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Omega 3: a cosa servono veramente?

Oggi il consumo di alimenti ed integratori a base di Omega 3 è sempre più attento e diffuso: gli acidi grassi essenziali poli-insaturi della serie 3 sono davvero utili per il nostro benessere. Sai a cosa servono veramente?

Ecco 7 cose che possono fare per te:

  1. contrastano le infiammazioni1;
  2. proteggono articolazioni e legamenti2;
  3. sostengono il benessere di cuore e circolazione;
  4. aiutano ad avere sotto controllo i grassi nel sangue3-4;
  5. favoriscono la memoria5;
  6. sostengono la funzionalità visiva e il benessere degli occhi6;
  7. sono utili per la donna in ogni sua fase: ciclo mestruale, gravidanza, allattamento e menopausa7-8-9.

Omega 3: perché è importante assumerli

Il principale acido grasso poli-insaturo di cui abbiamo bisogno è l’acido alfa-linolenico, ALA.

Il paradosso è che il nostro organismo non è in grado di produrre da solo questa sostanza.

Una volta introdotto con l’alimentazione, l’organismo converte quantità molto limitate di ALA in EPA e DHA, acidi grassi omega-3 più facilmente utilizzati dall’organismo. Tuttavia, per la stragrande maggioranza degli individui, il livello di conversione è così basso che l’ALA non fornisce un contributo utile al loro metabolismo10.

Ecco perché è consigliabile assumere direttamente gli acidi grassi essenziali EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesanoico): ti consigliamo quelli di krill, perché apportano EPA e DHA più biodisponibili e fino a 4 volte più assimilabili di quelli del pesce11

Per chi sono consigliati gli Omega 3

L’elenco iniziale ti aveva già fatto capire che gli Omega 3 possono essere utili in tantissimi campi vero? E pensa che gli studi ne hanno trovati tanti altri, in particolare per quanto riguarda gli Omega 3 di Krill.

Il Krill è naturalmente ricco di Colina e Astaxantina, due sostanze che hanno evidenziato effetti positivi nel ritardare l’invecchiamento cognitivo e neuronale12, eliminazione dei radicali liberi13,favorire la circolazione sanguigna e ridurre lo stress ossidativo anche nei fumatori e nelle persone in sovrappeso14.

olio di krill salugea

In quali alimenti si trovano gli Omega 3

Fonti alimentari importanti di acido alfa-linolenico sono i pesci di acque fredde (aringhe, salmone) e l’olio di semi di lino. Ne è ricco anche il frutto dell’avocado.

Dobbiamo però considerare che gli Omega 3 sono molto facilmente degradabili chimicamente, una volta ingeriti, dall’attacco dei radicali liberi che troviamo nel nostro organismo. 

Una valida alternativa possono essere gli integratori a base di Omega 3. Ti suggeriamo Omega 3 Krill Oil, un integratore che apporta Omega 3 direttamente dal Krill e che ha caratteristiche davvero interessanti. Vediamole assieme:

  • PUREZZA:  l’olio di Krill Salugea è puro, non miscelato ad altri oli.
  • ASSENZA DI CONSERVANTI ED EDULCORANTI:  è privo di queste sostanze. Sai perché? È in grado di conservarsi da solo grazie alla molecola di Astaxantina (che devi trovare dichiarata in etichetta), potente antiossidante naturalmente presente nell’olio.
  • PRESENZA DI COLINA: un’altra importante sostanza naturalmente presente nell’Olio di Krill di alta qualità Salugea, che svolge una forte azione di protezione e sostegno delle funzioni del fegato.
  • ASSENZA DI AROMI: Un olio di Krill di alta qualità non ha bisogno di alcun aroma per coprire il suo gusto, in quanto possiede un sapore neutro, e dato che il Krill è un crostaceo non provoca assolutamente retrogusto di pesce.
  • MATERIALE DELL’INVOLUCRO: la perla è di gelatina di pesce. Molto spesso non lo è. Ti stai chiedendo di che cos’è allora? Comunemente vengono usate perle di gelatina bovina ottenuta con gli scarti di questi animali (es. pelle e ossa che vengono lavorate).  

Inoltre per garantire al meglio la conservazione del prodotto, il flacone di vetro scuro è chiuso con il suo sigillo di garanzia riutilizzabile sotto il tappo.

Ti basta riposizionarlo sotto al tappo ogni volta che apri il barattolo e quando lo richiudi il sigillo si riapplica da solo con la pressione.

olio di krill salugea

Ultimo aggiornamento il: 16/11/2023

Scritto da:

Dott.ssa Federica De Santi
Naturopata

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 16/11/2023

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Facciamo due chiacchere?

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    Silvana

    |

    Mi trovo benissimo cn l’Olio di Krill che sto assumendo da qualche mese, ho riscontrato subito benefici alla mia salute e al mio aspetto (unghie e capelli piu sani e forti)

    Rispondi a Silvana

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Grazie Silvia per il tuo commento e per aver condiviso la tua esperienza con Omega 3 Krill Oil 😊

      Prosegui pure con l’integrazione, noi restiamo a disposizione per qualsiasi necessità!

      Rispondi a Simona Cusenza

  • Avatar

    Fabiana

    |

    Salve ho letto alcuni giorni fa, un articolo su l’omega 3 in olio di pesce , diceva che aumenta il rischio di ictus in persone sane come prevenzione e invece è valido in persone che hanno già avuto problemi …vorrei sapere di più da voi…grazie

    Rispondi a Fabiana

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Buongiorno Fabiana,
      quando si leggono questi documenti è molto importante prestare attenzione ai riferimenti e dunque contestualizzare i contenuti. Infatti la nota AIFA è relativa a studi condotti con dosaggi molto elevati di omega 3 e in realtà su una specifica classe di pazienti (cardiopatici). Per non parlare del fatto che l’osservazione fatta si riferisce a farmaci contenenti esteri etilici di omega 3, che di fatto sono una forma semi-sintetica di acidi grassi.
      I nostri omega 3 sono omega 3 da olio di Krill legati naturalmente a fosfolipidi; inoltre nel processo di concentrazione non sono usati solventi. Il vantaggio di questa tipologia è che la disponibilità è maggiore rispetto a quella degli oli di pesce e dunque si possono utilizzare funzionalmente dosaggi più bassi. Ecco perché non c’è nessun problema nell’utilizzare oli che apportano naturalmente omega 3 (come quello di Krill) .

      Sperando di esserle stati di aiuto nel chiarire i suoi dubbi, restiamo a disposizione.

      Rispondi a Simona Cusenza

  • Avatar

    Francesco

    |

    Mi trovo benissimo con gli omega 3 a base di krill
    La mia domanda è:quando e quante è consigliabile assumerle?
    Grazie

    Rispondi a Francesco

    • Avatar

      Simona Cusenza

      |

      Grazie di cuore Francesco per il tuo commento!
      Siamo davvero felici di sapere che ti stai trovando bene 🥰

      Per Omega 3 Krill Oil consigliamo di assumere almeno due perle al giorno a stomaco pieno, dunque una a pranzo e una a cena.

      Inoltre, in base alle esigenze, è possibile assumerne fino a 6 perle al giorno (per un massimo di 45-60 giorni consecutivi).

      Restiamo a disposizione!

      Rispondi a Simona Cusenza

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1 Simopoulos AP. Omega-3 fatty acids in inflammation and autoimmune diseases. J Am Coll Nutr. 2002;21(6):495-505. doi:10.1080/07315724.2002.10719248.

2 Ierna M, Kerr A, Scales H, Berge K, Griinari M. Supplementation of diet with krill oil protects against experimental rheumatoid arthritis. BMC Musculoskelet Disord. 2010 Jun 29;11:136. doi: 10.1186/1471-2474-11-136. PMID: 20587038; PMCID: PMC2907316.

3 Backes J, Anzalone D, Hilleman D, Catini J. The clinical relevance of omega-3 fatty acids in the management of hypertriglyceridemia. Lipids Health Dis. 2016;15(1):118. Published 2016 Jul 22. doi:10.1186/s12944-016-0286-4.

4 Ursoniu S, Sahebkar A, Serban MC, Antal D, Mikhailidis DP, Cicero A, Athyros V, Rizzo M, Rysz J, Banach M; Lipid and Blood Pressure Meta-analysis Collaboration Group. Lipid-modifying effects of krill oil in humans: systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Nutr Rev. 2017 May 1;75(5):361-373. doi: 10.1093/nutrit/nuw063. PMID: 28371906.

5 Konagai C, Yanagimoto K, Hayamizu K, Han L, Tsuji T, Koga Y. Effects of krill oil containing n-3 polyunsaturated fatty acids in phospholipid form on human brain function: a randomized controlled trial in healthy elderly volunteers. Clin Interv Aging. 2013;8:1247-57. doi: 10.2147/CIA.S50349. Epub 2013 Sep 19. PMID: 24098072; PMCID: PMC3789637.

6 Wu J, Cho E, Giovannucci EL, Rosner BA, Sastry SM, Willett WC, Schaumberg DA. Dietary Intakes of Eicosapentaenoic Acid and Docosahexaenoic Acid and Risk of Age-Related Macular Degeneration. Ophthalmology. 2017 May;124(5):634-643. doi: 10.1016/j.ophtha.2016.12.033. Epub 2017 Jan 30. PMID: 28153441; PMCID: PMC5401792.

7 Sampalis F, Bunea R, Pelland MF, Kowalski O, Duguet N, Dupuis S. Evaluation of the effects of Neptune Krill Oil on the management of premenstrual syndrome and dysmenorrhea. Altern Med Rev. 2003 May;8(2):171-9. PMID: 12777162.

8 Da Rocha RVO, Martins MIM, Antunes FTT, et al. Behavioral, Oxidative, and Biochemical Effects of Omega-3 on an Ovariectomized Rat Model of Menopause. J Menopausal Med. 2021;27(3):132-140. doi:10.6118/jmm.21016.

9 Politano CA, López-Berroa J. Omega-3 Fatty Acids and Fecundation, Pregnancy and Breastfeeding. Ácidos graxos ômega 3 e fecundação, gravidez e amamentação. Rev Bras Ginecol Obstet. 2020;42(3):160-164. doi:10.1055/s-0040-1708090.

10 https://www.nutri-facts.org/content/dam/nutrifacts/pdf/Nutrients-pdf/Essential-Fatty-Acids-v2.pdf.

11 Ulven SM, Kirkhus B, Lamglait A, Basu S, Elind E, Haider T, Berge K, Vik H, Pedersen JI “Metabolic Effects of Krill Oil are Essentially Similar to Those of Fish Oil but at Lower Dose of EPA and DHA, in Healthy Volunteers. Lipids 2011, 46(1):37-46.

12 Poly C, Massaro JM, Seshadri S, et al. The relation of dietary choline to cognitive performance and white-matter hyperintensity in the Framingham Offspring Cohort. Am J Clin Nutr. 2011;94(6):1584-1591. doi:10.3945/ajcn.110.008938.

13 MDPI – Astaxanthin: A Potential Therapeutic Agent – A special issue of Marine Drugs (ISSN 1660-3397).

14 Kidd P. Astaxanthin, cell membrane nutrient with diverse clinical benefits and anti-aging potential. Altern Med Rev. 2011 Dec;16(4):355-64. PMID: 22214255.