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Trigliceridi alti cosa fare per abbassarli subito

Se hai i trigliceridi alti e vuoi sapere cosa puoi fare per abbassarli naturalmente sei nel posto giusto. In questo articolo scopriremo:

trigliceridi alti cosa puoi fare

Cosa sono i trigliceridi e a cosa servono

I trigliceridi sono i lipidi di riserva dell’uomo. Formano gran parte del nostro tessuto adiposo. Se volessimo analizzarne la struttura al microscopio, vedremmo che sono formati dall’unione di un estere di glicerolo e tre molecole di acidi grassi. Il loro compito principale è di soddisfare il bisogno energetico delle nostre cellule.

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Oltre a darci l’energia necessaria per svolgere le attività quotidiane, ci proteggono dal freddo. Difendono i nostri organi dagli urti avvolgendoli. Tutto serve nella vita, anche quello che apparentemente sembra cattivo.

Come direbbero le nostre nonne è “il troppo che stroppia”. Un valore alto di trigliceridi nel sangue aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, infarto e aterosclerosi. Così come il colesterolo alto. Per questo è importante capire in caso di trigliceridi alti cosa fare per abbassarli.

Come abbassare i trigliceridi in modo naturale? Dieta adeguata, integrazione con Omega3 e attività fisica sono le prime cose da fare per ridurre i trigliceridi e il rischio cardiovascolare.

Le cause dell’ipertrigliceridemia e l’importanza di intervenire subito

Prima di vedere insieme cosa fare per abbassare i trigliceridi, cerchiamo di capire quali sono le cause dell’ipertrigliceridemia (leccesso di trigliceridi nel sangue). Scopriamo anche perché è importante intervenire.

I trigliceridi provengono dall’assorbimento intestinale dei lipidi che introduciamo con l’alimentazione. Il loro valore normale non dovrebbe superare i 150 mg/dl. Quando aumenta, le cause possono essere essenzialmente tre:

  • Una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi
  • La conseguenza di malattie come il diabete di tipo II o la sindrome nefrosica
  • L’uso di farmaci (es: estrogeni)

Intervenire subito è importante perché chi soffre di ipertrigliceridemia ha il doppio delle possibilità di incorrere nella malattia coronarica rispetto a chi ha i valori nella norma.

Ma come abbassare i trigliceridi ed evitare il rischio cardiovascolare? Semplice, modificando il proprio stile di vita con piccoli accorgimenti. Se seguiti con costanza, sono in grado di fare una grande differenza. Iniziamo subito con il primo…

La dieta che aiuta ad abbassare i trigliceridi alti

Quando l’aumento dei trigliceridi dipende da una cattiva alimentazione, per abbassare i valori può essere sufficiente stare attenti alla dieta, limitando il consumo di zuccheri, carboidrati, grassi e alcolici.

Scommetto che dopo aver letto questa frase hai pensato: “Ma se levo gli zuccheri, i carboidrati, i grassi e pure gli aperitivi…che mangio? Che esco a fare il venerdì sera?”

Per quello che riguarda gli aperitivi del venerdì sera, non preoccuparti, se i tuoi livelli di trigliceridi non superano i 250 mg/dl un buon calice di vino rosso o un piccolo boccale di birra in quell’occasione, te li puoi concedere. Se i valori sono realmente alti, mi dispiace per te, ma per un po’ dovrai dire addio agli alcolici, almeno fino a quando i livelli non torneranno normali.

Per contrastare ‘ipertrigliceridemia è molto utile una dieta ricca di fibre. Per aumentare l’introito di fibre puoi orientarti nel privilegiare nella tua dieta verdure fresche o cotte, cereali integrali e legumi.

Altri alimenti che devi evitare sono tutti i cibi ricchi di colesterolo come le uova, la carne rossa, le frattaglie, gli insaccati e i dolci, specialmente confezionati.

Prepara a vestire la tua tavola con i colori accesi delle verdure di stagione e della frutta fresca. Aumenta il consumo di pesce almeno a due volte la settimana, e sostituisci il sapore robusto della carne rossa con quello delicato della carne bianca possibilmente di pollo, di coniglio e di vitello.

Se ami la pasta ti raccomando quella integrale condita con pomodoro fresco e basilico. La mattina al cappuccino e cornetto è meglio preferire una buona e sana colazione fatta con latte scremato o vegetale e cereali, e per il languorino pomeridiano un rimedio genuino è una fetta di pane di segale con del formaggio prodotto con latte magro, di capra o di tofu.

Mmmm ti vedo che storci la bocca, ma ti assicuro che il sapore del tofu spalmabile alle erbe è una vera delizia per il palato, ti invito a provarlo e a farmi sapere cosa ne pensi nei commenti. Vedrai che trovarlo non sarà nemmeno difficile, ormai è disponibile sugli scaffali di ogni supermercato, che se ne sono pieni, un motivo ci sarà.

Assumere Omega3 aiuta a proteggere il cuore e abbassare i trigliceridi

Secondo una raccomanda EFSA1 assumere 250 mg al giorno di EPA e DHA aiuta a prevenire il rischio cardiovascolare. E anche a proteggere la salute del nostro cuore quando a metterla in pericolo sono i trigliceridi alti.

Due studi confermano l’importanza degli Omega3, dando dei risultati a dir poco eccezionali.

Il primo studio2 chiamato Reduce IT, guidato dal DR Deepak Bhatt docente di medicina all’Harvard Medical School of Boston, ha preso in esame circa 8000 pazienti che presentavano sia alti livelli di trigliceridi, da 150mg/dl a 499mg/dl, che di colesterolo LDL, da 41 mg/dl a 100 mg/dl. Tutti erano stati esposti nel corso della vita o a un evento cardiovascolare o al diabete e al momento dello studio erano in cura con le statine. I pazienti sono stati trattati con 4gr di Omega 3 al giorno per più di 4 anni.

Beh, i numeri dello studio sono da lasciare a bocca aperta. Mettono a tacere tutti coloro che fino ad ora avevano qualche dubbio sull’efficacia degli acidi grassi polinsaturi. Secondo i risultati dello studio i pazienti con trigliceridi alti che assumono Omega3 riducono del 31% il rischio di infarto, del 28% il rischio di ictus e del 20% il rischio di morte dovuto a cause cardiovascolari.

Inoltre ormai l’integrazione con Omega 3 (EPA e DHA) di origine marina è entrata nei protocolli di prevenzione dei disturbi cardiocircolatori in maniera ufficiale, come attesta questo lavoro dell’Università di Perth (Australia)3.

Gli effetti benefici riconosciuti del loro consumo sono: riduzione del rischio cardiovascolare, normalizzazione della pressione arteriosa, funzionalità dei vasi sanguigni e del cuore, livello dei grassi circolanti, azione antitrombotica, antinfiammatoria ed antiossidante.

Le fonti alimentari di Omega3, se stai pensando di assumerli, sono:

  • l’olio di Krill (altamente assimilabile per l’organismo)
  • l’olio di pesce (meno assimililabile)
  • alcuni oli vegetali come quello di semi di lino.

La preferibile fonte di EPA e DHA: l’olio di Krill

L’olio di Krill viene estratto da un crostaceo dello zooplacton dell’Antartide, l’Euphausia superba, formato da fosfolipidi ricchi di acidi grassi polinsaturi a catena lunga, EPA e DHA. Gli Omega 3 del Krill sonopiù facilmente assimilabili per l’organismo rispetto a quelli di pesce e quindi più efficaci.

L’olio di Krill non solo è naturalmente ricco di Omega3 ma anche di antiossidanti come l’Astaxantina e la Colina, utili a diverse funzioni del nostro organismo.

Solo per dirtene alcune:

  • L’Astaxantina, molecola naturale appartenente alla famiglia dei pigmenti carotenoidi, ha proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e gastroprotettive.
  • La Colina, che viene avvicinata alla famiglia delle vitamine del gruppo B, è importante per un normale metabolismo dei lipidi e per il mantenimento della normale funzionalità epatica.

Fare attività fisica: una garanzia di buona salute cardiovascolare

L’ultima cosa da fare per abbassare i trigliceridi alti, ma non per importanza, è l’attività fisica. Lo so a volte rinunciamo a farla per mancanza di tempo, perché riuscire a ritagliare un paio d’ore alla settimana per andare in palestra è un’impresa a dir poco titanica.

C’è anche da dire che oggi siamo molto meno abituati a muoverci rispetto al passato, quando non c’erano tutte queste auto, metropolitane e ascensori. Forse anche per questo ci pesa di più farla.

La buona notizia è che per attività fisica non intendo solo lezioni di spinning, o effervescenti lezioni di Zumba, ma per iniziare va bene anche camminare 30 minuti al giorno, possibilmente di buon passo, in abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica, altrimenti non vale.

Un’attività fisica regolare assicura una buona salute cardiovascolare per tutta la vita. Questo perché l’allenamento mantiene in buona salute le coronarie.

Si è visto che un’attività fisica costante e adeguata è in grado di contrastare l’occlusione di un vaso sanguigno dovuta alla placca aterosclerotica e facilitare il recupero anche dopo un evento cardiocircolatorio, permettendo di assicurare a cuore e tessuti il nutrimento e l’ossigeno di cui hanno bisogno per vivere meglio4.

L’integratore di estratti vegetali

Per ridurre colesterolo e trigliceridi in eccesso, puoi anche provare l’integratore Liposan Forte Salugea. Contiene estratti secchi titolati di Cardo Mariano, Rosmarino e Crespino. La sua efficacia è supportata da uno studio clinico* che ha dimostrato che Liposan Forte riduce Colesterolo e Trigliceridi del 20% circa in soli 3 mesi di assunzione di 2 capsule al giorno (una dopo il pranzo e una dopo la cena).

Liposan Forte

Ultimo aggiornamento il: 22/01/2021

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

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BIBLIOGRAFIA

1 EFSA. L’EFSA valuta la sicurezza degli acidi grassi omega-3 a catena lunga.

2 TCTMD. REDUCE-IT: Prescription Fish Oil Prevents CV Events in Patients With High Triglycerides. Todd Neale.

3 Fitoterapia. 2017 Nov;123:51-58. doi: 10.1016/j.fitote.2017.09.015. Epub 2017 Sep 28. Marine OMEGA-3 fatty acids in the prevention of cardiovascular disease. Mori TA.

New England Journal of Medicine. Cardiovascular Risk Reduction with Icosapent Ethyl for Hypertriglyceridemia. Deepak L. Bhatt, M.D., M.P.H., P. Gabriel Steg, M.D., Michael Miller, M.D., Eliot A. Brinton, M.D., Terry A. Jacobson, M.D., Steven B. Ketchum, Ph.D., Ralph T. Doyle, Jr., B.A., Rebecca A. Juliano, Ph.D., Lixia Jiao, Ph.D., Craig Granowitz, M.D., Ph.D., Jean-Claude Tardif, M.D., and Christie M. Ballantyne, M.D. for the REDUCE-IT Investigators.

4 Heart Vessels. 2017 Feb;32(2):143-148. doi: 10.1007/s00380-016-0856-4. Epub 2016 Jun 1. Clinical importance of change in physical activity after endovascular treatment combined with exercise training in patients with peripheral arterial disease. Otsuka S, Morisawa T, Yuguchi S, Hojo Y, Matsuo T, Nakajima M, Ishida A, Takahashi T.