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Olio di pesce per trigliceridi alti: cosa dovresti sapere

olio di pesce per trigliceridi alti

Hai scoperto di avere i trigliceridi alti e ti è stato consigliato di prendere in considerazione l’olio di pesce? Vuoi saperne di più, per fare la scelta giusta?

Con questo articolo cercheremo di darti alcuni consigli e spunti interessanti, per vederci più chiaro e imboccare la giusta strada per il tuo benessere:

I trigliceridi sono la forma di deposito dei grassi all’interno del nostro organismo, che ritroviamo nel tessuto adiposo.

Sappiamo bene che un’alimentazione poco equilibrata e particolarmente ricca di grassi saturi e zuccheri semplici, abbinata ad un’attività fisica insufficiente, può portare ad un accumulo eccessivo di trigliceridi sottoforma di massa grassa e successivo aumento di peso, nonché all’aumento dei trigliceridi circolanti.

Questo ovviamente non porta solo alla comparsa degli asterischi sui risultati delle analisi del sangue, ma all’aumento del rischio cardiovascolare.

Dunque, soprattutto quando si tratta di trigliceridi alti, l’alimentazione risulta essere tra i punti cardine su cui far leva per raggiungere e ripristinare un nuovo stato di equilibrio e di benessere, insieme ad un’adeguata attività fisica1.

Trigliceridi alti e Omega 3

Gli Omega 3 sono dei buoni alleati per favorire il benessere cardiocircolatorio.

È ciò che si evince da uno studio2 pubblicato sul “Journal of Atherosclerosis and Thrombosis”, in cui è stato riportato che un’integrazione adeguata di acidi grassi essenziali Omega 3 (EPA e DHA) apporta benefici per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

In particolare, questo studio ha messo in luce che in situazioni di ipertrigliceridemia, l’assunzione di EPA ha portato ad una riduzione del rischio cardiovascolare del 25%.

Trigliceridi alti e integratori a base di olio di pesce

Ma entriamo subito nel vivo della questione: cosa c’è da sapere riguardo all’olio di pesce?

L’olio di pesce è il principale ingrediente degli integratori di Omega 3, e cioè di EPA e DHA.

Nello specifico, possiamo fare in modo da assumere Omega 3 anche attraverso l’acido-alfa-linolenico (ALA), precursore di EPA e DHA.

Gli alimenti in cui possiamo trovarlo sono:

  • noci
  • semi oleosi
  • avena
  • borragine

Però è bene cercare di assumere direttamente i due prodotti finali, perché la via metabolica della sintesi fisiologica degli Omega 3 è poco efficiente nel nostro organismo.

Infatti, gli Omega 3 sono ritenuti “acidi grassi essenziali”, proprio perché abbiamo bisogno di assumerli con l’alimentazione.

Ecco che allora scegliere di assumere un integratore a base di Omega 3 può essere la scelta migliore.

Ce ne sono tanti sul mercato e quasi la maggior parte sono a base di olio di pesce. Alla fine di questo articolo ti parleremo anche degli Omega-3 da olio di krill, più assimilabili di quelli dell’olio di pesce.

Il pesce è tra i principali alimenti che possono essere ritenuti una buona fonte di EPA e DHA. Ne sono particolarmente ricchi i pesci più grassi, che abitano i mari più freddi. In particolare, nella “Top Five” troviamo:

  • salmone
  • merluzzo
  • sgombro
  • pesce spada
  • sardine

Olio di pesce e metalli pesanti

Oltre ad essere buone fonti di Omega 3, questi pesci, soprattutto quelli di più grossa taglia, hanno una maggiore tendenza ad accumulare inquinanti e metalli pesanti, come per esempio il mercurio.

olio di pesce

Questo non per scoraggiare l’inserimento del pesce nella nostra alimentazione, ma per mettere in luce che questi metalli pesanti, il cui accumulo può essere tossico per il nostro organismo, possiamo ritrovarli direttamente nell’integratore a base di olio di pesce che abbiamo scelto di comprare in farmacia.

Risulta, dunque, di vitale importanza porre maggiore attenzione alla qualità degli integratori che scegliamo di acquistare.

Olio di pesce e integratori: la certificazione IFOS

Hai mai sentito parlare di Certificazione IFOS?

La Certificazione IFOS è un criterio di valutazione, affidata ad un ente canadese, preposto all’analisi degli integratori a base di olio di pesce, che viene presa in considerazione proprio per valutare la presenza, o meno, di metalli pesanti all’interno dell’integratore.

Dunque, gli integratori a base di olio di pesce sono di per sé soggetti ad analisi e valutazioni svolte appositamente per scongiurare l’eccessiva presenza di questi metalli pesanti.

E se il mio integratore avesse superato la selezione?

Anche in questo caso è opportuno scendere più nei dettagli e fare ulteriori valutazioni.

Integratori a base di olio di pesce e sostenibilità

Infatti, un argomento non da sottovalutare è quello della pesca e degli allevamenti ittici intensivi.

In un Pianeta sempre più bisognoso di attenzioni e di cure, dovremmo fare scelte sostenibili non solo quando si tratta di rifiuti, utilizzo di veicoli ed emissioni di CO2, ma possiamo allargare il cerchio di azione ai diversi eco-sistemi che si sviluppano sulla Terra e che hanno bisogno di essere preservati nella loro biodiversità.

Dunque, l’ideale sarebbe cercare un’alternativa al consumo smodato di animali, tra cui in questo caso i pesci, e cercare di far cambiare inversione all’avanzare del consumismo.

Chiarito il lato sostenibilità, una valutazione va fatta anche considerando la biodisponibilità degli Omega 3 che sono contenuti e che introduciamo con un integratore alimentare.

È importante, infatti, che gli ingredienti di un integratore siano effettivamente resi disponibili e che quindi vengano assorbiti in maniera ottimale dall’organismo.

Infatti, la qualità di un integratore rispecchia numerosi aspetti e, quando si tratta del tuo benessere, ti consigliamo di non scendere a compromessi.

Trigliceridi alti e Omega 3: quale integratore scegliere?

Se ti dicessimo che esiste un integratore che:

  • ti permetta di assumere Omega 3 altamente biodisponibili;
  • sia privo, per natura, di metalli pesanti;
  • abbia, nella sua stessa formulazione, anche elementi antiossidanti;
  • sia a base di ingredienti che rispettino la biodiversità e l’ambiente;

… ci crederesti? Te ne parliamo qui sotto.

Olio di krill: Omega-3 ad alta biodisponibilità, senza metalli pesanti

Salugea ha formulato Omega 3 Krill Oil, a base di olio di Krill: un piccolo crostaceo dell’Antartico.

Grazie alle sue piccole dimensioni e al suo ciclo di vita abbastanza breve, non ha modo di accumulare al suo interno scorie o metalli.

Inoltre, il Krill può essere considerato una piccola miniera d’oro. Questo perché l’EPA e il DHA che troviamo al suo interno sono presenti in forma di fosfolipidi.

Per rendere le cose più semplici, possiamo considerare i fosfolipidi come se fossero una chiave, che apre tutte le serrature delle cellule dell’intestino, rendendo altamente biodisponibili e assorbibili dall’organismo questi Omega 33.

L’olio di Krill non smette di sorprenderci: al suo interno troviamo, per natura, la presenza di Astaxantina e Colina, due sostanze molto antiossidanti, che contribuiscono a preservare la qualità degli stessi Omega 3 e, allo stesso tempo, svolgono la loro azione positiva anche a livello del nostro organismo.

In particolare, la Colina contribuisce al normale metabolismo dei lipidi, ottima dunque per favorire il controllo dei trigliceridi nel sangue e, insieme all’Astaxantina, contribuisce a favorire il contrasto dei radicali liberi.

Le qualità di Omega 3 Krill Oil Salugea non sono ancora finite: il Krill utilizzato per la formulazione è pescato in aree specifiche del mare Antartico. La sostenibilità ambientale della pesca è certificata dai severi parametri di controllo del Marine Stewardship Council.

olio di krill salugea

Inoltre, le perle di Omega 3 Krill Oil sono costituite da gelatina di pesce, a differenza della maggior parte degli integratori a base di Omega 3 che invece li troviamo in perle di origine bovina (ottenute quindi da pelle e unghie dell’animale).

Ultimo aspetto, che senz’altro può giocare un ruolo importante, è che le perle di Omega 3 Krill Oil non lasciano retrogusto di pesce. Oltre che il tuo benessere, ti ringrazierà anche il tuo palato! 😉

Ultimo aggiornamento il: 15/05/2024

Scritto da:

Dott.ssa Simona Cusenza
Biologa Nutrizionista

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 15/05/2024

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NOTE E BIBLIOGRAFIA

1 Salute.gov.it Alimentazione e sport

2 Watanabe Y, Tatsuno I. Prevention of Cardiovascular Events with Omega-3 Polyunsaturated Fatty Acids and the Mechanism Involved. J Atheroscler Thromb. 2020 Mar 1;27(3):183-198. doi: 10.5551/jat.50658. Epub 2019 Oct 3. PMID: 31582621; PMCID: PMC7113138.

3 Ulven SM, Kirkhus B, Lamglait A, Basu S, Elind E, Haider T, Berge K, Vik H, Pedersen JI. Metabolic effects of krill oil are essentially similar to those of fish oil but at lower dose of EPA and DHA, in healthy volunteers. Lipids. 2011 Jan;46(1):37-46. doi: 10.1007/s11745-010-3490-4. Epub 2010 Nov 2. PMID: 21042875; PMCID: PMC3024511