A confermarlo è la scienza1: gli Omega3, grazie alle loro proprietà immunomodulanti, antinfiammatorie e antiossidanti, entrano ufficialmente a far parte della rosa di nutrienti preziosi per il sistema immunitario e per il suo funzionamento.
In questo articolo vedremo:
- il legame che esiste tra Omega3 e le cellule del sistema immunitario: in particolare, stimolano i linfociti T e inibiscono la trascrizione di alcune cellule pro-infiammatorie
- il fabbisogno giornaliero di Omega3 dell’organismo e le fonti naturali di acidi grassi polinsaturi EPA e DHA
- le caratteristiche di un integratore naturale di Omega3 in grado di fornire all’organismo EPA e DHA più facilmente assimilabili e utilizzabili
Buona lettura!
Il legame tra Omega3 e sistema immunitario
Il sistema immunitario è la struttura con cui l’organismo si difende dai numerosi virus, batteri e miceti con cui viene in contatto. Devi sapere che è formato da due gruppi principali di cellule:
- macrofagi, eosinofili, basofili e cellule natural killer che fanno parte del sistema immunitario innato
- linfociti T e linfociti B che fanno parte del sistema immunitario acquisito
Le cellule del sistema immunitario innato intervengono contro i patogeni in modo rapido e hanno una specificità limitata; le cellule del sistema immunitario acquisito, invece, intervengono più lentamente e hanno un grado di specificità molto elevato.
Affinché il sistema immunitario sia efficace ed efficiente è necessario che le cellule immunitarie si coordinino tra loro e si scambino tutte le informazioni di cui hanno bisogno per neutralizzare i patogeni. Ad esempio, lo sapevi che sono i linfociti T a riconosce i virus e poi a trasmettere le loro caratteristiche ai linfociti B affinché producano gli anticorpi necessari a neutralizzarli?
Per instaurare una buona comunicazione e coordinarsi tra loro le cellule immunitarie necessitano di alcuni nutrienti dalle comprovate proprietà immunoregolatrici, come la vitamina D e gli acidi grassi polinsaturi Omega3, come evidenziato da studi clinici sono legati all’attivazione e alla differenziazione di tutte le cellule immunitarie. Inoltre, gli Omega3 modulano al risposta infiammatoria dell’organismo alle infezioni, evitando che diventi eccessiva o prolungata nel tempo e quindi dannosa.
Attualmente sono studiati anche per i loro benefici sulle patologie infiammatorie croniche, di cui sembrano migliorare i sintomi2. Questo perché gli Omega3 sono i precursori di alcune molecole con funzione di normalizzatori dell’infiammazione come le resolvine.
Quello che hai letto fin qui ti ha incuriosito e ti piacerebbe saperne di più sul funzionamento del sistema immunitario puoi approfondire l’argomento scaricando questo e-book:
Scarica qui l’eBook: Come funziona e come rinforzare il sistema immunitario
Quando l’organismo non riceve dall’alimentazione tutti i nutrienti di cui ha bisogno (vitamine, sali minerali, antiossidanti, etc.) a risentirne – oltre che il benessere generale dell’organismo – è anche il sistema immunitario che potrebbe rispondere all’azione dei patogeni in modo non efficiente e lasciare il via libera alle infezioni.
Il fabbisogno giornaliero di Omega3 e le fonti naturali di EPA e DHA
Gli Omega3 sono acidi grassi polisanturi essenziali, dove l’aggettivo essenziale vuole evidenziare la loro importanza per il benessere e il corretto funzionamento dell’organismo, perché prendono parte a molti processi metabolici. Il loro capostipide è l’acido alfa- linolenico, o ALA.
Purtroppo, l’organismo non è in grado di sintetizzarli da sé in dosi sufficienti e per questo motivo è necessario introdurli con l’alimentazione giornalmente. L’organismo, ahimè, non riesce a conservarne scorte.
Ma quanti Omega3 assumere al giorno? Il dosaggio medio giornaliero consigliato di Omega3 è di circa 250 mg.
La fonte alimentare più ricca di Omega3 è il pesce e in particolare quello azzurro.
Un’alimentazione sana ed equilibrata dovrebbe includere dalle 3 alle 5 porzioni di pesce a settimana.
Nel mondo vegetale sono fonti alimentari di Omega3 anche i semi oleosi e in particolare quelli di lino, le noci e oli vegetali come quello di perilla, di lino, di chia e di soia.
Anche le alghe marine sono un alimento ricco di Omega3, ma il loro consumo non è indicato per chi soffre di problemi tiroidei.
Altro alimento in cui troviamo un’ottima quantità di acidi grassi polinsaturi EPA e DHA, ossia Omega3, è l’olio di Krill, un piccolo crostaceo che si nutre di placton marino e non subisce i danni prodotti dall’inquinamento da metalli pesanti come gli altri tipi di pesce in quanto il suo ciclo vitale è particolarmente breve.
Le caratteristiche di un integratore di Omega3 di qualità
Di integratori di Omega3 in giorno se ne trovano tantissimi, anche se non tutti hanno la stessa qualità.
Ad esempio, lo sapevi che gli integratori di Omega3 da Olio di pesce possono dare ritorno di gusto (riprova della loro scarsa qualità) e EPA e DHA in essi contenuti sono coniugati a trigliceridi e che questo ne rende non sempre facile la loro assimilazione da parte dell’organismo? Scommetto di no, vero?
Nell’Olio di Krill, invece, EPA e DHA si trovano sotto forma di fosfolipidi, pertanto la loro struttura è simile a quelle delle membrane cellulari dell’organismo e questo li rende moooolto più facilmente assimilabili e utilizzabili3.
Anche il contenitore in cui vengono conservati fa la differenza, perché l’unico materiale in grado di proteggere il contenuto dell’integrazione dalle alterazioni dovute all’esposizione (anche involontaria) alle fonti di luce e di calore è il vetro scuro di grado farmaceutico. In commercio, invece, si trovano soprattutto contenitori di plastica. Una scelta quest’ultima non condivisa da tutti, per fortuna!
Per non parlare delle perle di gelatina in cui sono racchiusi gli Omega3, che in molti casi è di origine bovina e non di pesce come dovrebbe essere per coerenza.
Ricapitolando…
Le cellule che fanno parte del sistema immunitario per proteggerci ogni giorno dai numerosi virus, batteri e miceti con cui veniamo in contatto hanno bisogno di alcuni nutrienti per potersi attivare, comunicare tra loro ed eliminare i patogeni prima che diano vita alle infezioni. Tra questi nutrienti rientrano a pieno titolo gli Omega3.
Gli Omega3, di cui la fonte principale è il pesce fresco azzurro, devono essere introdotti ogni giorno con l’alimentazione, perché l’organismo non può sintetizzarli da solo in modo adeguato, né riesce a conservarne delle scorte.
Un’altra fonte naturale ricca di Omega3 è l’olio di Krill, che contiene EPA e DHA sottoforma di fosfolipidi e che sono molto più facilmente assimilabili e utilizzabili dall’organismo rispetto agli Omega3 da Olio di pesce.
Ci vediamo al prossimo articolo!
Rosa berruti
| #
Peccato che le perle siano cosi’
difficili da deglutire. Consigli?
Rispondi a Rosa berruti
Miriana Fabbri
| #
Buongiorno Rosa,
ci dispiace che abbia difficoltà a deglutire le perle.
Generalmente il loro involucro liscio rende abbastanza facile l’assunzione.
Un suggerimento che possiamo darle è quello di ammorbidirle in un po’ di acqua tiepida prima di assumerle.
Eventualmente anche bucarle e spremere il contenuto su una fetta di pane.
Per qualsiasi necessità siamo a disposizione 🙂
Rispondi a Miriana Fabbri
Marina
| #
Le perle dell’olio di Krill si posso rompere in bocca con un pó di acqua e dopo eliminare l’involucro? Grazie
Rispondi a Marina
Simona Cusenza
| #
Ciao Marina,
Riteniamo che rompere la perla in bocca sia molto difficile e scomodo.
In caso proprio non si riesca ad ingerire le perle di Omega 3 Krill Oil (le perle sono lisce e in forma ovale, questo solitamente agevola l’ingestione), consigliamo di inumidirle con dell’acqua calda e di bucarle con l’aiuto di uno stuzzicadenti. In questo modo sarebbe possibile prelevare con la bocca l’olio contenuto all’interno.
Restiamo a disposizione!
Rispondi a Simona Cusenza