Il miele fa bene alla prostata?

Il benessere della prostata è un pensiero comune per molti uomini, soprattutto dopo i 40 anni, età in cui iniziano ad arrivare i primi fastidi, dovuti a un aumento della ghiandola¹. Molto spesso, si naviga sul web alla ricerca del rimedio “definitivo” per sostenere il benessere di questa ghiandola maschile in modo naturale e gestirne i fastidi. Oggi mettiamo sotto la lente investigativa il miele. La domanda a cui daremo una risposta è questa: è vero che il miele fa bene alla prostata?

Abbiamo condotto alcune ricerche ed è venuto il momento di scoprire insieme la verità! Ecco l’indice degli argomenti che avrai modo di approfondire con la lettura del nostro articolo:

• Il miele: un dolce alleato della prostata?
• Come usare il miele e come sceglierlo
• Altri rimedi naturali per promuovere il benessere prostatico
• Un approccio dolce al benessere prostatico

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E ora scopriamo tutti i segreti del miele e della sua azione sulla prostata. Buona lettura!

Miele: un dolce aiuto per la prostata?

Che prodotto meraviglioso che è il miele. Una coccola dolce in molte occasioni. Come quando hai mal di gola e una tazza di latte caldo e miele sembra alleviare ogni fastidio.

Studi recenti^2-3, inoltre, ne hanno evidenziato una possibile azione positiva sulla prostata. Ma prima, approfondiamo per bene l’argomento e facciamo un passo indietro per scoprire le proprietà del miele.

Il miele⁴ è un alimento molto interessante dal punto di vista nutrizionale. È ricco di vitamine, minerali e, soprattutto, di antiossidanti, tra cui: acidi fenolici.

Ora devi sapere che gli antiossidanti sono dei preziosi alleati per l’organismo, perché neutralizzano l’azione negativa dei radicali liberi, responsabili del danno ossidativo, che può contribuire alla comparsa di numerose condizioni cliniche⁴.

Secondo quanto suggerito in uno studio condotto in vitro², dal Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia, dell’Università di Otago, in Nuova Zelanda, i composti attivi presenti in alcune varietà di miele potrebbero esercitare un’azione positiva sulle cellule prostatiche. Questo perché, come riferito nelle conclusioni del lavoro, i composti attivi del miele sembrerebbero in grado di intervenire sui meccanismi di adesione delle cellule tumorali.

Lo stesso Dipartimento, in un altro lavoro³, ha evidenziato un’azione citotossica dei componenti attivi del miele nei confronti delle cellule tumorali. È bene comunque precisare che si tratta di studi preliminari, eseguiti in vitro, che necessitano di ulteriori prove a conferma dei risultati.

Come scegliere il miele giusto e come consumarlo

Il primo consiglio che voglio darti è quello di scegliere un miele di qualità. Scegli un miele crudo e che non sia filtrato, così da preservare le sue proprietà nutritive.

Potresti provare ad acquistarlo direttamente da un apicoltore della tua zona. Vedrai che differenza di gusto!

Il miele naturale è molto buono e un cucchino tira l’altro. Per beneficiare dei suoi effetti postivi cerca di farne un consumo moderato. Un cucchiaino da caffè al giorno è più che sufficiente. Se soffri di condizioni cliniche come iperglicemia o diabete, chiedi consigli o al medico, o diabetologo prima di acquistarlo.

Il terzo consiglio è quello di incorporarlo ad alimenti salutari come frutta fresca, che puoi consumare sia cruda, sia cotta, o cereali integrali.

Sai a me come piace consumarlo? Con le noci del Brasile, un alimento ricco di Selenio. Ogni tanto, come spuntino, consumo tre noci del Brasile a cui aggiungo una puntina di miele. Veramente deliziose!

Altri rimedi naturali per promuovere il benessere prostatico

Oltre al miele, esistono anche altri rimedi naturali, che possono rivelarsi utili per sostenere in modo naturale il benessere prostatico?

La risposta è sì. Si tratta di rimedi che trovi, come estratti secchi titolati, ossia ad alto contenuto di principio attivo naturale, in Prostadoc Salugea.

Mi riferisco in particolare a:

• l’Ortica: conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche per l’organismo. Una recente revisione di studi del 2019⁵ ha suggerito un’azione positiva del rimedio nella gestione dei sintomi legati all’ipertrofia prostatica benigna, come l’aumento del volume della ghiandola e le variazioni del flusso urinario durante la minzione;
• L’Epilobio, o Epilobium parviflorum, che ha dimostrato un’azione benefica sulla qualità di vita e la funzionalità renale delle persone con ipertrofia prostatica benigna⁶;
• Il Melograno: fonte naturale e ricchissima di antiossidanti⁷.

In Prostadoc trovi questi estratti in associazione all’estratto di Zucca e al Selenio.

Il Selenio è un minerale essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo e vanta spiccate proprietà antiossidanti. Sai a cosa puoi paragonare il Selenio? A uno scudo! Perché interviene come un’arma di difesa, in grado di schermare le cellule dai danni causati dai radicali liberi.

Un approccio dolce al benessere prostatico

Per ottenere il massimo dei benefici dai rimedi naturali è essenziale associarli sempre – e dico proprio sempre – a uno stile di vita sano e attivo e a un’alimentazione varia ed equilibrata.

Esistono tantissimi sport che è possibile praticare anche a 40, 50, o a 60 anni. Se non sai quale scegliere, ti consiglio di parlarne con un esperto, o il tuo medico di fiducia. Mantieni un peso corporeo equilibrato e tieni lontano da te fattori nocivi come il fumo e l’assunzione di alcolici.

Ricorda anche che è fondamentale parlare dei fastidi che avverti alla prostata con lo specialista, senza provare alcun tipo di imbarazzo. Discuti con lui dei tuoi sintomi e preoccupazioni. Lasciati consigliare sul trattamento giusto da seguire in base alla tua condizione.

I controlli regolari sono fondamentali per una diagnosi precoce, di ogni tipo di condizione.

Eccoci arrivati alla fine dell’articolo. Spero che il suo contenuto ti sia stato di aiuto e abbia soddisfatto le tue aspettative. Scrivici nei commenti se hai delle curiosità, o hai bisogno di un consiglio personalizzato.