È inevitabile: ogni volta che pensiamo alla Polinesia la nostra mente vola subito alle spiagge perfette e al mare cristallino per poi perdersi tra la vegetazione folta e rigogliosa. Lo sai che tra le tante piante che popolano le isole ce ne è una che da sempre è venerata dagli abitanti del luogo? È la pianta del Noni. Il frutto del Noni, grande massimo quanto una patata, è presente da millenni in queste terre e nel corso degli anni si è sempre più diffuso in quasi tutto il pianeta. Il motivo? La sua “leggerezza” (ti diremo tra poco cosa intendiamo!) e le sue straordinarie proprietà. Sì lo sappiamo ti abbiamo incuriosito, ecco perché devi continuare a leggere: stai per scoprire tutto, ma proprio tutto, del Noni.
Il Noni: caratteristiche e origini del frutto
Come accennato all’inizio il Noni, nome tecnico Morinda Citrifolia, è un frutto che cresce su arbusti che possono arrivare fino a 6 metri di altezza, alcuni anche 10…i soliti sboroni, come direbbe Giacobazzi!
È una pianta sempreverde e la sua particolarità è che produce frutti noni tutto l’anno; questo significa che sullo stesso albero possiamo trovare frutti più maturi, di colore giallo chiaro quasi trasparente, e frutti appena nati, piccoli verdi, con dei graziosi fiorellini sulla superficie.
Oltre al colore, un altro tratto tipico per stabilire il grado di maturazione del frutto è…l’odore! Proprio così, il Noni ha un odore poco gradevole che ricorda il formaggio ben stagionato; pensa che anche se ti trovi molto lontano dalle piantagioni è facile avvertirlo. Superato questo primo approccio stai però certo che è solo un susseguirsi di virtù e benefici che l’hanno reso nel tempo punto di riferimento per tantissime altre persone nel mondo… se è usato da più di 2000 anni un motivo ci sarà! 😉
Di fatti, prima della tecnologia e degli studi scientifici il Noni si è diffuso da solo nel resto del pianeta grazie ai suoi semi: leggeri (ecco svelata la leggerezza di cui parlavamo all’inizio) e dotati di una sacca di aria che gli permette di restare a galla anche per lungo tempo.
La diffusione su larga scala avvenne poche decine di anni fa, quando un noto medico americano, il dottor Heinicke, portò alcuni di questi frutti a due scienziati americani raccontando le tante proprietà che i nativi polinesiani si tramandavano da generazioni. Da lì è stato un attimo e oggi il frutto di Noni è apprezzato in tutto il mondo.
Noni: frutto da guinnes
Il frutto di Noni è ricco di sali minerali come magnesio, ferro, potassio, calcio sodio, selenio, zinco e rame, di vitamine A e C e aminoacidi. Già da questo breve elenco è facile intuire perché è tanto venerato, ma non è tutto. Ciò che rende davvero speciale il frutto Noni è la proxeronina, un principio attivo che serve per produrre la xeronina. Ok, niente panico: sono nomi difficili ma adesso ti spieghiamo tutto!
La proxeronina è un principio attivo che una volta introdotto nel nostro corpo tramite gli alimenti, arriva all’intestino crasso. Qui viene mandata direttamente al fegato che lo invia nel circolo sanguigno ogni due ore. Ed è qui che avviene la magia. Una volta che arriva nel sangue la proxeronina si trasforma, grazie a specifiche reazioni chimiche, in xeronina, la nostra super star. Questa piccola molecola è fondamentale perché si unisce ad alcune proteine rendendole attive e permettendogli di svolgere le loro funzioni. Prova a immaginare la xeronina come una chiave e le proteine inattive delle porte chiuse: le xeronina è la carta per aprire tutte le porte.
Grazie alla xeronina le proteine ricevono “una marcia in più” e possono svolgere al meglio tutte le loro funzioni, come: formare e nutrire la struttura di capelli, pelle ed ossa, e in secondo luogo sono sempre loro a rendere possibile il trasporto delle sostanze chimiche all’interno della cellula e al suo esterno.
Dove si trova questa importantissima chiave delle proteine? Per fortuna gran parte dei cibi che mangiamo contengono proxeronina ma tra questi il frutto che ne è più ricco è il Noni.
Frutto del Noni: la chiave della longevità?
Non c’è bisogno di essere dei chimici specializzati per capire che le xeronina, o meglio la sua “mamma” proxeronina, sono di vitale importante per la nostra salute.
Vediamo più nel dettaglio quali sono i benefici a cui possiamo andare felicemente incontro assumendo questo straordinario frutto:
- Migliora l’aspetto di pelle, capelli e unghie: Il frutto Noni apporta, come abbiamo visto, grandi quantità di proxeronina, che si trasformerà in xeronina, la quale andrà a dare nuova vita alla nostra pelle, i capelli e le unghie (si lo sappiamo, sembra la canzone “alla fiera dell’Est”! :P). Inoltre contiene molti antiossidanti naturali come la vitamina C, A e il beta-carotene che prevengono l’invecchiamento cellulare.
- Sostegno del sistema immunitario: Il Noni è in grado di stimolare l’attività dei linfociti B e T, i nostri sergenti del sistema immunitario. Sono loro infatti che inducono e sostengono la risposta immunitaria in caso di attacchi.
- Agisce sui grassi in eccesso: diverse ricerche hanno dimostrato che il frutto Noni riesce a contenere il valore dei grassi nei sangue. Questa è un super notizia per le persone che stanno cercando dei rimedi per abbassare il colesterolo e trigliceridi. Grazie ai suoi preziosi polisaccaridi il noni frutto si prende un bel posto come protettore dell’apparato cardio circolatorio.
- Tonico ed energizzante: grazie al grande quantitativo di Sali minerali e vitamine, il frutto Noni è sicuramente sul podio degli energizzanti naturali! I nativi della Polinesia chiamavano la pianta del noni “erba sacra” e dopo tutto quello che abbiamo detto ci troviamo assolutamente d’accordo con loro.
Controindicazioni del Noni
Se ti diciamo che di questa pianta esistono solo benefici e nessuna controindicazione cosa diresti? A parte gli occhi sbarrati dall’incredulità possiamo dirti che non esistono effetti collaterali scientificamente dimostrati. L’unica precauzione è nel dosaggio; si è visto che se si supera la dose giornaliera consigliata il frutto Noni può dare fastidi all’intestino e comportarsi da lassativo.
Altra precauzione è verso donne in gravidanza e bambini: consulta sempre il medico o un bravo naturopata per essere tranquillo. Non rientri in queste categorie. Allora qui qualche consiglio su dove comprare il Noni!
Frutto Noni: come si mangia?
Concludiamo il nostro viaggio con la parte più succosa dell’articolo. Qual è la forma migliore per beneficiare al massimo del frutto di Noni? Sicuramente per i nativi del posto il consumo del frutto fresco è la scelta migliore, e anche la più coraggiosa dato l’odore… Per chi invece cerca una valida soluzione la risposta è sicuramente una: in forma liquida il frutto di Noni esprime il suo massimo potenziale: prova il succo puro di Noni!
Il succo è la modalità migliore per fare arrivare la proxeronina integra nell’intestino crasso e dare inizio alla magica trasformazione in xeronina. Bastano pochi ml al giorno, dai 15 ai 30ml, per percepirne i benefici.
E adesso occhi ben aperti sulla qualità! Il vero succo di Noni è quello che non contiene zuccheri aggiunti, coloranti, conservanti e nemmeno acqua: deve essere puro al 100%. Tranquillo tutte queste informazioni le trovi facilmente in etichetta.
Allora, sei pronto a diventare anche tu un Guinnes Man/Women?!
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