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Escherichia Coli cos’è e come si prende

L’ultima volta che hai mangiato l’insalata fresca sei stato malissimo e ora ti chiedi perché? Quando vai a mensa hai spesso crampi e dolori addominali? E se la causa fosse un batterio? Esiste un batterio patogeno chiamato Escherichia Coli che si prende per via alimentare e che può dar luogo a infezioni del tratto intestinale.

In quest’articolo lo conosceremo un po’ meglio e vedremo che precauzioni adottare per evitare la sua trasmissione. Ma attenzione, nella vita non bisogna mai fare di tutta l’erba un fascio e tra poco vedremo perché.

Escherichia coli cos'è

L’Escherichia Coli è un batterio tranquillo, oserei dire innocuo, che vive normalmente nel nostro intestino e in quello degli animali. Non è un inquilino invadente e non sempre ci si accorge della sua presenza. Si può convivere tranquillamente con lui per anni, senza aver nemmeno l’ombra di un problema.

Anzi, in alcuni casi si tratta di batteri anche utili, perché impediscono che altri batteri possano colonizzare la flora batterica intestinale e causare infezioni. L’Escherichia Coli è una componente dell’equilibrio del microbiota intestinale. Non contento di ricoprire solo questo ruolo, l’E. Coli partecipa attivamente anche alla sintesi della vitamina K.

Attenzione però, se la maggior parte dei ceppi di E. Coli sono innocui, ce ne sono altri pericolosi per l’uomo. Esistono infatti dei ceppi di E. Coli 1 che sono patogeni e nell’uomo possono causare infezioni del tratto intestinale e del tratto urinario.

Le infezioni del tratto urinario da E. Coli si verificano soprattutto nelle donne, perché nelle donne l’uretra dista pochissimo dal retto, solo pochi centimetri. Questa vicinanza tra i due organi fa sì che l’E. Coli possa spostarsi con facilità dall’uno all’altro.

Per via alimentare invece il contatto con l’Escherichia Coli avviene con il consumo di frutta o verdure fresche su cui il batterio era presente o con il consumo di carne cruda o poco cotta. In quest’articolo vedremo come si può contrarre l’E. Coli con gli alimenti e quali precauzioni adottare per prevenire fastidiose infezioni.

Tra i ceppi patogeni più comuni di E. Coli trasmessi per via alimentare c’è l’E. Coli O157:H7, molto diffuso nel Nord America ma che ha causato anche una importante epidemia in Europa. Questo batterio rilascia una tossina, chiamata Shiga, dannosa per il Colon, perché causa una sua infiammazione molto acuta, conosciuta anche come colite entero-emorragica

Come avviene la trasmissione alimentare dell’E.Coli?

Come ti accennavo poco fa, di solito la trasmissione alimentare dei ceppi patogeni E. Coli avviene con il consumo di alimenti contaminati. I prodotti più a rischio sono la carne cruda o poco cotta, come ad esempio il carpaccio o le bistecche al sangue, i latticini, compreso il latte, la frutta e la verdura quando non sono state lavate bene, o quando sono state lavate usando dell’acqua sporca, o consumando alimenti non perfettamente conservati.

Escherichia coli come si prende

Un’altra buona regola, se si desidera evitare la trasmissione alimentare dell’E. Coli, è quella di andare a tavola o cucinare solo dopo essersi lavati accuratamente le mani. La mancanza di igiene favorisce la trasmissione del batterio.

Un’infezione da E. Coli può colpire tutti, ma i soggetti più a rischio sono gli anziani e i bambini.

Come riconoscere un’infezione da Escherichia Coli

Un’infezione da E. Coli sia intestinale che urinaria, si riconosce dai sintomi, che di solito si presentano anche molto rapidamente dopo il contagio. Il periodo di incubazione può variare da poche ore fino algli 8 giorni, trascorsi i quali si presentano segnali come:

  • Vomito
  • Diarrea
  • Febbre
  • Crampi addominali
  • Spossatezza
  • Gonfiore addominale

L’E. Coli è il principale responsabile delle infezioni del tratto urinario nelle donne. I sintomi di questo tipo di infezione si manifestano con:

  • Difficoltà nella minzione
  • Sensazione di dover correre spesso in bagno per fare la pipì
  • Bruciore
  • Possibile presenza di sangue nelle urine
  • Dolori addominali
  • Fatica
  • Febbre
  • Disidratazione

Se noti anche uno solo di questi fastidi, il consiglio è di rivolgersi subito al medico di base, così che possa confermare l’infezione da E. coli con un esame delle feci o dell’urina.  

Cosa fare per evitare di contrarre un’infezione da E. Coli

Esistono dei semplici comportamenti o se preferisci precauzioni, che possono evitarti il contatto con i batteri e sono:

  • Lavati sempre bene le mani prima di mangiare o di cucinare
  • Prediligi sempre la carne e i cibi ben cotti, la buona cottura uccide i batteri
  • Quando cucini utilizza sempre pentole e utensili puliti
  • Lava sempre accuratamente la frutta e verdura quando la mangi cruda

Per evitare invece le infezioni del tratto urinario il consiglio è quello di bere sempre almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno e mantenere una corretta igiene intima. Per le donne: è un buon consiglio quello di cercare di fare pipì dopo i rapporti con il partner, a meno che tu non voglia rischiare di prendere una “cistite da luna di miele”! La minzione favorisce l’eliminazione dei batteri.

Cosa fare contro un’infezione da E. Coli

Alcune infezioni da E. Coli potrebbero essere importanti e avere anche delle complicazioni per questo è importante consultare subito il medico quando si notano i primi sintomi. In alcuni casi il medico potrebbe decidere di trattare l’infezione con una cura antibiotica, mentre in altri potrebbe ritenere sufficiente il trattamento dei sintomi.

Quello in ogni caso da non dimenticare è di accompagnare qualsiasi trattamento con una buona reidratazione e un po’ di riposo. Nei casi di infezione intestinale è utile ricorrere sempre all’utilizzo dei probiotici, così da ripristinare più velocemente l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Si possono prevenire le infezioni urinarie da E. Coli?

Sostenere le naturali difese dell’apparato urinario è molto importante per aiutarlo nella reazione contro l’attacco di batteri come l’E. Coli. Per farlo si può ricorrere a rimedi naturali, che rispettano l’organismo e non aggrediscono la flora batterica “buona”.

La cistite, di per sé non è una malattia grave, ma quando diventa ricorrente, può complicare non poco la vita di donne e uomini. Per contrastarla in maniera efficace, invece di abusare con l’utilizzo di farmaci antibiotici (spesso non controllati dal medico), che a lungo andare potrebbero causare resistenza alle terapie e indebolimento del sistema immunitario, è possibile agire con criterio e seguire qualche piccolo accorgimento.

Il primo rimedio naturale utile per evitare l’insediamento di E. coli nel tratto urinario è il D-Mannosio2. IL D-Mannosio è uno zucchero semplice estratto dalla corteccia della Betulla. Quando ingerito questo zucchero, non viene assorbito dall’organismo, arriva integro nell’ultima porzione di intestino e i suoi residui arrivano attraverso i reni a livello vescicale, dove ostacolano l’adesione dei batteri alle pareti.

Per l’E. Coli la “dolcezza” del D-Mannosio è una tentazione a cui non sanno resistere. Al suo passaggio si gettano su di lui, ignari della fine che il nostro caro “zucchero” ha scritto per loro. Chiusi in un “dolce abbraccio” entrambi saranno espulsi con la pipì.

Puoi trovare il D-mannosio in forma di integratore alimentare per il benessere delle vie urinarie, associato ad altri principi naturali utili come il Cranberry.

Il Cranberry ha un’azione protettiva urinaria naturale, i suoi estratti impediscono che i batteri patogeni possano aderire alle pareti vescicali e favoriscono l’eliminazione di quelli che hanno già aderito. Gli effetti del Cranberry, o mirtillo rosso americano, iniziano a manifestarsi già dopo un paio d’ore dalla sua assunzione. 345

Altri rimedi naturali utili per contrastare l’E. Coli e favorire il benessere delle vie urinarie sono l’Uva ursina e i semi di Pompelmo.

I Semi di pompelmo sono molto pericolosi per i batteri, perché intaccano la loro membrana cellulare. Una volta persa la loro “armatura”, i batteri diventano incapaci di difendersi e di sopravvivere al mondo esterno e piano piano muoiono.6

Questi principi attivi naturali sono presenti nella formulazione di Sanuril Formula Potenziata, un integratore 100% naturale adatto sia a donne che uomini per il sostegno completo delle vie urinarie, anche in caso di episodi ricorrenti.

Per rendere meno frequenti le ricadute il consiglio è quello di seguire il trattamento per un periodo di almeno tre mesi, con un’interruzione di qualche giorno fra un flacone ed il successivo. Questo ciclo di prevenzione può essere ripetuto più volte nel corso dell’anno, in particolar modo in caso di problematiche cronicizzanti.

I migliori rimedi naturali contro la cistite

Ultimo aggiornamento il: 20/12/2023

Scritto da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il

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BIBLIOGRAFIA

1 MSD Manuals. Infezione da Escherichia coli O157:H7 e altri E. coli enteroemorragici. Di Larry M. Bush, MD, FACP, Charles E. Schmidt College of Medicine, Florida Atlantic University; Maria T. Perez, MD, Wellington Regional Medical Center, West Palm Beach .

2 Domenici L, Monti M, Bracchi C, et al. D-mannose: a promising support for acute urinary tract infections in women. A pilot study. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2016;20(13):2920–2925.

3 Singh I, Gautam LK, Kaur IR. Effect of oral cranberry extract (standardized proanthocyanidin-A) in patients with recurrent UTI by pathogenic E. coli: a randomized placebo-controlled clinical research study. Int Urol Nephrol. 2016;48(9):1379–1386. doi:10.1007/s11255-016-1342-8.

4 Ribić R, Meštrović T, Neuberg M, Kozina G. Proposed dual antagonist approach for the prevention and treatment of urinary tract infections caused by uropathogenic Escherichia coli. Med Hypotheses. 2019;124:17–20. doi:10.1016/j.mehy.2019.01.010.

5 Mantzorou M, Giaginis C. Cranberry Consumption Against Urinary Tract Infections: Clinical Stateof- the-Art and Future Perspectives. Curr Pharm Biotechnol. 2018;19(13):1049–1063. doi:10.2174/1389201020666181206104129

6 Heggers JP, Cottingham J, Gusman J, et al. The effectiveness of processed grapefruit-seed extract as an antibacterial agent: II. Mechanism of action and in vitro toxicity [published correction appears in J Altern Complement Med 2002 Aug;8(4):521. Reagor Lana [corrected to Reagor Lee]]. J Altern Complement Med. 2002;8(3):333–340. doi:10.1089/10755530260128023.