Dopo un anno di calma apparente dall’influenza, quest’anno (2021) è tornata alla carica e i più bersagliati sono proprio i più piccoli.
Come mai?
Semplice, i bimbi stanno ancora sviluppando le loro difese immunitarie e misure stringenti come lockdown e mascherine hanno ridotto fortemente l’esposizione ai virus influenzali e simili. Quest’anno però si è ripresa un po’ di normalità e i bimbi sono tornati all’asilo e a scuola in presenza.
Il loro sistema immunitario per un anno intero è stato come in una bolla e adesso si trova ad affrontare tutti i virus e i batteri con cui non era ancora entrato in contatto.
Risultato? Raffreddori, tosse, febbre e persino bronchioliti!
Oltre alla normale immaturità delle difese dei bimbi ci potrebbe essere qualche altra ragione che rende alcuni bambini più suscettibili ai malanni di stagione?
Ebbene sì, numerosi studi condotti in diverse parti del mondo hanno evidenziato una correlazione fra carenza di Vitamina D, specialmente sotto i 5 anni, e rischio di contrarre bronchioliti (infezioni del basso tratto respiratorio, bronchi e polmoni)1.
Scopriamone di più!
- Importanza della Vitamina D per l’organismo
- Relazione fra carenza di vitamina D e infezioni respiratorie
- Valori ottimali di vitamina D
- Integrazione di Vitamina D raccomandata nei bambini
Importanza della Vitamina D per l’organismo
La vitamina D in realtà è un ormone liposolubile coinvolto in numerosi processi all’interno del nostro organismo.
Questa vitamina viene sintetizzata principalmente nella pelle dopo l’esposizione ai raggi ultravioletti solari e in parte deriva anche dall’alimentazione, in particolare attraverso pesci grassi, oli di pesce, uova e formaggi.
Il suo ruolo scoperto per primo ed anche il principale è quello di mantenere l’equilibrio del calcio.
La vitamina D infatti facilita l’assorbimento del calcio nell’intestino e il suo riassorbimento a livello renale. Questa attività è fondamentale affinché il calcio sia disponibile per la formazione delle ossa.
Attualmente è noto anche che la vitamina D è importante per numerosi processi fisiologici, in particolare per la regolazione del sistema immunitario.
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Relazione fra carenza di vitamina D e infezioni respiratorie
Negli ultimi anni sono stati descritti diversi meccanismi con cui la Vitamina D influenza la regolazione del sistema immunitario.
Una volta scoperto questo legame molti ricercatori hanno esaminato la relazione tra la vitamina D e le infezioni del basso tratto respiratorio nell’infanzia.
Gli studi sono stati condotti in bambini di tutto il mondo con particolare attenzione ai bimbi di età inferiore ai 5 anni.
Si è scoperto che livelli più bassi di vitamina D potevano aumentare il rischio di sviluppare un’infezione acuta delle vie respiratorie2-3. Ma non solo, in caso di infezione la carenza di vitamina D è stata collegata ad un decorso più grave e lungo della malattia, che poteva richiedere anche il ricovero in terapia intensiva.
Al contrario livelli più elevati di vitamina D sono stati associati ad un minor rischio di sviluppare bronchiti e polmoniti4 nei bambini di tutto il mondo.
Il sostegno delle difese immunitarie dei più piccoli non è una cosa da sottovalutare, le infezioni respiratorie come bronchioliti e polmoniti infatti rappresentano una delle principali cause di morbilità e mortalità nei bambini.
Tutti questi elementi hanno evidenziato l’importanza dell’integrazione di vitamina D anche in età pediatrica.
Valori ottimali di vitamina D
Non è ancora stata definita la concentrazione ottimale nel sangue di vitamina D nei bambini e negli adulti.
La maggior parte degli studiosi concorda che il range ottimale per garantire tutte le sue funzioni sia compreso fra i 30 e i 100 ng/mL.
Tra i 20 e 29 ng/mL si parla di insufficienza mentre sotto ai 20 ng/mL viene dichiarata la carenza poiché proprio sotto questi livelli possono esserci problemi per la mineralizzazione delle ossa.
Sotto 10 ng/mL si tratta di carenza grave per cui si può sviluppare rachitismo. I bambini con rachitismo, oltre ad avere problemi a livello delle ossa, si affaticano facilmente e sono spesso soggetti a raffreddori e influenze che possono spesso avere conseguenze gravi.
Una pubblicazione scientifica del 20165 riporta che in Europa il 13% della popolazione inclusi bambini e adolescenti ha livelli insufficienti di vitamina D.
Secondo la Società Italiana di Pediatria l’insufficienza e la carenza di vitamina D interessano fra il 50 e il 70% dei bambini italiani.
Nonostante questi dati che indicano una grande diffusione di ipovitaminosi D, in Italia, non ci sono indicazioni per condurre test di routine in bambini e adolescenti sani né per integrare regolarmente la vitamina D.
Integrazione raccomandata nei bambini
Attualmente le linee guida del ministero raccomandano l’integrazione di 400 U.I. di Vit. D nel primo anno di vita. Negli anni di vita successivi però ci sono protocolli solo per situazioni particolari.
Nel campo della prevenzione le indicazioni sono ancora poche, il detto “prevenire è meglio che curare” viene messo in pratica molto poco.
Il giusto dosaggio per ottenere un effetto protettivo sulle infezioni respiratorie deve ancora essere stabilito.
Ci sono però prove che la vitamina D abbia un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria alle infezioni virali e in particolare studi clinici indicano che l’integrazione giornaliera o settimanale è più vantaggiosa rispetto ad un’unica somministrazione o ad una integrazione a breve termine per prevenire le infezioni respiratorie6.
Soprattutto in inverno, periodo dell’anno in cui la sintesi fisiologica di vitamina D è fortemente limitata, è opportuno dare un supporto ai nostri bimbi. Anche perché l’alimentazione al giorno d’oggi è sempre meno varia e sempre più povera di nutrienti.
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Nico
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Normalmente sono contrario a tutti i tipi di integratori, perchè oltre ha contenere per molti versi, non erbe e spezie naturali ma sintetici, costruiti in laboratorio, gli eccipienti sono cosí dannosi che annullano i benefici tanto decantati del prodotto!!
Rispondi a Nico
Miriana Fabbri
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Buonasera Nico,
grazie per il suo commento, ci dà modo di spiegare concetti molto importanti sui nostri prodotti.
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Rispondi a Miriana Fabbri