L’osteoporosi è una malattia delle ossa e in questo articolo ne scopriamo le cause e come prevenirla.
Quando un osso viene colpito dall’osteoporosi diventa più fragile e “leggero” rispetto a un osso normale. Questo accade perché ha perso una buona quantità del suo tessuto. L’osteoporosi infatti consiste proprio in una diminuzione della densità ossea. È un disturbo molto comune che colpisce indifferentemente sia gli uomini che le donne, soprattutto dopo i 50 anni.
Nonostante sia un disturbo molto comune può rappresentare un vero problema, a causa della facilità con cui espone chi ne soffre al rischio di fratture. Basti pensare alla frattura del femore, il più comune tipo di frattura dovuta all’osteoporosi. Per affrontarla in maniera adeguata ed evitare il rischio di fratture è necessario conoscerne le cause, e in quest’articolo parleremo proprio dell’osteoporosi: cause e come prevenirla.
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Cos’è l’osteoporosi
Come ti accennavo prima l’osteoporosi determina una diminuzione della densità ossea. Le ossa sono molto importanti per il corpo umano, per questo è necessario averne cura. Unite insieme formano lo scheletro, sostengono il corpo in posizione eretta, proteggono organi importanti come il cervello, il midollo osseo, il cuore e i polmoni e insieme ai muscoli consento il movimento. Ma non finisce qui, le ossa infatti custodiscono anche importanti scorte di minerali come il calcio e gli ioni di fosfato.
Anche se siamo abituati a pensarle come una struttura statica, in realtà le ossa sono a tutti gli effetti un tessuto vivo. Lo scheletro ha un proprio sistema di approvvigionamento fatto di nervi e vasi sanguigni e ogni settimana circa il 5% del tessuto osseo viene rigenerato dalle proprie cellule.
Quando compare l’osteoporosi il tessuto osseo non riesce più a rigenerarsi in maniera adeguata e si assiste a uno sbilanciamento tra tessuto osseo invecchiato, distrutto dagli osteoclasti, e tessuto osseo nuovo deposto dagli osteoblasti. Le ossa diventano così sempre più fragili e decalcificate e maggiormente soggette a fratture anche in seguito a traumi lievi.
Tra le cause dell’osteoporosi: l’avanzare dell’età
L’avanzare dell’età e la comparsa dell’osteoporosi sono tra loro direttamente proporzionali. Più si diventa “grandi”, più le ossa corrono il rischio di diventare fragili.
Con l’età si modifica la capacità di assorbimento del calcio a livello intestinale. Questa minore quantità di calcio che riusciamo ad assimilare attraverso l’alimentazione ha un impatto anche sulle ossa, che diventano più fragili e sottili.
Tra le cause dell’osteoporosi c’è anche la menopausa
Un altro fattore che può incidere sull’osteoporosi è la menopausa. Le ossa con la menopausa tendono a diventare più fragili e soggette a frattura, soprattutto le ossa del femore, del polso e dell’anca. Il calo degli estrogeni tipico di questa fase della vita incide sul metabolismo del calcio e ha un impatto negativo sul normale processo di distruzione e ricostruzione delle ossa, portandolo a favore della distruzione.
Tra le cause dell’osteoporosi: la mancanza di calcio e il problema delle intolleranze
Le ossa sono fatte di collagene, calcio, fosforo e magnesio, ma soprattutto di calcio. Vien da sé che il calcio è sicuramente un elemento molto importante se si desidera avere ossa sane e robuste. Ma dove reperirlo?
Il calcio è presente soprattutto in alimenti come il latte e i suoi derivati, generi alimentari che non tutti possono mangiare. Pensa a chi soffre di intolleranza al lattosio. Chi soffre di intolleranza al lattosio, non ha nel proprio organismo un particolare enzima chiamato lattasi in grado di digerire il lattosio, lo zucchero presente nel latte. Questo zucchero non digerito resta nell’intestino e finisce per diventare cibo per i batteri intestinali, causando reazioni come gonfiori e dolori addominali.
Nelle persone che soffrono di intolleranza al lattosio l’assorbimento del calcio può essere limitato proprio perché per non andare incontro ai disturbi che hai letto prima, decidono di non mangiare più i cibi che ne costituiscono la fonte principale.
Il legame tra le malattie infiammatorie intestinali e l’osteoporosi
Alcune malattie del tratto intestinale, come il morbo di Crohn, limitano il normale assorbimento dei nutrienti presenti negli alimenti. Il legame esistente tra malattia di Crohn e osteoporosi è spesso dovuto proprio a un cattivo assorbimento del calcio e della vitamina D.
Il fumo: un’altra causa dell’osteoporosi
Il fumo è un’altra delle cause che possono contribuire all’insorgere dell’osteoporosi, soprattutto nelle donne. Il tabacco infatti ha un’azione sul metabolismo degli estrogeni e in alcuni casi può portare a una menopausa precoce.
Il tabacco inoltre rallenta la produzione di osteoblasti, le cellule responsabili della formazione di nuovo tessuto osseo.
Per finire il fumo esercita una costrizione delle arterie, riducendo così il normale apporto di calcio alle ossa, privandole del loro nutrimento.
Tra le cause dell’osteoporosi anche l’inattività fisica
L’attività fisica regolare incrementa non solo la massa muscolare, ma anche la massa ossea, e favorisce nel tessuto osseo il ricambio continuo delle vecchie cellule con quelle nuove, esattamene come avviene per i muscoli.
Naturalmente la raccomandazione è quella di non eccedere e di scegliere sempre l’attività fisica anche in base alla propria età.
L’osteoporosi anche se è un disturbo molto comune, non è inevitabile e uno dei modi migliori per affrontarla è attraverso la prevenzione. Come forse ben saprai quando si parla di prevenzione vale il detto “prima si inizia, meglio è”.
Vediamo insieme quale sono i migliori rimedi per prevenire l’osteoporosi.
Assumere quantità sufficienti di Calcio e di Vitamina D
Uno dei rimedi migliori di prevenire l’osteoporosi è quello di assicurare al nostro organismo le giuste quantità di calcio e di vitamina D. La quantità giornaliera a raccomandata dai LARN è di 1 g al giorno di calcio per gli uomini e le donne dai 18 ai 59 anni e di 1.2 g dai 60 anni. Mentre per la vitamina D il fabbisogno giornaliero è di 15 µg/die fino ai 70 anni e di 20 µg/die dopo i 75 anni.
Il calcio proviene principalmente dagli alimenti. Costituiscono un’importante fonte di calcio il latte, i formaggi, lo yogurt e anche l’acqua.
Per gli intolleranti al lattosio niente paura esistono in natura anche alimenti di origine vegetale ricchi di questo prezioso minerale. Tra i più importanti abbiamo i broccoli, la rucola, i carciofi, gli spinaci i cardi, il cavolo riccio e le cime di rapa. Anche alcuni tipi di pesce contengono una buona quantità di calcio. Ne è un esempio il pesce azzurro, seguito dal polpo, i calamari e i gamberi. Al posto del comune latte vaccino chi è intollerante al lattosio può bere del latte di mandorla che si ottiene dalla spremitura e dall’infusione in acqua delle mandorle. Questo particolare tipo di latte è un’ottima fonte di minerali, calcio e vitamina D, l’importante è consumarlo senza l’aggiunta di zuccheri. Per i vegani e i vegetariani un’ottima fonte di calcio è il tofu, conosciuto anche con il nome di formaggio di soia.
Tra i legumi quelli che contengono una sufficiente quantità di calcio invece abbiamo i ceci, i fagioli e le lenticchie.
Insomma, se si segue un’alimentazione varia ed equilibrata, fare scorta di calcio non è difficile, l’importante è fare attenzione alle combinazioni alimentari, stando attenti a non consumare insieme cibi ricchi di calcio con alimenti che ne limitano l’assorbimento e ne favoriscono l’eliminazione. Un consiglio è quello di limitare in cucina il consumo del sale. il sodio infatti favorisce l’eliminazione del calcio attraverso l’urina. Un altro alimento che favorisce l’eliminazione del calcio attraverso le urine è la caffeina, quindi il consiglio è di non esagerare con il caffè e di non assumere mai più di due o tre tazzine di caffè al giorno.
La vitamina D è importantissima per la salute delle ossa, perché gioca un ruolo fondamentale nel normale processo di assorbimento del calcio. La vitamina D, conosciuta anche come la vitamina del sole è l’unica vitamina che siamo in grado di sintetizzare da soli attraverso l’esposizione solare. Un’ora al sole sbracciati è sufficiente per sintetizzare la quantità di vitamina D necessaria per coprire il fabbisogno giornaliero.
Durante l’inverno, quando il nostro corpo non è in grado di produrne abbastanza con l’esposizione solare è possibile introdurre la giusta quantità di vitamina D o attraverso l’alimentazione o attraverso un’integrazione naturale.
Tra gli alimenti che costituiscono una fonte naturale di vitamina D abbiamo il latte e i formaggi, alcuni tipi di pesce grasso come le aringhe e il salmone, i funghi, il tuorlo d’uovo e l’olio di fegato di merluzzo, un alimento che i nostri nonni conoscevano bene!
Fare esercizio fisico regolare
L’ attività fisica regolare aiuta le nostre ossa a rimanere forti ed elastiche. Lo sport stimola l’attività degli osteoblasti e aiuta ad aumentare la densità ossea. Per ottenere risultati apprezzabili è sufficiente un’attività fisica moderata e regolare, come una bella passeggiata all’aria aperta tre volte a settimana per almeno mezz’ora.
Limitare il consumo di caffeina e alcol
L’alcol e la caffeina sono due fattori che possono incidere sul manifestarsi dell’osteoporosi. Questo avviene perché l’alcol e la caffeina limitano il normale assorbimento di calcio a livello intestinale e interferiscono con l’attività degli osteoblasti.
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