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Scegli prodotti di stagione locali per sostenere la tua salute e l’ambiente

prodotti di stagione e locali

L’alimentazione è la benzina del nostro organismo e cucinare, mangiare sono attività che occupano una discreta porzione del nostro tempo.

Non so se ti è mai capitato di pensare a quante azioni ruotano attorno all’alimentazione.

Tutti i giorni infatti spendiamo del tempo per azioni semplici ma indispensabili come cucinare, mangiare, fare la spesa.

Tempo speso per tempo speso, tanto vale utilizzarlo al meglio!

E cosa si intende con questa affermazione? Semplice, per sostenere il nostro benessere e quello del pianeta che ci ospita è importante acquistare prodotti di stagione e ancor meglio di produzione locale. Inoltre per ottenere il massimo dei benefici dagli alimenti è necessario anche adottare le giuste tecniche di preparazione.

Ecco le informazioni che troverai nell’articolo:

Mangiare prodotti locali e di stagione: i benefici

Vediamo insieme perché mangiare prodotti di stagione e locali per sostenere la tua salute e l’ambiente.

  1. Qualità e quantità dei nutrienti

Il primo beneficio che ottieni scegliendo di seguire un’alimentazione stagionale e locale è innanzi tutto nei confronti della tua salute.

Infatti acquistando prodotti come frutta e verdura di stagione dai produttori locali avrai un prodotto più fresco e nutriente!

 Per avere il massimo dei nutrienti possibile, i prodotti devono essere raccolti nel culmine della maturazione e consumati in tempi brevi.

Ciò non accade quando si acquista un prodotto fuori stagione che molto spesso è coltivato in serre o importato da paesi lontani. In questi casi infatti ortaggi e frutti vengono raccolti prima della maturazione e conservati in celle frigorifere e così raggiungeranno la maturazione mentre compiono viaggi lunghissimi da un continente all’altro.

È facile comprendere che questi cibi saranno poveri di nutrienti e anche di gusto poiché non hanno avuto il tempo di assorbire tutti i nutrienti dalla terra.

E per quanto riguarda carne, pesce e latticini?

Oramai siamo ben consapevoli che la carne e il pesce che acquistiamo al supermercato proviene da allevamenti intensivi in cui gli animali non hanno ampio spazio di movimento e in più vengono alimentati con mangimi di lavorazione industriale e spesso sottoposti a trattamenti con ormoni e antibiotici.

Questa tipologia di allevamento produce un carne di bassa qualità perché povera di nutrienti e con possibili tracce di ormoni e antibiotici utilizzati durante la crescita degli animali.

Per acquistare carne di qualità ti consigliamo di affidarti a negozi che collaborano con gli allevatori locali della tua zona. Ad esempio il macellaio saprà darti indicazioni precise sulla provenienza e sulla tipologia di allevamento.

Gli animali che hanno vissuto la loro vita scorrazzando all’aria aperta e mangiando mangimi di qualità avranno una carne più buona e nutriente.

La stessa cosa vale per i formaggi e i derivati del latte. Maggiore è la qualità dello stile di vita di ovini, caprini e bovini e maggiore sarà la qualità del loro latte.

Per quanto riguarda il pesce possiamo acquistarlo sia in pescheria sia nelle pescherie dei supermercati, l’importante è verificare che sia stato pescato in mare aperto e non allevato e che provenga da area abbastanza vicine a noi.

  1. Benessere dell’ambiente

Scegliendo di mangiare prodotti locali e di stagione non fai del bene solo a te stesso ma anche al pianeta che ti ospita!

Una pubblicazione1 della FAO riporta che l’attuale produzione alimentare contribuisce a circa il 20-30% delle emissioni di gas serra di origine antropica. Inoltre è la principale causa di deforestazione e della perdita di biodiversità.

Per non parlare del consumo d’acqua! Secondo i dati, la produzione alimentare rappresenta circa il 70% di tutto il consumo umano di questa fonte. Per di più le pratiche di produzione alimentare sono una delle principali fonti d’inquinamento delle acque.

L’impatto ambientale non è circoscritto alla terra ferma, infatti le pratiche di pesca non sostenibili stanno contribuendo all’inquinamento e all’impoverimento di mari ed oceani. Buona parte delle microplastiche, se non addirittura la maggiore, che invadono gli oceani sono resti di reti da pesca abbandonate.

La pesca intensiva e non sostenibile negli anni sta portando anche ad una conseguente diminuzione della varietà di specie marine.

La fase più critica della catena alimentare è quella agricola. Proprio in questa fase vengono generate la maggior parte delle emissioni di gas serra. Inoltre il 70% dei terreni agricoli viene impiegato per sostenere l’allevamento di bestiame.

Sempre più aree vengono disboscate e deforestate per consentire l’uso di quei terreni per agricoltura e allevamento ma al tempo stesso questa immensa produzione non riesce comunque a soddisfare il bisogno della popolazione mondiale.

È davvero un cane che si morde la coda!

E non è finita qui! Se abitiamo in Europa e acquistiamo un frutto tropicale o una carne argentina o giapponese dobbiamo pensare che non arriva nelle nostre mani con il teletrasporto, bensì consumando quantità folli di petrolio per il trasporto.

Oltre alle produzioni intensive, infatti, anche il trasporto è una fase cruciale che contribuisce notevolmente all’inquinamento del pianeta!

Dopo aver appreso tutto questo penso che sarai d’accordo con me nel dire che acquistare consapevolmente gli alimenti di cui abbiamo bisogno, in base alla loro stagionalità e località apporti benefici sia alla tua salute che all’ambiente.

Purtroppo nessuno ha la bacchetta magica per invertire la rotta all’istante ma almeno nel nostro piccolo possiamo tentare di fare del nostro meglio per migliorare le cose.

Imparare a conoscere i cibi di stagione per una spesa consapevole

La domanda ora sorge spontanea … Cosa è meglio acquistare in estate, e in inverno?

Sei hai la fortuna di avere i nonni o se vivi in campagna, non sarà difficile rispondere a questa domanda 😉

Comunque nel web puoi trovare tantissime tabelle dei cibi di stagione in cui sono riportate frutta, verdura e pesce in base alla stagione.

Ecco qui qualche piccolo spunto.

STAGIONI

FRUTTA

VERDURA

PESCE

DICEMBRE

GENNAIO

FEBBRAIO

INVERNO

arance, clementine, kaki, kiwi, limoni, mandarini, mele, pere, pompelmi

bietole, carciofi, carote, broccoli, cavolfiori, cavoli, cicoria, finocchi, insalate, radicchio, rape, spincaci

Alici, Calamari, Cefalo, Cernia, Dentice, Sgombro, Scorfano, Seppie, San Pietro

Spigola, Ricciola, Ombrina

Tonno, Vongole

MARZO

APRILE

MAGGIO

PRIMAVERA

arance, kiwi, limoni, mele, nespole, pere, pompelmi

ciliegie, fragole, lamponi, mele, meloni

Aglio, Asparagi, bietole, carciofi, broccoli, cavoli, cicoria, cipolline, finocchi, insalata, radicchio, rape, sedano, spinaci

Acciuga, Sogliola, Triglia, San Pietro, Cernia, Gambero rosa, Granchio, Sgombro, Pesce spada, Persico.

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

ESTATE

Albicocche, amarene, ciliegie, fichi, fragole, lamponi, meloni, pesche, susine

anguria, mirtilli, pesche, prugne,

mele, pere, uva

aglio, asparagi, bietole, carciofi, carote, cavoli, cetrioli, cicoria, fagioli, fagiolini, fave, insalate, melanzane, patate, peperoni, piselli, pomodori, radicchio, ravanelli, sedano, zucchine

Sardina, Spigola

Sogliola, Rana pescatrice

Razza, Pesce spada

Ricciola, Orata

Gambero rosa, Granchio, Triglia

Cefalo, Acciuga

Sgombro, Nasello

Tonno rosso

Totani

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

AUTUNNO

Fichi, lamponi, mele, mirtilli, pere, prugne, susine, uva

Clementine, kaki, lamponi, limoni, castagne

arance, kiwi, limoni, mandarini, pompelmi.

aglio, bietole, carote, broccoli, cavoli, cetrioli, cicoria, fagioli, fagiolini, insalate, melanzane, patate, peperoni, pomodori, radicchio, ravanelli, sedano, spinaci, zucche.

Spigola, Triglia, Rombo

Gallinella, Persico

Sardine, Alici, Orata, Sogliola, Seppia, Cernia, Cefalo

Nasello, Polpo

Calamaro, Dentice

Mazzancolla, Moscardino

I tuberi come patate e carote chiaramente sono un evergreen, sono presenti tutto l’anno in base alla varietà! Una pagina molto interessante da consultare per scoprire la stagionalità di frutta e verdura è questa del WWF).

Non solo frutta e verdura hanno una stagionalità, ma anche il pesce! Infatti ci sono i periodi di fermo pesca in cui alcune specie sono in fase riproduttiva e non si possono pescare.

Quindi il pesce che non è possibile pescare in determinato periodo se lo mangi comunque al ristorante o se lo vuoi acquistare sarà o surgelato o proveniente da un’altra parte del mondo!

Semplici consigli su come cucinare per mantenere le proprietà nutritive dei cibi

Oramai, grazie anche a tutti i programmi di cucina che vengono trasmessi in TV, si sa che:

  • le verdure andrebbero consumate crude e quando non è possibile è preferibile scegliere la cottura al vapore per evitare che tutte le proprietà si disperdano nell’acqua;
  • i cereali, così come i legumi andrebbero messi a bagno prima di essere cotti. Grazie a questa semplice procedura vengono eliminate delle molecole che altrimenti ridurrebbero l’assorbimento di minerali e vitamine;
  • per quanto riguarda la carne o il pesce è preferibile la cottura in padella o al forno. È meglio evitare la griglia poiché la bruciatura sprigiona molecole tossiche come il benzopirene.

Se ti piacciono le patate bollite ricordati di cuocerle con la buccia così le sostanze nutritive rimarranno all’interno!

Le cotture in forno e al vapore sono fra le tecniche più conosciute per una cucina sana ma non sono le uniche.

Infatti la cottura sottovuoto, la vasocottura, la cottura al sale e tante altre, sono ottime per preservare le proprietà degli alimenti.

E la frutta? Consumala subito appena tagliata, meglio se appena raccolta!

Linee guida per un’alimentazione a basso impatto ambientale

Ecco poche linee guida da seguire per un’alimentazione a basso impatto ambientale.

  1. Variare spesso gli alimenti.
  2. Scegliere cereali integrali o minimamente lavorati.
  3. Preferire frutta e verdura provenienti da colture locali o quantomeno all’interno del Paese.
  4. Mangiare carne in quantità moderate e proveniente da allevamenti locali non intensivi.
  5. Mangiare piccole quantità di pesce e prodotti acquatici provenienti da attività di pesca certificate.
  6. Limitare il consumo di cibi ricchi di grassi, zuccheri o sale e poveri di micronutrienti, i tipici cibi spazzatura come patatine, dolciumi, bevande zuccherate.
  7. Preferire oli e grassi con un benefico rapporto Omega 3:6 come l’olio di colza e di oliva.
  8. Scegliere l’acqua del rubinetto invece di altre bevande, in particolare delle bibite.

Attualmente in commercio sono disponibili tantissime tecnologie per rendere pulita e buona l’acqua di rubinetto.

In questo modo si limita l’impatto nel trasporto e soprattutto la produzione di rifiuti plastici.

Ora tocca a te! Consigli alla mano e buona spesa!

Ultimo aggiornamento il: 06/04/2023

Scritto da:

Dott.ssa Miriana Fabbri
Biologa

il

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