Con il passare degli anni, alcune parti del nostro corpo “crescono”… Pensa, ad esempio, alle orecchie e al naso. Allo stesso modo, anche la prostata nell’uomo tende ad ingrossarsi con l’età. È un fenomeno naturale – così come per le donne la menopausa – che può dipendere, in parte, anche da un calo ormonale. Se vuoi sapere come sostenere il benessere della tua prostata in modo semplice e naturale, seguimi!
- Perché la prostata si ingrossa?
- Quali sono i rimedi casalinghi della nonna utili per la prostata?
- Semplici regole per mantenere il benessere della prostata
Perché la prostata si ingrossa?
Ci si riferisce alla prostata ingrossata con il termine di IPB (iperplasia prostatica benigna). La prostata è una ghiandola, normalmente delle dimensioni di una noce o di una castagna, che si trova sotto la vescica. La sua funzione principale è quella di produrre ed emettere parte del liquido seminale o spermatico. All’interno della prostata, passa la prima parte dell’uretra, il condotto che permette all’urina di defluire dalla vescica all’esterno del corpo.
La prostata continua a crescere durante tutta la vita dell’uomo e, difficilmente, causa problemi prima di una certa età (intorno ai 50 anni). Lo strato di tessuto che la ricopre si espande, a poco a poco, verso l’esterno, comprimendo l’uretra come una “morsa”, impedendole, così, di svolgere le sue normali funzioni. Anche se si tratta di proliferazione tissutale, l’iperplasia prostatica benigna non è cancerosa1.
Oltre a rendere difficile l’espulsione dell’urina tramite l’uretra, la prostata ingrossata causa una serie di problematiche come il mancato svuotamento della vescica, il bisogno urgente e frequente di fare pipì (soprattutto di notte con conseguenti risvegli notturni che impediscono un buon sonno ristoratore) oppure difficoltà nella minzione e scarso flusso di urina. Il mancato svuotamento completo della vescica, e il conseguente ristagno dell’urina nella vescica, possono avere come conseguenza infezioni urinarie (cistite, prostatite) dovute a proliferazione batterica, ma anche calcoli renali e l’incapacità completa di urinare1.
I meccanismi fisiologici che portano all’ingrossamento della prostata non sono ancora del tutto chiari. Si stima che circa il 50% degli uomini oltre i 60 anni di età presenti i sintomi di una prostata ingrossata e che questo sia dovuto anche, in parte, ad uno squilibrio ormonale che interviene con l’età1.
È importante rivolgersi al proprio urologo quando si manifestano difficoltà a urinare per potere escludere la presenza di un cancro alla prostata. Spesso, infatti, la sintomatologia è la stessa. La visita, indolore, comprende: esame manuale del retto (che permette al medico di “palpare” la prostata e verificarne le dimensioni), esami del sangue per verificare i valori del PSA (antigene specifico della prostata), analisi del flusso urinario e, infine, ecografia della vescica e del retto per valutare le dimensioni effettive della prostata1.
Tre sono le problematiche più comuni che interessano la prostata: infiammazione (prostatite), ingrossamento (Iperplasia Prostatica Benigna – IPB) e cancro2.
L’IPB o la prostatite non aumentano il rischio di contrarre il cancro alla prostata2. Quindi, se la tua prostata si è solo ingrossata o infiammata, non pensare al peggio! È sufficiente dedicarle le cure necessarie.
Quali sono i “rimedi della nonna” utili per la prostata?
Per rimedi “della nonna” intendo quei rimedi che si trovano in natura e che possono essere assunti attraverso l’alimentazione o l’integrazione alimentare con piante medicamentose dalle specifiche proprietà.
L’alimentazione gioca un ruolo importante in tutti gli ambiti della salute. Un regime alimentare che assicuri il giusto apporto di nutrienti e calorie è un lasciapassare pressoché infallibile verso un benessere duraturo di tutto l’organismo, mente compresa! Come recita l’adagio latino? Mens sana in corpore sano! Fatta questa doverosa, e non scontata, premessa, passiamo a…tavola! 😊
Cosa possiamo mettere in tavola per prevenire l’IPB o per dare sollievo in caso di prostata ingrossata?
Scegliamo cibi che non sono pro-infiammatori e che sono, invece, ricchi di sostanze antiossidanti con una naturale azione “sfiammante”3.
La nostra “Dieta Mediterranea”? Certamente, perché è ricca di alimenti che hanno proprietà antiossidanti e che agiscono come fattore protettivo della prostata, come verdure, legumi e frutta ricchi di licopene, zinco, selenio … abbinati a un consumo molto moderato di carne3.
Andiamo ora più nel dettaglio. Quali alimenti possono sostenere il benessere della prostata a tavola perché ricchi di antiossidanti?
- Il pesce azzurro (soprattutto le sardine!) dal costo contenuto e ricco di Omega 3 (gli acidi grassi essenziali e buoni!), sali minerali – come calcio, zinco, selenio, potassio, iodio e fosforo – e vitamine A, D e del gruppo B. Il modo migliore di cucinare il pesce azzurro è al forno, al cartoccio o al vapore. Non serve aggiungere sale poiché il pesce lo contiene naturalmente4.
- Le verdure a foglia verde (come biete, cicoria e cime di rapa), ricche di antiossidanti e vitamine4, da consumare fresche o saltate in padella con un filo di ottimo olio extravergine di oliva e insaporite con un poco di aglio. Aglio e cipolla hanno proprietà antibatteriche e di sostegno del sistema immunitario soprattutto se consumati crudi4.
- L’ortica (Urtica dioica) in tutte le sue parti (foglia, stelo, radice e seme) possiede proprietà antiproliferative, antinfiammatorie, antiossidanti, analgesiche, ipotensive e anti-ulcerative5. Gustala in tisana o aggiungila al tuo risotto, una delizia!
- La melagrana o il melograno i cui arilli sono ricchi di acido ellagico, una sostanza che presenta capacità antinfiammatorie e antiossidanti4. Da consumare come merenda così come Madre Natura ce la presenta (staccare tutti gli arilli per consumarli è un ottimo antistress!) oppure sottoforma di succo puro centrifugato. Prova il Succo di Melograno Bio Salugea. Mmm, delizioso!
- I broccoli, il cavolfiore, i cavolini di Bruxelles (e tutte le crucifere) sono ricchi di potassio, calcio e fosforo, ma anche di acido folico, vitamina A, C e K. Pensa che una porzione di cavolfiore cotto a vapore apporta il fabbisogno giornaliero di vitamina C! Meglio ancora se lo consumi crudo, marinato in un poco di olio EVO, limone e erbe aromatiche4.
- I pomodori, l’anguria, le albicocche, il pompelmo rosa e la papaya contengono tante vitamine, ma anche licopene, un carotenoide che aiuterebbe a controllare i livelli di PSA6, con azione antiossidante e antinfiammatoria.
- I semi di zucca contengono una buona quantità di proteine (30%), acidi grassi insaturi, vitamine e sali minerali. Pensa che ti basta mangiarne 30 grammi per assicurarti 2/3 del fabbisogno giornaliero di magnesio! Le vitamine e i composti bioattivi (polifenoli) che i semi di zucca contengono esercitano un’importante azione antiossidante contro la risposta immuno-infiammatoria di numerose patologie croniche4. Conservali dopo avere consumato la tua zucca. Lavali bene, asciugali e lasciali seccare all’aria per due o tre giorni finché la fine pellicola che li ricopre si staccherà. Stendili su una teglia e cuoci in forno già caldo a 150°C per circa 45 minuti. Puoi consumarli così oppure usarli per insaporire e tue insalate.
- Gli agrumi, soprattutto il limone, sono ricchi di bioflavonoidi con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. In particolare, il limone contiene Esperidina che migliorerebbe l’IPB attenuando la proliferazione cellulare e la risposta infiammatoria7. Per saperne di più, vai sul blog Salugea e leggi l’articolo Il limone fa bene alla prostata?
Oltre a queste varietà di cibo, esistono anche piante specifiche per il benessere della prostata. Una, in particolare, ha dimostrato notevoli potenzialità, soprattutto in caso di IPB. Si tratta dell’Epilobio (Epilobium angustifolium) detto anche “garofanino del bosco”. È una pianta erbacea perenne con fiori di un colore rosa acceso. La troviamo nei boschi, nei luoghi ghiaiosi, freschi e umidi, in zone montane e submontane. È ricca, tra gli altri, di Flavonoidi ellagitannini (enoteina) e beta-sitosteroli8.
La pianta e le sue proprietà hanno spinto alcuni ricercatori italiani a chiarirne i meccanismi e l’efficacia attraverso uno studio clinico9. Infatti, soprattutto in Europa, l’Epilobio è ampiamente utilizzato per i suoi effetti positivi sui sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna (IPB).
Lo studio clinico è stato effettuato su 128 uomini adulti per un periodo di sei mesi. Sono stati somministrati, in doppio cieco, integratori alimentari in capsule contenenti placebo ad alcuni ed Epilobio ad altri. Durante le 4 visite effettuate nei sei mesi, ogni paziente è stato sottoposto a controllo del residuo post-minzione, ecografia per valutare il volume prostatico, esami del sangue per il controllo dei valori PSA e del rapporto tra neutrofili e linfociti e valutazione della nicturia (frequenza dello stimolo alla minzione durante le ore notturne).
Secondo lo studio9, l’integrazione di Epilobio avrebbe diminuito notevolmente il residuo post-minzione e di conseguenza la nicturia nei soggetti che ne avevano assunto l’estratto secco. Nessuno dei partecipanti ha segnalato effetti avversi. Inoltre, la supplementazione di Epilobio non avrebbe neppure effetti tossici su fegato e reni. L’integrazione di Epilobio – conclude lo studio – sarebbe quindi indicata in soggetti con IPB per migliorare la funzionalità renale e, in generale, la qualità della vita.
Come puoi assumere l’estratto di Epilobio?
Semplice! La formulazione di Prostadoc Salugea è stata ideata per il benessere della prostata. Infatti, contiene EnotProst® (Epilobio titolato in Enoteina B), ma anche Zucca, Ortica, Melograno e Selenio.
Ti basta assumerne 2 capsule al giorno lontano dai pasti da almeno un’ora, indicativamente una a metà mattina e una a metà pomeriggio, per almeno tre mesi. E … ritroverai il sorriso! 😊
Semplici regole per mantenere il benessere della prostata
Ricorda che ci sono alcune “regole d’oro” da osservare per mantenere la tua prostata in buona salute. Eccole!10
- Fai controlli regolari dall’urologo; a partire dai 50 anni di età, è bene sottoporsi regolarmente alla visita dell’urologo che procederà all’ecografia della prostata e all’analisi dei valori del PSA.
- Adotta uno stile di vita sano: alimentazione, idratazione e movimento.
Alimentazione
Poiché l’infiammazione è spesso all’origine di molti disturbi, compresi quelli alla prostata, segui un’alimentazione sana. Evita birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, superalcolici, caffè, cioccolato, formaggi grassi, pesci grassi (anguilla, tonno, sgombro), molluschi, frutti di mare, crostacei (gamberi, aragosta) perché possono essere irritanti per prostata e vescica.
Preferisci, invece, cibi ricchi di antiossidanti (utili per prevenire l’infiammazione) come Vitamina A (carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), Vitamina C (ribes, kiwi agrumi, fragole, cavolfiori, peperoni), Vitamina E (olio d’oliva, olii vegetali, germe di grano), Licopene (pomodori rossi), Selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), Zinco (carni rosse, noci, fegato), Manganese (cereali integrali, tè nero, verdure a foglie verdi).
Idratazione
Mantieniti sempre ben idratato bevendo almeno 1,5 o 2 litri di acqua oligominerale, a piccoli sorsi e frequentemente nel corso della giornata, evitando però di bere 2 o 3 ore prima di coricarti, per ridurre naturalmente il bisogno di urinare durante la notte.
Movimento
Fai un poco di attività fisica tutti i giorni, possibilmente all’aria aperta. Tutte le attività fisiche e sportive di tipo aerobico sono indicate perché riducono la congestione della prostata e stimolano la circolazione pelvica. Tuttavia, non eccedere nell’uso di moto, scooter, bicicletta o cyclette perché possono causare processi infiammatori prostatici, anche se utilizzi una sella imbottita.
Regolarizza l’intestino
La stitichezza cronica e la diarrea possono favorire il passaggio di batteri patogeni dall’intestino all’apparato urinario, in particolare a vescica e prostata.
Mantieni un’attività sessuale regolare
L’astinenza prolungata, infatti, può provocare ristagno di secrezioni nella ghiandola prostatica e causare una possibile infezione seminale. Evita il coito interrotto per possibili fenomeni di reflusso intra-prostatico di liquido seminale.
E infine… allontana l’ansia della minzione!
Quando senti il bisogno di urinare, non farlo in piedi, ma siediti e fai scorrere acqua dal rubinetto. Fai respiri lenti e profondi dal naso per rilassare muscolatura e mente. Se hai un primo flusso di urina e senti di non esserti svuotato completamente, fai una pausa, continua a rilassarti ed emetti un secondo getto. Fai diventare questo comportamento un’abitudine e ne ricaverai sollievo!
Se vuoi saperne di più sul benessere della prostata, vai al Blog Salugea dove troverai tanti articoli interessanti, oppure scarica la nostra Guida al Benessere Maschile.
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Spero che questo articolo ti sia piaciuto! Per qualsiasi dubbio o curiosità, ricorda che puoi scrivermi in ogni momento nei commenti. Ti aspetto!
Disclaimer
I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano.
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