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Glutatione: che ruolo ha nel cervello?

glutatione e cervello

Se hai letto qualche nostro articolo avrai già chiaro quanto è importante il glutatione per l’organismo umano. Basti pensare che è una molecola centrale nel processo di neutralizzazione dei radicali liberi a livello cellulare e dunque è presente in tutti i tessuti umani.

I radicali liberi sono molecole particolarmente reattive e molto instabili che sono normalmente prodotte durante le reazioni biochimiche dell’organismo. Se non vengono correttamente stabilizzati e resi innocui, possono dare il via a reazioni a catena che danneggiano le strutture cellulari, un po’ come una pedina del domino, che quando cade, fa cadere a catena tutte le altre. In questo articolo approfondiamo il ruolo del glutatione nel cervello, sei curioso?

Glutatione e disintossicazione delle cellule del cervello dai ROS

Una delle proprietà principali del glutatione è proprio quella di neutralizzare i radicali liberi1. In pratica il suo ciclo metabolico svolge una funzione antiossidante diretta, con l’obiettivo di rendere innocue le cosiddette “specie reattive dell’ossigeno” (ROS), una delle principali classi di radicali liberi.

Questo tipo di disintossicazione è importantissima per le cellule del cervello. Ti stai chiedendo il perché? Il cervello umano rappresenta solo il 2% del peso corporeo ma le sue cellule hanno un alto metabolismo. Pensa che consumano il 20% di tutto l’ossigeno utilizzato dall’organismo!

Ciò significa che rispetto agli altri organi, nel cervello si producono radicali liberi dell’ossigeno ad una altissima velocità.

I sistemi di disintossicazione, a cui appartiene il glutatione, devono essere super efficienti per neutralizzare queste molecole ed evitare di conseguenza danni alle strutture cerebrali.

Il cervello, infatti, ha due caratteristiche principali che lo contraddistinguono da altri organi e che lo rendono più sensibile all’ossidazione:

  • Le sue membrane sono ricche di acidi grassi polinsaturi (PUFA) che sono un substrato ideale per il processo di ossidazione;
  • Non ha praticamente turn-over cellulare (ricambio cellulare), ovvero le cellule principali del cervello infatti non si duplicano e non si rigenerano, se non in particolari e rare condizioni. Questa caratteristica lo rende particolarmente sensibile al danno provocato dai radicali liberi, che alla fine si tramuta in decadimento e morte cellulare.

Nonostante questo, il contenuto di glutatione è molto basso rispetto ad altri organi. Un vero e proprio paradosso!

I livelli più alti di glutatione si trovano nel fegato (5-10 mM), a seguire ci sono rene, milza, intestino tenue, cervello, pancreas, polmone, cuore e muscolo2.

Numerosi studi3-4 hanno confermato l’importanza di questo piccolo complesso per la protezione antiossidante del cervello.

Livelli ridotti di glutatione (GSH) sono risultati essere una caratteristica comune nell’invecchiamento e nelle patologie neurodegenerative.

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Può essere utile assumere glutatione per il benessere del cervello?

Ancora non è del tutto chiaro se un approccio dall’esterno possa influire direttamente sul contenuto di GSH nel cervello. Gli studiosi stanno approfondendo sempre di più gli approcci più validi in questo senso.

Poiché è sempre più chiaro che, sia in condizioni di invecchiamento che in presenza di disturbi neurologici come Alzheimer e Parkinson, si verifica un esaurimento di GSH cerebrale, l’interesse nel rallentare questo processo e sostenere le riserve cerebrali di questo antiossidante può essere un tema importante.

Uno studio molto recente5 ha rilevato un miglioramento significativo dei deficit comportamentali, incluso il declino cognitivo, comportamenti di tipo depressivo, a seguito della somministrazione orale di GSH, in topi con condizioni di Alzheimer. Questo risultato promettente rende molto interessante l’approfondimento futuro in studi clinici sull’uomo per verificare se vi possano essere le stesse potenzialità.

A seguito di tutte queste considerazioni, l’arricchimento di GSH con l’integrazione sembra essere una strada interessante nel supporto delle funzioni cerebrali, anche in presenza di queste problematiche. Ovviamente sono necessari ulteriori studi per verificare quale sia l’approccio migliore.

Quello che oramai diversi studi hanno sottolineato è che anche l’approccio di assunzione per via orale è utile per aumentare le riserve di glutatione dell’organismo. In particolare, uno studio6 del 2015 ha evidenziato che a 6 mesi di assunzione per bocca, i livelli medi di GSH sono aumentati del 30-35% negli eritrociti, nel plasma e nei linfociti.

Meglio integrare glutatione da solo o insieme ad altre sostanze?

Oltre ad avere un ruolo di spicco nel cervello non dimentichiamo che il glutatione è importante per tutto l’organismo. È considerato infatti l’antiossidante più potente, fondamentale per la protezione dall’invecchiamento e per il mantenimento dell’equilibrio redox (neutralizzazione radicali liberi in eccesso).

Per ottimizzare i suoi benefici è preferibile associarlo ad altre sostanze che ne promuovano l’azione e la sintesi a livello del fegato come ad esempio la quercetina7-8 e anche ad elementi lipofili (strutture che si sciolgono nei grassi e non in acqua), in modo tale che la sua struttura sia protetta dall’ossidazione e anche ad altre sostanze che potrebbero degradarlo.

Un altro elemento che ben si abbina all’integrazione di glutatione è il Selenio. Questo minerale infatti partecipa a numerosi processi nell’organismo umano tra cui la protezione antiossidante. Contribuisce anche alla fisiologia del cervello.

Un recentissimo studio clinico9 pubblicato su The Neurologist ha evidenziato che la somministrazione di selenio in pazienti con ictus ischemico acuto ha dato esiti positivi in termini di recupero dei deficit delle funzioni neurologiche, attività antiossidante e livelli di marker infiammatori (sostanze presenti nel sangue che permettono di valutare lo stato di infiammazione dell’organismo).

Se sei alla ricerca di un integratore a base di glutatione ridotto naturale e di qualità e che contenga un mix potente di antiossidanti, ti suggerisco Glutatione Forte. È un integratore in capsule, 100% naturale che contiene il massimo apporto giornaliero di Glutatione ridotto e Quercetina, associati a Naringenina e ad al complesso vegetale brevettato OxiP® e Selenio!

integratore di naringenina

Ultimo aggiornamento il: 06/04/2023

Scritto da:

Dott.ssa Miriana Fabbri
Biologa

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 06/04/2023

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    Florentina

    |

    Integratori di Salugea sono il top della gamma di integratori in Italia io gli uso da anni e gli consiglio vivamente…Complimenti!!!

    Rispondi a Florentina

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Grazie di cuore Florentina, per le tue parole e la tua fedeltà ❤
      Ne siamo onorati!

      Rispondi a Simona Cusenza

  • Avatar

    Loredana

    |

    Faccio uso del glutatione ormai da molti anni e mi trovo benissimo e il mio organismo dimostra almeno 15 anni di meno.

    Rispondi a Loredana

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    Rosanna

    |

    Ho acquistato in farmacia glutatione forte e omega 3 trovo i vostri prodotti molto buoni sicuramente continuerò ad assumere i vostri integratori ( il farmacista mi ha dato il vostro opuscolo e trovò interessante i vostri estratti di melograno maqui ) cordiali saluti Rosanna Fiorelli

    Rispondi a Rosanna

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Grazie di cuore Rosanna per il tuo commento 🥰🥰

      Se possiamo aiutarti a individuare l’integratore giusto per te, o per qualsiasi necessità, siamo a disposizione!

      Rispondi a Simona Cusenza

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NOTE E BIBLIOGRAFIA

1Pastore A, Federici G, Bertini E, Piemonte F. Analysis of glutathione: implication in redox and detoxification. Clin Chim Acta. 2003 Jul 1;333(1):19-39. doi: 10.1016/s0009-8981(03)00200-6. PMID: 12809732.

2Commandeur J.N., Stijntjes G.J., Vermeulen N.P. Enzymes and transport systems involved in the formation and disposition of glutathione S-conjugates. Role in bioactivation and detoxication mechanisms of xenobiotics. Pharmacol. Rev. 1995;47:271–330.

3Bains JS, Shaw CA. Neurodegenerative disorders in humans: the role of glutathione in oxidative stress-mediated neuronal death. Brain Res Brain Res Rev. 1997 Dec;25(3):335-58. doi: 10.1016/s0165-0173(97)00045-3. PMID: 9495562.

4Aoyama K, Nakaki T. Impaired glutathione synthesis in neurodegeneration. Int J Mol Sci. 2013 Oct 18;14(10):21021-44. doi: 10.3390/ijms141021021. PMID: 24145751; PMCID: PMC3821656.

5Izumi H, Sato K, Kojima K, Saito T, Saido TC, Fukunaga K. Oral glutathione administration inhibits the oxidative stress and the inflammatory responses in AppNL-G-F/NL-G-F knock-in mice. Neuropharmacology. 2020 May 15;168:108026. doi: 10.1016/j.neuropharm.2020.108026. Epub 2020 Mar 1. PMID: 32130977.

6Richie JP Jr, Nichenametla S, Neidig W, Calcagnotto A, Haley JS, Schell TD, Muscat JE. Randomized controlled trial of oral glutathione supplementation on body stores of glutathione. Eur J Nutr. 2015 Mar;54(2):251-63. doi: 10.1007/s00394-014-0706-z. Epub 2014 May 5. PMID: 24791752.

7Oxid Med Cell Longev. 2016. Mechanisms of Neuroprotection by Quercetin: Counteracting Oxidative Stress and More. Costa LG, Garrick JM, Roquè PJ, Pellacani C.

8Molecules. 2019 Mar 21. Antioxidant Activities of Quercetin and Its Complexes for Medicinal Application. Xu D, Hu MJ, Wang YQ, Cui YL.

9Ramezani M, Simani L, Abedi S, Pakdaman H. Is Selenium Supplementation Beneficial in Acute Ischemic Stroke? Neurologist. 2021 Nov 26;27(2):51-55. doi: 10.1097/NRL.0000000000000365. PMID: 34842573.