goceri E, Shah ZK, Layman R, Jiang X, Gurcan MN.

2 Mirmiran P, Amirhamidi Z, Ejtahed HS, Bahadoran Z, Azizi F. Relationship between Diet and Non-alcoholic Fatty Liver Disease: A Review Article. Iran J Public Health. 2017;46(8):1007-1017.

3 Lipids Health Dis 16, 65 (2017) doi:10.1186/s12944-017-0461-2 Protective effects of various ratios of DHA/EPA supplementation on high-fat diet-induced liver damage in mice. Shang, T., Liu, L., Zhou, J. et al.

4 Hepatology. 2013 Nov;58(5):1632-43. doi: 10.1002/hep.26594. Epub 2013 Oct 8. High-fat and high-sucrose (western) diet induces steatohepatitis that is dependent on fructokinase. Ishimoto T, Lanaspa MA, Rivard CJ, Roncal-Jimenez CA, Orlicky DJ, Cicerchi C, McMahan RH, Abdelmalek MF, Rosen HR, Jackman MR, MacLean PS, Diggle CP, Asipu A, Inaba S, Kosugi T, Sato W, Maruyama S, Sánchez-Lozada LG, Sautin YY, Hill JO, Bonthron DT, Johnson RJ.

5 Ann Hepatol. 2015 Jan-Feb;14(1):108-17. Effects of a low-fat diet on the hepatic expression of adiponectin and its receptors in rats with NAFLD. Ma H, You GP, Cui F, Chen LF, Yang XJ, Chen LG, Lu HD, Zhang WQ.

6 Kristina M. Utzschneider, Steven E. Kahn, The Role of Insulin Resistance in Nonalcoholic Fatty Liver Disease, The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, Volume 91, Issue 12, 1 December 2006, Pages 4753–4761, https://doi.org/10.1210/jc.2006-0587.