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Lo stress riduce la memoria?

Ultimamente fai una gran fatica a ricordare le cose, ti distrai per un nonnulla e devi ricorrere sempre a carta e penna per evitare di dimenticare anche gli impegni importanti.
Fisicamente ti senti in forma, l’unica cosa che non va come dovrebbe in questo momento è lo stress! Ma davvero lo stress riduce a memoria?
Ahimè, la risposta è sì [1].
Lo stress si ripercuote sulle aree del cervello
che regolano la secrezione endocrina, che sono l’ipotalamo e l’ipofisi, e ciò, con il tempo, può provocare disturbi sia a livello fisico, sia psichico.
Emozioni, traumi fisici ed emotivi, sovraffaticamento e cambiamenti troppo drastici nelle abitudini quotidiani sono tutti fattori, detti stressor, che possono mettere a dura prova l’organismo e la sua naturale capacità di adattamento allo stress.

Con la lettura di quest’articolo scoprirai:

In più, se vuoi approfondire l’argomento memoria, puoi scaricare il nostro ebook gratuito sull’argomento e leggerlo ogni volta che vorrai. L’ebook è disponibile al link qui in basso.

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Perché lo stress incide sulla memoria

La memoria in condizioni normali è influenzata da tre fattori principali, che sono:

  • l’attenzione focalizzata dalla mente su un evento specifico
  • l’integrità delle aeree del cervello deputate a immagazzinare i ricordi
  • l’abilità o volontà di ciascuno di noi di richiamare alla mente le nozioni archiviate in precedenza

Purtroppo, però, quando l’organismo è sottoposto a periodi di stress frequenti e prolungati a risentirne non è solo il fisico, ma anche la memoria e in particolare quella a breve termine. ( Se vuoi approfondire i tipi di memoria esistenti puoi leggere questo articolo)
Questo accade perché lo stress mantiene l’organismo in uno stato di allerta perenne e attiva la secrezione di ormoni come il cortisolo, l’ormone dello stress, i cui livelli eccessivi interferiscono con l’attività dell’ippocampo, la struttura cerebrale deputata alla gestione della memoria e all’elaborazione delle informazioni che arrivano dall’esterno.

La memoria a breve termine è quella che utilizziamo per conservare le informazioni per un periodo di tempo limitato, come quando una persona ci dice il suo nome, o il suo numero di cellulare e noi lo teniamo a mente il tempo necessario a trascriverlo. In quest’area della memoria un’informazione rimane conservata per circa 30 secondi.

Oltre che sulla memoria a breve termine, lo stress può avere un impatto negativo anche sulla capacità di formare ricordi e/o di fissare nella mente i dettagli di un evento, o di una situazione e sulla capacità del cervello di trasformare le informazioni e i ricordi a breve termine in ricordi a lungo termine[2].

Insomma, se in questo momento della tua vita ogni volta che esci di casa devi tornare indietro per controllare se hai chiuso la porta, o se hai dimenticato le chiavi all’ingresso, o se non riesci a leggere e ricordare nemmeno poche pagine di un libro, la colpa è tutta dello stress!

Scommetto che a questo punto dell’articolo ti stai chiedendo come fare per contrastare lo stress e riavere la memoria di un tempo, giusto? La risposta è: con gli estratti vegetali!

 Come sostenere la capacità di memoria con gli estratti vegetali

Quando i problemi di memoria sono la conseguenza di un periodo di stress puoi intervenire e spezzare il loro legame grazie all’aiuto di estratti vegetali quali:

  • Bacopa Monnieri: una pianta molto diffusa in India e in Nepal della quale diversi studi clinici [3] hanno messo in evidenza l’azione positiva dei composti vegetali attivi, i bacosidi, sulle funzioni cognitive e la capacità di memoria.
  • Reishi: un fungo saprofita considerato nella medicina orientale il fungo dell’immortalità. Al suo interno, infatti, sono presenti circa 400 sostanze bioattive, tra cui polisaccaridi, triperteni e glicoproteine, a cui sono state riconosciute proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antibatteriche, antifungine, immunomodulanti e di contrasto a molti disturbi legati all’invecchiamento;
  • Schisandra: una pianta rampicante che produce piccoli frutti a grappolo, dal colore rosso vivo, molti simili a ciliege, o acini d’uva. Da sempre molto apprezzata dalla Medicina cinese, questo rimedio naturale viene spesso indicato e utilizzato per le sue proprietà antiossidanti, energizzanti e tonico-adattogene e la sua capacità di sostenere il sistema nervoso centrale e migliorare le performance mentali
  • Centella: pianta originaria dell’India e del Pakistan, il cui nome deriva dal sostantivo cingalese gotu kola, che tradotto significa “pianta della longevità”. I composti vegetali attivi della Centella sono acidi triterpenici, flavonoidi e tannini, dotati di una spiccata azione antiossidante e di sostegno alla circolazione sanguigna. Non bisogna dimenticare che il cervello è un organo e in quanto tale necessita di sangue e ossigeno per funzionare in maniera corretta ed efficiente
  • Rhodiola: un’erba perenne appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, soprannominata dagli abitanti delle montagne Siberiane “radice d’oro”. Questo perché sono soliti consumarla sotto forma di bevanda per preparare il loro organismo ad affrontare i gelidi inverni siberiani e aumentare la loro forza e resistenza. Secondo quanto evidenziato da studi clinici i composti vegetali presenti nelle radici della pianta, tra cui flavonoidi e glicosidi, sono dotati di una spiccata azione tonica e adattogena sul sistema nervoso e di sostegno alle facoltà mnemoniche e di reazione cerebrale [4].

 Trovi gli estratti vegetali delle piante che hai appena scoperto, sotto forma di estratto secco titolato, nella formulazione 100% naturale di Memosan Salugea, grazie ai quali, nei momenti di forte stress e sovraffaticamento mentale, puoi aiutare l’organismo a rispondere in maniera più efficiente allo stress, sostenere la memoria e migliorare la capacità di concentrazione.

Memosan integratore per la memoria

Le abitudini da seguire ogni giorno per ridurre lo stress

Migliorare il riposo notturno, eliminando lo stress accumulato durante il giorno, ritagliarsi periodicamente  delle pause da dedicare agli hobbies e al tempo libero, seguire un regime alimentare sano, vario ed equilibrato e praticare dell’attività fisica adeguata e costante, è la strada migliore per recuperare la concentrazione, la memoria e la vitalità necessaria per svolgere le attività quotidiane e ridurre lo stress.

Per questo il nostro consiglio è quello di agire su entrambi i fronti, con costanza e buona volontà, abbinando ai rimedi naturali che hai scoperto prima anche un di un po’ di tempo e attenzione da dedicare a te stesso o a te stessa!

Spero che l’articolo ti abbia spiegato con sufficiente chiarezza il legame che esiste tra stress e memoria e ti ricordo che come sempre, per qualsiasi dubbio o necessità puoi contattarmi scrivendomi nei commenti.

Ultimo aggiornamento il: 07/10/2022

Scritto da:

Dott.ssa Federica De Santi
Naturopata

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 07/10/2022

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Facciamo due chiacchere?

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    Angela Signifredi

    |

    Salve questo prodotto può essere usato anche da mio figlio in ambito della anno scolastico visto che inizia l università e devo aiutare la memoria

    Rispondi a Angela Signifredi

    • Avatar

      Miriana Fabbri

      |

      Buonasera Angela,

      certo può essere usato da tutti gli adulti per sostenere la memoria e la concentrazione.
      Nei periodi di tensione e stress come la sessione d’esame consigliamo di abbinare anche Rilassa Mente.

      Per qualsiasi necessità siamo a disposizione 🙂

      Rispondi a Miriana Fabbri

  • Avatar

    Mariassunta

    |

    Salve dottoressa buonasera e buon pomeriggio…grazie per l’interessante articolo…le volevo chiedere?..lo posso assumere questo integratore anche se faccio uso di un antidepressivo? Aspetto grazie mille

    Rispondi a Mariassunta

    • Avatar

      Miriana Fabbri

      |

      Buongiorno Mariassunta,

      gli attivi di Memosan non agiscono in modalità direttamente sovrapponibile a quelli di un antidepressivo, per cui non ci dovrebbero essere interferenze.
      Comunque le consigliamo di chiedere il parere del suo medico che valuterà il suo caso specifico, la terapia applicata e il grado di severità della condizione.
      In questo modo il professionista che la segue saprà dirle se è un prodotto compatibile con la sua terapia 🙂

      Per qualsiasi necessità siamo a disposizione.

      Rispondi a Miriana Fabbri

  • Avatar

    alex

    |

    Molto interessante……..direi esauriente e preciso…………ma io non ne ho bisogno grazie a DIO…….ma l’ho letto tutto……….danke!!!! alex

    Rispondi a alex

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NOTE E BIBLIOGRAFIA

1Sandi C. Memory Impairments Associated with Stress and Aging. In: Bermúdez-Rattoni F, editor. Neural Plasticity and Memory: From Genes to Brain Imaging. Boca Raton (FL): CRC Press/Taylor & Francis; 2007. Chapter 12. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK3914

2Shields, G. S., Sazma, M. A., McCullough, A. M., & Yonelinas, A. P. (2017). The effects of acute stress on episodic memory: A meta-analysis and integrative review. Psychological Bulletin, 143(6), 636–675. https://doi.org/10.1037/bul0000100

3em>Psychopharmacology (Berl). 2001 Aug;156(4):481-4. The chronic effects of an extract of Bacopa monniera (Brahmi) on cognitive function in healthy human subjects.Stough C, Lloyd J, Clarke J, Downey LA, Hutchison CW, Rodgers T, Nathan PJ

4Ma GP, Zheng Q, Xu MB, et al. Rhodiola rosea L. Improves Learning and Memory Function: Preclinical Evidence and Possible Mechanisms. Front Pharmacol. 2018;9:1415. Published 2018 Dec 4. doi:10.3389/fphar.2018.01415