Vampate, sudorazione, irritabilità, cattivo umore e insonnia sono alcuni aspetti che caratterizzano la menopausa. Ma c’è ne è un altro di cui si parla meno, forse perché più intimo e personale: la secchezza vaginale in menopausa. In questo articolo ti parleremo proprio di questo e capirai:
- perché viene la secchezza vaginale in menopausa;
- come trattare la secchezza vaginale in menopausa in modo naturale;
- il segreto della nonna 🙂.
Mettiti comoda, magari prendendo quel cuscino morbidosissimo che ti piace tanto e, perché no, una buona tazza di tisana, il cui tepore è un tocca sana anche per i nervi più tesi, perché stiamo per fare una bella chiacchierata tra amiche!
Secchezza Vaginale in menopausa: perché viene?
Non solo in menopausa ti ritrovi a fare i conti con: vampate, che ti fanno passare in un lampo dal deserto del Sahara al gelo del Polo Nord, umore che va su e giù, come la più spericolata delle montagne russe, e insonnia, che ti fa star nel letto con gli occhi spalancati più di un gufo… Anche là sotto, da un po’ di tempo, qualcosa (o meglio qualcuna 🙂) ha iniziato a reclamare attenzioni!
Prima di tutto, vogliamo rassicurarti su un aspetto: la secchezza vaginale in menopausa è molto comune e ha una causa ben precisa, che ti diremo tra poco.
Pensa che ne soffre circa il 47% delle donne che sono in menopausa da almeno tre anni1.
La secchezza vaginale in menopausa puoi riconoscerla subito perché sembra avere un identikit ben preciso1: prurito, irritazione delle mucose, secrezioni sgradevoli, cattivo odore e in generale una sensazione di fastidio che non ti abbandona mai. Ma più di ogni altro aspetto, la secchezza vaginale si fa sentire durante i rapporti più intimi, che diventano difficili e a dir poco spiacevoli!
Il disagio avvertito è causato da micro-lacerazioni simili a taglietti, che si formano sulla mucosa dell’entrata vaginale. Erroneamente si può pensare che, se si riesce a superare “la fase dell’entrata”, il discomfort durante il rapporto potrebbe poi lasciarti in pace. In realtà, queste micro-lesioni si trasformano in sensazioni di bruciore, che spesso continua persino quando fai la pipì. Sì esatto … ci mancava pure questa!
Tralasciando il quadro non proprio simpatico che si crea sotto le coperte, quello che devi imparare a memoria (e ti invitiamo a rileggere la frase più volte) è che la secchezza in menopausa non dipende da te! Cerca di non incolpare te stessa, o il tuo corpo se al momento non ti segue come vorresti. Ti sta solo chiedendo qualche attenzione in più.
La secchezza in menopausa dipende piuttosto, come tutto il corollario dei fastidi che si presentano in questa fase, dal calo di due ormoni: estrogeni e progesterone.
Sono loro che, durante la tua gioventù, hanno orchestrato il tuo “essere donna”. Infatti, come i migliori direttori d’orchestra, scandivano il ritmo del ciclo, contribuivano alla luminosità della pelle, all’aspetto dei capelli…
E come ogni grande artista capisce quando è il momento di ritirarsi dalle scene, anche estrogeni e progesterone a un certo punto smettono di “esibirsi”, ed è quello che succede in menopausa.
Più in particolare, la secchezza in menopausa è un riflesso del calo di estrogeni. Sono loro che più di tutti hanno la capacità di mantenere attiva e funzionale la lubrificazione, l’elasticità dei tessuti e favorire la fisiologica acidità dell’ambiente vaginale.
Quando questa classe di ormoni diminuisce le pareti della vagina si assottigliano, diventano meno elastiche e diminuisce il grado di lubrificazione. Per questo motivo si è più inclini a irritazioni, taglietti e micro-lacerazioni.
Secchezza Vaginale in menopausa: un approccio naturale
Ora che abbiamo fatto il punto sul perché viene la secchezza in menopausa e da cosa dipende cerchiamo di capire come, e se, è possibile gestirla in modo naturale.
Ogni volta che sentiamo parlare di secchezza, indipendentemente dalla zona di interesse, la prima azione che ci viene in mente è di agguantare la prima crema o super olio idratante e iniziare a spalmare per cercare di riportare un po’ di idratazione. Non è vero?
Anche in questo caso ci sono molte creme che ti possono aiutare a trovare sollievo dai disagi intimi solo che … eh già, c’è un “solo che” da considerare, da sole le creme non bastano. Diciamo che fanno il 50% del lavoro2.
Il restante 50% andrebbe fatto dall’interno. Ed è qui che inizia a rimboccarsi le maniche Madre Natura!
Ti ricordi i due ormoni di cui ti parlavamo poco fa? Estrogeni e il progesterone, proprio loro. Per la secchezza in menopausa, oltre a tutti gli altri fastidi che puoi avvertire come le vampate, devi puntare al loro riequilibrio, scegliendo rimedi naturali capaci di “mimare” l’azione fisiologica di entrambe queste classi ormonali.
Per favorire l’equilibrio degli estrogeni ti consigliamo di puntare su due piante che in questo campo sono fortissime: Trifoglio Rosso e Kudzu. Il loro tratto distintivo è un contenuto importante di isoflavoni che, una volta integrati, riescono a simulare gli effetti degli estrogeni, tant’è che vengono chiamati fitoestrogeni!
Eh già, qui gli occhi iniziano a sbrilluccicare vero?!
Inoltre i fitoestrogeni di queste piante sarebbero più assimilabili di quelli contenuti nella soia3, per questo ti sconsigliamo di scegliere integratori per la menopausa che contengono questa pianta.
Sistemati gli estrogeni, è il momento di pensare al progesterone e la pianta in grado di occuparsi di questo è la Dioscorea villosa4. Mai sentita? Pensa che è una pianta così vicina al mondo femminile da essere chiamata “la migliore amica delle donne”!
Adesso sì che l’ orchestra per tornare a suonare la tua femminilità è di nuovo pronta!
Secchezza in menopausa: i segreti della nonna!
Si sa, ogni concerto ben eseguito ha bisogno di un pochino di tempo per essere allestito e, nel frattempo che inizi a far pratica con le tue nuove amiche piante, abbiamo pensato di svelarti un trucco fai da te per alleviare i fastidi provati dalla secchezza, più un super consiglio su cosa poter mangiare.
All’opera:
- Semicupio alla camomilla: Il semicupio caldo può essere ottimo per lenire i fastidi legati della secchezza vaginale. In particolare, la camomilla aiuta a contrastare il prurito e calmare l’irritazione5. Realizzarlo è semplicissimo: ti servono due pugni di fiori e foglie di camomilla e un litro d’acqua. Metti il tutto in una pentola e una volta che l’acqua bolle, aggiungi i fiori e le foglie di camomilla. Spegni tutto, copri con un coperchio e lascia in infusione. Quando il liquido sarà tiepido eliminare i fiori e le foglie, filtra la camomilla e fai dei lavaggi con il liquido ottenuto… vedrai che sollievo!
- A tavola: in generale ti consigliamo di evitare i cibi piccanti e gli alimenti fatti con farine raffinate, oltre ai dolci (specialmente quelli industriali); meglio privilegiare verdure e legumi come i ceci, in quanto apportano dei fito-estrogeni6. Dai priorità anche ai grassi buoni, i famigerati Omega 3, utili al benessere della donna, anche in menopausa7.
Un’altra cosa che può fare la differenza in questa fase della tua vita e che quindi è importante che tu sappia: il caffè non è il tuo miglior amico in menopausa! So che leggendo queste parole qualcosa dentro di te ha fatto “crack 😳 “, ma gli esperti8 lo hanno detto: la caffeina può esacerbare i fastidi vasomotori della menopausa, quindi soprattutto le vampate e le sudorazioni. Se non ti va proprio di rinunciare al suo sapore caldo e avvolgente, puoi sostituire il caffè normale con il decaffeinato.
A proposito di vampate, sono diventate tue compagne quotidiane? Leggi qui! Abbiamo una super guida completissima che parla di menopausa a 360°! Dentro c’è tutto ma proprio tutto quello che riguarda questo mondo. E la chiacchierata tra amiche continua… 😉
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano.
I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non sostituiscono il parere del Medico.








Franca
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Molto dettagliato e interessante. Grazie
Rispondi a Franca
Francesca
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Ho usato pausa norm forte e mi trovo bene con le vampate mavorrei migliorare la secchezza intima interna cosa prendere oltre pausa norm forte
Rispondi a Francesca
Simona Cusenza
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Buongiorno Francesca,
Siamo felici di sapere che si sta trovando bene con Pausanorm Forte ?
Per supportare anche il benessere intimo e l’equilibrio della flora vaginale le consigliamo di associare la formulazione di ProbioGea Donna, a base di un mix probiotico brevettato (con con L. plantarum e L. rhamnosus, più altri ceppi). Trova tutte le info e gli approfondimenti a questo link https://salugea.com/products/probiogea-donna-probiotici.
Restiamo a disposizione e le auguriamo una buona giornata!
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cinzia
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Ottimi prodotti, avevo provato il magnesio e i succhi di acerola. Proverò anche questi.
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