Memoria fotografica e memoria eidetica non sono proprio la stessa cosa, anche se vengono spesso confuse. La differenza c’è, e non è nemmeno troppo sottile. Se hai la fortuna di avere una buona memoria visiva, cioè ricordi a colpo d’occhio strade e luoghi, o riesci a memorizzare testi perché ti torna alla mente l’immagine delle parole stampate sulla carta, questo non vuol dire tu abbia anche una memoria eidetica.
Qual è la differenza? Ti spieghiamo tutto in questo articolo.
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Memoria fotografica e memoria eidetica
La memoria fotografica – o memoria visiva – è la capacità di ricordare fisionomie e immagini anche se abbiamo visto una persona una sola volta o una foto per pochi minuti.
Attenzione però: quello che ricordiamo non corrisponde in maniera precisa alla realtà, perché quelle che il nostro cervello immagazzina sono impressioni di realtà. E c’è una bella differenza! Ecco perché spesso, quando ricordiamo qualcuno o qualcosa capita di confondere colori e linee. Ad esempio, ricordiamo che la persona che abbiamo incontrato tempo fa indossava un abito giallo, mentre in realtà era verde. Oppure, quando riportiamo alla mente un panorama, ci sfuggono tantissimi dettagli anche se i nostri occhi hanno cercato di non perderne nemmeno uno. La maggior parte di noi, quindi, ricorderà la bellezza del paesaggio generale, ma non sarà mai in grado di descriverlo minuziosamente.
Se non hai una buona memoria fotografica non devi allarmarti, è una situazione più che comune e una soluzione c’è: la mente si può allenare! La memoria eidetica, invece, o ce l’hai o non ce l’hai, non si può controllare né tantomeno sviluppare. La memoria eidetica, a differenza della memoria fotografica, infatti, è la capacità di ricordare accuratamente un’immagine anche dopo averla vista per solo pochi secondi. Più che ricordare, in questo caso, potremmo dire che le persone che hanno memoria eidetica vedono davvero l’immagine davanti ai loro occhi anche se questa non è più fisicamente davanti a loro.
Chi possiede questa portentosa memoria? L’8% dei bambini dai 7 ai 12 anni, mentre solo lo 0,1% degli adulti. La memoria eidetica, infatti, svanisce con il passare degli anni e per questo motivo negli adulti è molto più rara.
Luogo comune vuole che chi possiede una memoria di ferro sia più intelligente di chi ricorda a malapena il suo numero di cellulare. Sfatiamo questo mito: la memoria non è collegata alle capacità cerebrali dell’individuo.
Memoria eidetica e sindrome di Asperger
La sindrome di Asperger è un disturbo neurologico dell’apprendimento (o spettro autistico). Chi ne soffre ha gravi difficoltà a interagire con le persone e spesso ha problemi anche nella coordinazione motoria.
Cosa centra la sindrome di Asperger con la memoria eidetica?
La memoria eidetica è particolarmente sviluppata nelle persone con disturbi autistici e spesso questa super memoria fotografica sviluppa talenti geniali. Hai mai sentito parlare di Stephen Wiltshire?
Stephen Wiltshire: fotografie a mano libera
Ora vogliamo mostrarti cosa è in grado di realizzare una persona che ha la memoria eidetica. La storia e le opere di Stephen Wiltshire ti lasceranno a bocca aperta.
Stephen aveva 3 anni quando gli diagnosticarono la sindrome di Asperger. A 5 anni non aveva ancora pronunciato la sua prima parola finché un giorno le maestre capirono che la sua comunicazione con il mondo non avveniva attraverso le parole ma tramite il foglio e la matita. Stephen “parlava” solo con i disegni. Disegni che rappresentavano la realtà in modo perfetto.
Ben presto, infatti, si scopre che Stephen ha un talento e una genialità per niente nascoste! A 11 anni questo bambino con difficoltà di comunicazione fa un giro in elicottero sopra Londra e subito dopo disegna la città vista dall’alto. La cosa incredibile? Confrontando il suo disegno con la mappa di Londra non ci sono differenze. Corrisponde ogni più piccolo dettaglio, anche il numero delle finestre di ogni edificio.
Oggi Stephen Wiltshire è un artista di fama internazionale. Il filmato qui sotto ti mostra la mappa che ha realizzato dopo un giro in elicottero.
Incredibile, vero?
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