Chi di noi non ha sognato di avere una memoria fotografica eccellente? C’è chi ricorda con facilità strade, password ed eventi del passato e chi, invece, a fatica ricorda il proprio numero di cellulare. Se fai parte della seconda categoria, non ti preoccupare: non avere una memoria di ferro è più comune di quanto pensi.
Avere buona memoria, infatti, è prima di tutto un fattore genetico– e lì non possiamo aiutarti – ma molto dipende anche da quanto alleni il tuo cervello. E qui sì che possiamo darti una mano: ecco 5 dritte per avere una memoria da elefante!
Prima di cominciare: hai già scaricato la Guida dedicata alla Memoria ed alle tecniche più efficaci per mantenerla brillante? Fallo ora qui sotto, è gratuita!
Esercizi e consigli per migliorare la memoria visiva
Basta con i post-it attaccati al frigorifero e al computer, o alle continue sveglie impostate sul cellulare: è ora di iscrivere in palestra i tuoi neuroni.
Non è vero che solo da bambini è semplice imparare cose nuove: è vero che è più semplice, ma si può continuare ad allenare e far crescere le potenzialità cerebrali anche da adulti. Il cervello, infatti, non è una materia stabile ma è dotato di neuroplasticità, ossia è in grado di modificarsi, di apprendere e di modellarsi in base alle nostre esperienze anche in età adulta. È in questa fase della vita, soprattutto, che per ricordare meglio fatti e concetti è importante avere una buona memoria fotografica. Sai che la memoria fotografica si può sviluppare? Qui ti sveliamo 5 semplici esercizi per riuscirci.
1) Osserva e scrivi
Apri una rivista e scegli un’immagine ricca di dettagli come un paesaggio o una stanza arredata. Osservala per 30 secondi, poi prendi un foglio e descrivi tutto quello che ricordi della foto. Sarai sicuro di ricordare tutto o quasi, ma quando confronterai i tuoi appunti con l’immagine, rimarrai deluso. Quante cose non hai notato e quante non hai ricordato?
Ti diamo una seconda chance: fai lo stesso esercizio con un’altra foto, vedrai come starai più attento a tutti i dettagli!
Di sicuro sarai rimasto sorpreso dal fatto che hai ricordato colori diversi rispetto a quelli dell’immagine originale. Strano, eppure sei stato super attento questa volta! Allora perché ti sei confuso? Perché ricordare un’immagine non è come guardare una fotografia, ma è quasi come ridisegnarla nella propria testa. I ricordi sono elaborazioni e per questo spesso si confondono colori e dettagli. Allenando la mente, piano piano, la tua memoria diventerà una specie di scanner!
2) Mastica chewing gum
3) Stringi i pugni
Anche questo più che un consiglio sembra uno scherzo, ma non è così. Secondo una ricerca della Dott.ssa Ruth E. Propper (Montclair State University) pubblicata sulla rivista scientifica PLOS ONE, stringere il pugno destro aiuta a registrare le informazioni; stringere quello sinistro, invece, a ricordarle.
Sembra che questi semplici movimenti attivano i circuiti cerebrali. Nello specifico:
- Stringere il pugno destro attiva la parte sinistra del cervello, quella che immagazzina l’informazione.
- Stringere il pugno sinistro attiva la parte destra del cervello, quella che richiama i ricordi.
4) Usa i colori
Chi studia o chi deve immagazzinare tante informazioni per lavoro può usare i colori per allenare la memoria. Non c’è niente di peggio che vedere un insegnante, un relatore o uno studente ripetere a pappagallo. Ricordare le informazioni principali, ti permette anche di rielaborarle.
Mettiamo, per esempio, tu debba memorizzare un testo. Fai così: evidenzia in giallo le date o i dati più importanti, in blu i nomi delle persone da ricordare, in rosa gli obiettivi da perseguire, in arancione tutti gli step per raggiungere gli obiettivi. Vedrai che studiando in questo modo i tuoi occhi fotograferanno la pagina colorata associando a ogni colore un’informazione.
5) Tecnica del chunking
Il chunking, nella psicologia cognitiva, è una tecnica che consiste nello scomporre informazioni complesse in piccole informazioni più semplici, e di conseguenza, memorizzabili. Per farti un esempio, è un po’ come quando dobbiamo memorizzare il numero di un telefono cellulare: non memorizziamo di filato tutta la stringa di numeri, ma la dividiamo in piccoli blocchi (da qui, appunto, “chunk”). Questo perché il nostro cervello, nella memoria a breve termine, è in grado di immagazzinare dai 4 ai 7 elementi.
Un esempio di chunking è anche l’organizzazione dell’articolo che stai leggendo: abbiamo diviso il testo in paragrafi e sotto paragrafi per agevolarti nella lettura, nella comprensione e nella memorizzazione di questi concetti.
Per scoprire tutti i segreti per migliorare la tua memoria, scarica la nostra guida. Ci raccomandiamo però: leggila stringendo il pugno destro e masticando una gomma così le informazioni ti rimarranno più impresse!
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