Tutti parlano di vitamina D, ma esattamente la vitamina D cosa fa nel nostro organismo?
In quest’articolo non ci limiteremo a dirti cosa fa la vitamina D, ma ti spiegheremo anche perché è considerata così importante e perché si sente anche tanto parlare del rischio di una sua carenza. L’argomento è vasto, quindi direi che se sei d’accordo possiamo iniziare subito:
- La vitamina D è utile per le ossa ma non solo
- La vitamina D supporta il sistema immunitario
- Vitamina D e sensibilità all’insulina
- Vitamina D e capelli
La vitamina D è utile per le ossa ma non solo
È ormai noto a tutti che la prima cosa che fa la vitamina D nel nostro organismo è quella di partecipare al processo di mineralizzazione ossea. Questo accade perché uno dei ruoli principali della vitamina D è quello di regolare l’assorbimento intestinale del calcio e del fosforo, due minerali importantissimi per le ossa, perché fanno parte della loro struttura.
La vitamina D, oltre a regolare il metabolismo del calcio e del fosforo, fissa il calcio nelle ossa, e mantiene in equilibrio il turn over del tessuto osseo. Eh sì, perché anche le ossa tendono a invecchiare. Per fortuna però, man mano che il tessuto osseo invecchia, viene anche sostituito con del tessuto osseo nuovo.
L’equilibrio di questo complesso meccanismo di demolizione e ricostruzione del tessuto osseo, è retto proprio dalla nostra cara vitamina D.
Ma quello che fa la vitamina D non finisce certo qua, perché la vitamina D nel nostro organismo non si comporta solo come una vitamina, no no…
Alla vitamina D nel nostro organismo piace comportarsi come un vero e proprio ormone, così da poter entrare in contatto con quasi tutti gli apparati del nostro organismo, primo fra tutti quello immunitario.
Così se tutti sanno che la vitamina D fa bene alle ossa, non tutti sanno che la vitamina D sostiene le difese immunitarie1, è utile per il benessere dei capelli2, e rappresenta un valido aiuto anche per mantenere sotto controllo i livelli di glicemia nel sangue3.
Scommetto che non te l’aspettavi che la vitamina D facesse tutte queste cose vero? Mai sottovalutare il potere di una vitamina!
La vitamina D e le cellule T: un legame importante per il sistema immunitario
A dirci che il nostro sistema immunitario per essere al top ha bisogno anche della vitamina D è uno studio danese4, condotto dall’Università di Copenaghen e pubblicato sulla rivista Nature Immunology.
Ora devi sapere che quando un’agente patogeno tenta di attaccare il nostro organismo, in sua difesa, arriva un gruppo di cellule chiamate cellule T, che fanno parte della famiglia dei linfociti. Queste cellule però, secondo lo studio, non riuscirebbero ad attivarsi da sole contro le infezioni, ma hanno bisogno dell’aiuto della vitamina D.
Per spiegarti questo meccanismo un po’ meglio: immagina che la vitamina D per le cellule T sia un po’come i raggi gamma per l’incredibile Hulk. Cosa avrebbe fatto il nostro caro Bruce Banner se a un certo punto della sua vita non fosse stato colpito dai raggi gamma? Probabilmente sarebbe rimasto tranquillo a fare esperimenti nel suo laboratorio, per tutta la vita.
Proprio come Bruce Banner senza raggi gamma sarebbe rimasto un tranquillo dottore americano, così le cellule T senza vitamina D, rimarrebbero “dormienti” e incapaci di combattere gli agenti patogeni.
Grazie invece alla vitamina D, le cellule T, da cellule “pacifiche e dormienti” diventano una vera e propria forza della natura contro virus e batteri. Non lasciandogli via di scampo.
Ma come entrano in contatto tra loro cellule T e vitamina D? “Chiamandosi”. Proprio così, quando una cellula T si accorge della presenza di un agente patogeno, attiva una specie di recettore per individuare la vitamina D.
Se però i livelli di vitamina D nel sangue sono bassi, la nostra povera cellula T non riuscirà a svegliarsi e ad attivarsi, lasciando così l’organismo in preda all’attacco dei nemici.
Per evitare questa situazione non rimane altro che assumere quantità sufficienti di vitamina D. Come? O attraverso le fonti alimentari di vitamina D (come aringhe e sardine), o esponendoti in maniera adeguata alla luce del sole.
Sono necessari 30 minuti al sole ogni giorno per sintetizzare una quantità sufficiente di vitamina D5.
D’inverno, quando non è più possibile esporsi alla luce naturale del sole, i livelli di vitamina D tendono dunque a diminuire, e questo sicuramente ci rende più soggetti a influenza e raffreddori.
Durante i freddi mesi invernali, per non rimanere a corto, puoi anche farti aiutare da un buona integrazione naturale di Vitamina D3.
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Vitamina D e sensibilità all’insulina
Dalla Danimarca ora viaggiamo in America, perché è lì che i ricercatori della The North American Menopause Society hanno evidenziato un ruolo della vitamina D nel miglioramento della sensibilità all’insulina. Miglioramento che influisce anche sui livelli di glucosio nel sangue e che potrebbe prevenire il rischio di diabete di tipo 2.
Lo studio6, condotto in Brasile, ha coinvolto 680 donne tra i 34 e i 75 anni. A seguito di alcuni questionari, i ricercatori sono giunti a concludere che le donne che assumevano integratori di vitamina D avevano livelli di zuccheri nel sangue più bassi rispetto a chi non li assumeva.
L’associazione tra vitamina D e glicemia emersa dallo studio lascia buone speranze sulla possibilità che la vitamina D possa effettivamente essere utile nella prevenzione della sindrome metabolica. Possibilità oggi oggetto di altri studi volti a confermare questa possibilità.
Vitamina D e capelli
Parliamo ora di un altro campo d’azione della vitamina D: l’aspetto di capelli e pelle.
A livello dei capelli sembrerebbe che la vitamina D aumenti il numero dei follicoli piliferi e di conseguenza la quantità di capelli7, mentre a livello di pelle, la vitamina D pare sia di aiuto nel caso dell’acne rosacea8.
Uno studio9 condotto al Cairo su 120 donne che soffrivano di alopecia androgenetica e perdita di capelli massiva, ha dimostrato che la loro condizione era associata a bassi livelli nel sangue di vitamina D e di ferritina.
Lo studio si è concluso con il consiglio di una loro integrazione, al fine di favorire una sana ricrescita dei capelli.
Ora che sai che la vitamina D agisce su tutti questi fronti, scommetto che non vorrai più farne a meno, giusto?
La vitamina D è presente in alcuni alimenti di origine animale come il pesce, il latte, i latticini, i funghi e le uova. Sì lo so, le fonti alimentari di vitamina D non sono molte, per fortuna però la fonte principale di vitamina D rimane l’esposizione solare.
Nei periodi invernali però, quando non si ha la possibilità di esporsi ai raggi del sole, è possibile ricorrere a un’integrazione naturale di vitamina D, evitando così il rischio di sviluppare una sua carenza, che rispetto a quello che si può pensare è una condizione molto frequente.
Pensa che, secondo gli esperti10, ben il 50% della popolazione mondiale soffre di una carenza di vitamina D. Segno evidente che non ci si espone al sole come si dovrebbe.
Credo di averti detto davvero tante cose su cosa fa la vitamina D nel nostro organismo, ma se hai dubbi o curiosità, non esitare a scrivere nei commenti.
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