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Glutatione e Covid: cosa dicono gli studi

Era la fine del 2019 quando in Cina vennero segnalati per la prima volta alcuni casi di una polmonite allora definita atipica. Oggi, a distanza di più di due anni dall’inizio della pandemia, la situazione, purtroppo, non si è ancora risolta. Questo, comunque, non deve farci scoraggiare perché sono tantissimi i passi in avanti fatti ogni giorno dalla scienza per contrastare il diffondersi del virus e gestire i sintomi dell’infezione.

glutatione e covid

Dalle ricerche, ad esempio, è emerso un possibile legame tra livelli di Glutatione e Covid-19 in quanto è stata evidenziata l’importanza di sostenere il sistema antiossidante dell’organismo per riuscire a modulare la risposta infiammatoria all’infezione.

In particolare, secondo quanto emerso dagli studi e dalle analisi condotte dai ricercatori1, tra cui uno studio condotto dall’Università di Torino2, il Glutatione rivestirebbe un ruolo addirittura cruciale nella risposta individuale all’infezione da Sars-cov-2 e nei meccanismi di sviluppo dell’infezione. A seguito delle indagini mediche e scientifiche condotte, è stato infatti ipotizzato che una carenza di questo prezioso antiossidante nell’organismo sia in qualche modo legata a una manifestazione più grave dei sintomi del Covid-19 e a un maggior rischio che si verifichino eventi avversi.

Si tratta di un’ipotesi importante che, se confermata, aprirebbe le strade a nuove possibilità di studio e di trattamento delle manifestazioni sintomatiche del Covid-19, come affermato dagli stessi ricercatori:

“L’ipotesi cerca di spiegare la contraddittorietà dei dati epidemiologici sui fattori di rischio che determinano le manifestazioni gravi dell’infezione da COVID-19 e l’alto rischio di morte, e apre opportunità per un’efficace cura e prevenzione della malattia”.

Grazie alla lettura di questo articolo avrai modo di approfondire:

Buona lettura!

glutatione forte integratore naturale

Il ruolo del Glutatione nell’organismo

Il Glutatione è il più potente e prezioso antiossidante che esista al mondo e, a differenza di altri antiossidanti come la vitamina C ed E, è prodotto dal nostro stesso organismo.

La funzione principale svolta dal Glutatione nel nostro organismo è quella di contrastare lo stress ossidativo, una condizione che si verifica quando vi è uno squilibrio tra produzione ed eliminazione dei radicali liberi a favore della prima.

Il Glutatione viene sintetizzato dal fegato a partire da tre amminoacidi: cisteina, acido glutammico e glicina.

È nelle cellule epatiche che si regista una maggior concentrazione di questo antiossidante, anche se presente nell’organismo in forma ubiquitaria, ed è proprio nei confronti delle cellule del fegato che il Glutatione esercita la sua azione protettiva primaria.

La produzione endogena di Glutatione risente delle nostre abitudini di vita e tra i fattori che determinano un abbassamento dei suoi livelli abbiamo:

  • esposizione eccessiva ai raggi solari
  • fumo e alimentazione squilibrata
  • sedentarietà
  • stress
  • disturbi cardiovascolari
  • diabete
  • invecchiamento (i livelli di Glutatione iniziano a diminuire già a partire dai 20 anni e lo fanno sempre più velocemente dopo i 45 anni)

Per questi motivi un’integrazione di Glutatione è spesso consigliata alle persone mature o in particolari condizioni di salute. I livelli di Glutatione possono diminuire anche a causa di un fegato saturo di lavoro detossicante, o intossicato a causa dell’assunzione prolungata di farmaci o abuso di alcolici.

Un integratore naturale di Glutatione, ad esempio, è Glutatione Forte Salugea, che attualmente è l’unico che lo apporta insieme alla Quercetina (alla dose massima giornaliera di queste due sostanze) e alla Naringenina, che sono le sostanze più innovative per sostenere in modo completo l’organismo e il sistema immunitario grazie alla loro azione antiossidante e tonica energizzante.

Glutatione e sistema immunitario

Quello che tutti noi abbiamo imparato dopo più di due anni di pandemia è quanto sia prezioso il lavoro che svolge il nostro sistema immunitario per proteggerci ogni giorno dall’azione dei patogeni con cui entriamo in contatto.

Affinché le nostre difese naturali funzionino in modo efficace ed efficiente l’organismo ha bisogno sia di alcuni nutrienti come la vitamina D, lo Zinco, il Selenio e la vitamina C, sia del sostegno di alcuni antiossidanti come il Glutatione.

Questo perché le cellule immunitarie, proprio come ogni altra singola cellula dell’organismo, sono soggette ai danni e all’invecchiamento precoce dovuti allo stress ossidativo provocato da un eccesso di radicali liberi.

Garantire all’organismo un apporto adeguato di antiossidanti1 è il mezzo più efficace che abbiamo per difenderci dai radicali liberi e sostenere il lavoro del nostro sistema immunitario.

A livello del sistema immunitario il Glutatione interviene nei meccanismi di regolazione dell’immunità innata a vari livelli, ed è importantissimo per la corretta attivazione e funzionamento dei linfociti T, adibiti al riconoscimento delle caratteristiche dei patogeni e alla trasmissione delle informazioni ai linfociti B per la produzione di anticorpi specifici3.

In più, il Glutatione favorisce la rigenerazione di altre sostanze naturali dall’azione antiossidante come la vitamina C ed E.

Il legame tra Glutatione e Covid-19 evidenziato dalle ricerche

Il responsabile dell’infezione Covid-19 è un virus chiamato Sars-cov-2. I virus sono degli opportunisti, per vivere e replicarsi hanno bisogno di una cellula che li ospiti.

Il virus accede nell’organismo attraverso le vie respiratorie e riesce a penetrare nelle cellule legando la sua proteina Spike a un particolare recettore chiamato ACE2, presente nelle cellule di molti organi e tessuti e in particolare in quelle polmonari.

Possiamo paragonare la proteina Spike a una chiave e il recettore ACE alla serratura della porta di accesso che conduce alle cellule. Una volta raggiunta la cellula ospite il virus inizia a moltiplicarsi scatenando l’infezione e attivando la risposta infiammatoria dell’organismo.

Se la risposta infiammatoria dell’organismo, che è mediata dai radicali liberi, è eccessiva, la cascata di citochine infiammatorie che ne deriva può risultare pericolosa e provocare un inasprimento dei sintomi invece di lenirli.

Secondo quanto evidenziato dallo studio clinico condotto dall’Università di Torino, il Glutatione, favorendo l’eliminazione dei radicali liberi, potrebbe svolgere un ruolo cruciale per modulare la risposta infiammatoria dell’organismo all’infezione e renderla in questo modo più efficace ed efficiente.

Lo tesso studio ha messo in luce che statisticamente i sintomi più gravi dell’infezione si sono verificati nei pazienti con bassi dosaggi di Glutatione.

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È importante precisare, al fine di non creare illusioni, che si tratta comunque di studi preliminari e, in quanto tali, da confermare con ulteriori ricerche. Le armi più potenti che abbiamo per continuare ad affrontare la pandemia e ridurre i contagi sono: sostenere sempre al meglio il nostro sistema immunitario, continuare a seguire le norme di sicurezza, attenerci a quanto indicato dal medico in caso di contagio.

Ultimo aggiornamento il: 05/04/2023

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il

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NOTE E BIBLIOGRAFIA

1 Hughes DA. Effects of dietaryantioxidants on the immune function of middle-agedadults. Proc NutrSoc. 1999 Feb;58(1):79-84. doi: 10.1079/pns19990012. PMID: 10343344

2 Silvagno, Francesca et al. “The Role of Glutathione in Protecting against the Severe Inflammatory Response Triggered by COVID-19.” Antioxidants (Basel, Switzerland) vol. 9,7 624. 16 Jul. 2020, doi:10.3390/antiox9070624

3 Mak TW et Al. GlutathionePrimes T Cell Metabolism for Inflammation. Immunity. 2017 Apr 18;46(4):675-689. doi: 10.1016/j.immuni.2017.03.019. Erratum in: Immunity. 2017 Jun 20;46(6):1089-1090. PMID: 28423341