Chi ha il colesterolo alto può mangiare il salmone?
Da quando hai scoperto di avere il colesterolo alto hai dovuto cambiare tantissimo le tue abitudini, soprattutto a tavola. I cibi che devi evitare sono così tanti, che fare degli errori è più che comprensibile. Tra gli alimenti che amavi consumare abitualmente, poi, ce n’è uno a cui rinunciare è davvero difficile. Sto parlando del salmone, ma chi ha il colesterolo alto può mangiare il salmone o meglio evitare anche lui visto che fa parte dei pesci grassi e tu ai grassi devi fare attenzione? Un dilemma degno di Shakespeare…
Non preoccuparti, in quest’articolo risponderemo a questo dubbio amletico e ti sveleremo se chi ha il colesterolo alto può continuare a mangiare il salmone! Ma se desideri sapere tutto ciò che funziona davvero per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo, non dimenticare di scaricare la nostra guida gratuita!
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All’interno troverai tantissimi consigli – non solo alimentari – per agire favorevolmente verso i livelli di colesterolo nel sangue e riportarli in equilibrio.
In quest’articolo inoltre vedremo:
- di rispondere alla tua domanda sul rapporto tra salmone e colesterolo
- quante volte a settimana è possibile consumare il pesce in caso di colesterolo alto
- gli alimenti a cui fare attenzione quando si ha il colesterolo alto
- una ricetta con il salmone che può divertirsi a cucinare anche chi ha il colesterolo alto
Ed ora… rullo di tamburi … ecco la risposta alla tua domanda.
Buone notizie per chi ama il salmone
Se il salmone è sempre stato il tuo piatto preferito ci sono ottime notizie, puoi continuare a mangiarlo! È vero, il salmone è un pesce grasso e più calorico rispetto ad altri pesci, tuttavia, è anche ricco di grassi polinsaturi. I grassi polinsaturi, che conosciamo tutti con il nome di Omega3, sono grassi buoni e hanno un effetto molto positivo sul nostro benessere, compreso quello cardiovascolare.
Devi infatti sapere che gli Omega3 sono alleati di cuore, cervello e vista! E il loro consumo aiuta a:
- mantenere sotto controllo i livelli di grassi nel sangue (quindi sia del colesterolo che dei trigliceridi1)
- proteggere l’organismo dal danno ossidativo e dai processi infiammatori
- mantenere il giusto strato di idratazione della pelle
- prevenire il deficit cognitivo
- ridurre li rischio di degenerazione maculare2, che ad oggi è la prima causa di cecità
- migliorare i livelli della pressione arteriosa
- aumentare i livelli del colesterolo HDL3 (il colesterolo buono)
Ecco spiegato perché puoi tranquillamente continuare a mangiare il salmone anche se hai il colesterolo alto e insieme a lui, anche altri tipi di pesce come ad esempio sgombro e acciughe, la sogliola, la spigola, l’orata e il tonno.
Gli unici a cui devi fare attenzione, quindi devi mangiarne con moderazione, sono i molluschi e i crostacei.
Anche se il consumo di pesce è ammesso, ricorda di fare attenzione a come lo cucini.
Eh sì, perché anche la cottura può influire sui valori del colesterolo e la causa è dei condimenti utilizzati. Per questo motivo alla fine dell’articolo troverai una ricetta per cucinare il salmone adatta anche a chi ha il colesterolo alto. Vedrai che ti leccherai i baffi!
Quante volte a settimana mangiare il pesce se hai il colesterolo alto
Per quanto riguarda invece un’altra domanda, ossia, quante volte mangiare pesce, specie quello azzurro, a settimana la risposta è: tranquillamente dalle 3 alle 5 volte a settimana. Così da essere sicuri di introdurre con l’alimentazione la giusta quantità di Omega3.
In alternativa, quando non è possibile mangiare così spesso il pesce, il modo migliore di introdurre Omega3 è con un’integrazione specifica.
La fonte migliore di Omega3 è l’olio di Krill, perché contiene EPA e DHA in forma più disponibile e assimilabile per l’organismo rispetto agli EPA e DHA contenuti nell’olio di pesce comune.
A quali alimenti fare attenzione con il colesterolo alto
Quelli a cui devi fare attenzione, invece, sono i grassi saturi, perché influiscono sui livelli del colesterolo LDL e aumentano il rischio cardiovascolare4, ossia incidono sulla probabilità di sviluppare nel futuro disturbi quali infarto del miocardio e ictus. Ecco perché devi evitarli!
Sai già dove si trovano? Ecco un breve elenco delle fonti più ricche di grassi saturi a cui per un po’, è meglio applicare un bel bollino rosso. Sono alimenti da evitare con il colesterolo alto:
- olio di palma
- burro
- lardo
- cibi confezionati come crackers, taralli, biscotti e merendine
- formaggi stagionati (l’unico formaggio magro è la ricotta fresca)
- carni grasse come quella di maiale
- insaccati
Da consumare con moderazione anche la carne rossa, come quella di manzo e di vitello che puoi sostituire con un bel piatto di pesce fresco, purché cotto alla griglia, bollito, al vapore o al forno senza utilizzare olio.
E come promesso ecco la tua ricetta
Ricetta con il salmone adatta anche a chi ha il colesterolo alto
Come detto in precedenza, preparare gli alimenti con il giusto metodo di cottura è fondamentale per mantenere in equilibrio i valori del colesterolo. Questo non vuol dire che da oggi in poi devi mangiare piatti privi di gusto. In cucina vince la fantasia!
Quindi ecco per te una ricetta semplice e gustosa a base di salmone: salmone con mix di verdure e spezie.
Tutto quello di cui hai bisogno per prepararla sono: una zucchina, una patata, dei pomodorini picadilly, origano, pepe, gomasio o in alternativa del sale rosa.
Taglia le verdure a fettine (non troppo sottili) e condiscile con le spezie che hai preparato, un pizzico di sale,pepe e un cucchiaino di olio di oliva.
Adagia il salmone in una teglia precedentemente ricoperta di carta e ricoprilo con le verdure e una spruzzata di limone. Metti in forno preriscaldato a 180°per 25/30 minuti. E buon appetito!
Spero di averti fatto felice dicendoti che chi ha il colesterolo alto può mangiare il salmone e mi raccomando, se hai ancora bisogno di consigli non esitare a scrivermi usando i commenti che trovi alla fine dell’articolo!
Ultimo aggiornamento il: 22/01/2021
Scritto da:
Dott. Stefano CensaniBiologo e Naturopata
il
"I veri amici condividono tutto"
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NOTE E BIBLIOGRAFIA
1 Cazzola R, Russo-Volpe S, Miles EA, Rees D, Banerjee T, Roynette CE, Wells SJ, Goua M, Wahle KW, Calder PC, Cestaro B. Age- and dose-dependent effects of an eicosapentaenoic acid-rich oil on cardiovascular risk factors in healthy male subjects. Atherosclerosis. 2007 Jul;193(1):159-67. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2006.06.008. Epub 2006 Aug 1. PMID: 16879829.
2 Merle BM, Benlian P, Puche N, Bassols A, Delcourt C, Souied EH; Nutritional AMD Treatment 2 Study Group. Circulating omega-3 Fatty acids and neovascular age-related macular degeneration. Invest Ophthalmol Vis Sci. 2014 Mar 28;55(3):2010-9. doi: 10.1167/iovs.14-13916. PMID: 24557349.
3 Bernstein AM, Ding EL, Willett WC, Rimm EB. A meta-analysis shows that docosahexaenoic acid from algal oil reduces serum triglycerides and increases HDL-cholesterol and LDL-cholesterol in persons without coronary heart disease. J Nutr. 2012 Jan;142(1):99-104. doi: 10.3945/jn.111.148973. Epub 2011 Nov 23. PMID: 22113870.
4 Briggs MA, Petersen KS, Kris-Etherton PM. Saturated Fatty Acids and Cardiovascular Disease: Replacements for Saturated Fat to Reduce Cardiovascular Risk. Healthcare (Basel). 2017;5(2):29. Published 2017 Jun 21. doi:10.3390/healthcare5020029.
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