Uno studio statunitense confronta le proprietà sazianti di proteine vegetali e proteine animali
Spesso pensiamo che sia meglio mangiare alcuni cibi rispetto ad altri per poterci sentire più sazi e ritardare il più possibile il ritorno del senso di fame.
LO STUDIO STATUNITENSE
Un interessante studio eseguito dall’Institute of Food Technologies dell’Università del Minnesota (Usa) ha voluto verificare sperimentalmente se un pasto a base di carne (contenente quindi proteine animali) avesse un maggiore effetto saziante di un pasto a base di legumi (contenente proteine vegetali).
Ad un gruppo di 28 persone (metà uomini e metà donne) è stata proposta una pietanza costituita da un polpettone a base di carne e da un polpettone a base di farina di fagioli.
Le due preparazioni erano assolutamente equivalenti per peso, grassi e calorie; il piatto a base di carne apportava 26 g di proteine 3 grammi di fibre mentre quello di tipo vegetariano conteneva 17 grammi di proteine e 12 di fibre.
I risultati, desunti attraverso un questionario, hanno rilevato che non c’è stata differenza osservata da parte dei consumatori fra i due pasti, né nel grado di sazietà al termine del pasto e né nel reinsorgere del senso di fame a 3 ore dal pasto.
MEGLIO CARNI O LEGUMI?
Consumando pasti costituiti soprattutto da legumi si ottiene un importante incremento delle fibre ed un contemporaneo lieve decremento delle proteine, anche se queste restano comunque su livelli significativi.
Gli studiosi ritengono che gli effetti benefici di un aumento delle fibre includono il rallentamento del processo di digestione ed il prolungamento del rilascio di nutrienti, contribuendo così a migliorare il controllo glicemico ed aumentando ed estendendo in questo modo la sensazione di sazietà nel tempo.
I risultati di questo studio sostengono ulteriormente l’ipotesi che le fonti proteiche di origine vegetale, che presentano una matrice ad alto contenuto di fibra, possano garantire un apporto nutritivo simile a quello delle carni e con un effetto regolatorio dell’appetito che può essere alla fine ritenuto assimilabile a quella delle proteine animali.
BENEFICI DELLE PROTEINE VEGETALI
Lo studio statunitense rappresenta un incoraggiamento, specie per ragazzi ed anziani, a convertire parte del loro introito di proteine animali con alimenti di natura vegetale come i legumi.
Ricordiamo che in tal modo si migliora notevolmente il quadro dei grassi che vengono assunti con la dieta e si riduce l’ingresso di tossine azotate (acidi urici), il che non può che migliorare nel tempo lo stato di salute della persona sotto molteplici punti di vista, da quello infiammatorio e quello cardio-vascolare, a quello neurologico e metabolico.
Concludendo… più proteine vegetali = più salute!
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