Intolleranze alimentari: gonfiore come campanello d’allarme
Sedersi a tavola è sempre un piacere. Alzarsi da tavola a fine pasto a volte lo è meno. No, non stiamo parlando di un pranzo o di cena poco saporiti o di un conto troppo salato, ma della fastidiosa sensazione di pancia gonfia, crampi addominali e irregolarità intestinale che proviamo dopo aver mangiato.
Se questo disturbo è un caso isolato, non c’è da preoccuparsi: può capitare a tutti di abbuffarsi o di mangiare velocemente e sentirsi appesantiti. Ma cosa fare quando il disturbo diventa quotidiano? Quando è il caso di intervenire? E come? In questo articolo facciamo chiarezza su una problematica sempre più diffusa: quella delle intolleranze alimentari. Vogliamo spiegarti tutto nella maniera più semplice possibile.
Per cominciare, se non lo hai già fatto, ti invitiamo a scaricare ora la guida gratuita ai rimedi naturali per la pancia gonfia qui sotto, è gratuita e di rapida utilità:
Come distinguere le intolleranze dalle allergie alimentari
Cosa sono le allergie alimentari
- difficoltà respiratorie
- diminuzione della pressione arteriosa
- gonfiori ed edemi
- perdita di conoscenza.
Cosa sono le intolleranze alimentari
- pancia gonfia
- spasmi addominali
- irregolarità intestinale
- astenia
- perdita di peso
- cefalea
- difficoltà di concentrazione.
Mentre l’unica soluzione in caso di allergia è eliminare l’alimento che causa la reazione allergica, nel caso delle intolleranze bisogna fare una riflessione in più. È vero che le intolleranze alimentari sono spesso provocate da un eccessivo consumo di un particolare alimento (che nella maggior parte dei casi coincide con il nostro cibo preferito), ma se tutti noi facessimo i test cutanei ognuno scoprirebbe di essere intollerante a più di un alimento. Perché?
La spiegazione a tutto questo è molto semplice: in realtà il nostro corpo è intollerante a una certa sostanza – spesso quelle incriminate sono il lattosio o il glutine – ma, poiché non avvertiamo disturbi immediati, continuiamo ad assumerla finché meteorismo e crampi addominali non si manifestano. Quando questi fastidi diventano cronici andiamo alla ricerca del colpevole. Tuttavia, arrivati a questo punto, le nostre pareti intestinali saranno così infiammate da non tollerare più molti cibi. Non solo quelli che contengono la sostanza “nemica”.
Ecco perché, dopo aver fatto il test cutaneo, le persone si stupiscono di essere all’improvviso intolleranti a tantissimi cibi che fino a ieri consumavano con regolarità. Cosa fare in questo caso? Un approccio è l’eliminazione di tutti i cibi a cui si è intolleranti. Un altro prevede la loro lenta reintegrazione. Un altro, invece, è la prevenzione. Sì, le intolleranze alimentari si possono prevenire e qui ti diciamo come.
Intolleranze alimentari: prevenire è meglio che curare
Per prevenire le intolleranze c’è un solo modo: prendersi cura dell’intestino.
È ovvio che quando scopriamo di essere intolleranti al glutine o al lattosio, in uno stato di infiammazione intestinale avanzata, l’unica cosa da fare è non assumere queste sostanze. Il fatto è che non bisogna arrivare a questo punto. Come? Con una dieta bilanciata, evitando di portare in tavola sempre gli stessi cibi e di non abusare di quelli per cui andiamo matti.
Non devi eliminare nessun alimento dalla tua tavola perché il tuo corpo ha bisogno di proteine, carboidrati e grassi. Devi solo assumerli ciclicamente e senza esagerare con una sola di queste sostanze.
Un consiglio: evita il consumo eccessivo di carne rossa e di cereali raffinati, quelli bianchi per capirci. Preferisci invece la carne bianca e i cereali integrali. Cerca sempre di consumare cibi freschi e di stagione e stai più alla larga possibile dai cibi industriali. Evita alcolici, caffè e fumo perché indeboliscono le funzioni intestinali.
Un intestino debole viene colpito con più facilità da gastriti e coliti, disturbi che spianano la strada alle infiammazioni e alle intolleranze. Come vedi è un circolo vizioso e l’unico modo per non entrare in questo brutto giro è mangiare in modo equilibrato e sano.
Per prenderti cura del tuo intestino puoi anche assumere integratori naturali. Noi ti consigliamo Colonsan, l’integratore a base di estratti secchi titolati di finocchio tarassaco, melissa, malva e zenzero, un vero e proprio elisir di benessere. Colosan protegge la mucosa intestinale da irritazioni e infiammazioni e contrasta la formazione dei gas che causano gonfiore addominale, dolori e flatulenza.
Tutti questi consigli sono già un buon inizio per combattere la pancia gonfia, ma se vuoi saperne di più e non lo hai già fatto, scarica la nostra guida qui sotto. È ricca di dritte per prenderti cura del tuo intestino in maniera del tutto naturale. Buona lettura!
Ultimo aggiornamento il: 02/03/2021
Scritto da:
Dott.ssa Federica De SantiNaturopata
il
Revisionato da:
Dott. Stefano CensaniBiologo e Naturopata
il 02/03/2021
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Adriana Trujillo-Ortega
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Grazie per chiarire tra allergia e intolleranza. Io penso che questa spiegazione serve anche per gli medicamenti, non solo per gli alimenti. Io ho un problema col mio sistema immune e anche col mio apparato intestinale. Grazie nuovamente per i vostri consigli.
Rispondi a Adriana Trujillo-Ortega