Se sei arrivato a questo articolo hai sentito parlare dell’Aloe, delle sue proprietà e di quanto è benefica per il nostro organismo. Durante le tue ricerche ti sei imbattuto in tanti tipi di Aloe e adesso queste domande regnano sovrane:
- Tra i tanti tipi di Aloe vera che differenza c’è?
- Ce n’è una migliore delle altre?
- Come faccio a riconoscere un Aloe di qualità?”
Sappiamo che sei un lettore attento e curioso e per questo risponderemo subito alle tue domande con tre semplici frasi:
- “Le differenze tra i tipi di Aloe sono tantissime”
- “Assolutamente SÌ”
- “Te lo diciamo noi!”
🙂 E adesso, entriamo più nel vivo dell’argomento!
Tipologie di Aloe vera: una grande famiglia
I tipi di Aloe presenti nel mondo sono tantissimi, ad oggi se ne contano circa 277 e se ne continuano a scoprire tante altre ogni anno. Nonostante questa grande varietà sono solo 5 le tipologie di Aloe più utilizzate:
- Aloe Arborescens
- Aloe vera barbadensis miller
- Aloe Ferox
- Aloe Humilis
- Aloe chinensis
Si lo sappiamo, la tua curiosità non è ancora stata soddisfatta. Vediamole più nel dettaglio e vedrai che alla fine avrai le idee più chiare.
Aloe Arborescens:
Assieme all’Aloe vera barbadensis Miller è la tipologia di aloe più famosa e molto utilizzata in commercio. Vediamo cosa la distingue dalla sua parente più stretta. Prima di tutto notiamo all’esterno il tratto suo distintivo, cioè la presenza di fiori rossi sgargianti inoltre le foglie appaiono poi leggermente più piccole ma molto più robuste. E ora passiamo all’interno. L’aloe Arborescens è caratterizzata da un’alta concentrazione di principi attivi e sostanze minerali, ma… eh sì non è tutto oro quello che luccica!
Per arrivare al gel della pianta, la parte più importante dell’aloe, bisogna scartare la scorza e la parte immediatamente sottostante. Durante quest’operazione il rischio è quello che entrino nel gel le aloine, delle molecole presenti nella parte esterna della pianta la cui caratteristica principale è quella di… stimolare l’intestino! Cosa c’entra tutto questo con la durezza della foglia? In una parola sola: il tempo. Più tempo passa tra il taglio e la lavorazione e più c’è il rischio del passaggio dell’aloina. Inoltre per ottenere la stessa quantità di gel occorre tagliare molte più foglie e di conseguenza anche il rischio di ritrovarsi faccia a faccia con l’aloina cresce.
Aloe vera barbadensis Miller
Aloe vera barbadensis Miller è più conosciuta come Aloe vera: anche questa tipologia di aloe ha il suo fiore distintivo: giallo e più piccolo di quello della sorella. Le foglie poi sono più lunghe e più sottili e questo è assolutamente l’asso vincente rispetto a tutti gli altri tipi di aloe. La foglia sottile rende la lavorazione più veloce , sicura e garantisce un prodotto finale privo di aloina. È il tipo di aloe vera più usata in commercio e per ottimi motivi. Oltre alla facilità di lavorazione è ottima per: trattare stati infiammatori, cicatrizzare cute e mucose in quanto stimola le cellule del tessuto connettivo a produrre collagene, depurare l’organismo da tossine e favorire la rigenerazione dei tessuti, stimolare la produzione di globuli bianchi e infine la funzione più conosciuta: facilita la digestione e lenisce tutto il tratto digerente (stomaco e intestino).
Alla fine di questo articolo troverai consigli utili su come selezionare un succo di Aloe vera barbadensis miller che posso darti effettivamente tutti questi benefici.
Aloe Ferox
Tra i tipi di aloe, l’Aloe Ferox è la più stravagante. Il suo fiore roso rubino si sviluppa in altezza e si nota molto bene anche da lontano. La sua caratteristica principale è la presenza del Bitter Aloes, un gel dal colore giallastro ricco di vitamine e sali minerali tra cui il ferro (ora capiamo meglio perché chiamata “Ferox”), che la rende un’ottima alleata per chi soffre di anemia.
Aloe Humilis
La piccolina della famiglia! L’Aloe Humilis è la tipologia di aloe più piccola della sua specie e spesso viene usata come decorazione per gli ambienti più che per le sue proprietà. Produce minuscoli fiori arancioni ma solo per due mesi all’anno, da marzo ad aprile.
Aloe chinensis
L’Aloe chinensis è la varietà di aloe meno diffusa e più costosa. Le foglie hanno poco gel e molta buccia e da quello che abbiamo detto prima potrebbe sembrare una tipologia di aloe da scartare. Ma allora perché costa così tanto? Il motivo è l’elevata concentrazione di magnesio, calcio e potassio e in passato era la tipologia più usata nella medicina cinese.
Dopo questa descrizione siamo sicuri che le nuvole che prima annebbiavano la tua testa se ne siano andate lasciando spazio a un fantastico sole: l’Aloe vera barbadensis miller è complessivamente la migliore. E ora veniamo a un altro argomento molto importante. Tra tutte le Aloe vera barbadensis mille in commercio, come si riconoscono quelle di qualità?
Aloe vera barbadensis miller: come riconoscere la qualità
Vediamo insieme le caratteristiche di un succo di Aloe vera barbadensis miller di qualità:
- Flacone: il contenitore del succo, quello che ha il compito di conservarlo e proteggerne le sostanze nutritive che contiene. Il materiale più sicuro è il vetro scuro di grado farmaceutico, l’unico in grado di difendere il succo di Aloe dai raggi del sole e calore elementi che possono alterarne la composizione
- Etichetta: rimaniamo sul contenitore per leggere un altro elemento fondamentale, l’etichetta. Il vero succo di aloe vera barbadensis miller deve aver scritto in etichetta: Aloe Vera (Aloe barbadensis Miller) succo e polpa interna delle foglie puro. Solo questa dicitura ci da la certezza che abbiamo tra le mani un prodotto di qualità privo di zuccheri e conservanti, totalmente naturale. Possiamo tollerare l’aggiunta di acido citrico, che non è altro che succo di limone, che a volte viene inserito per migliorare il sapore del succo:l’aloe non è certo famoso per il gusto :).
- Metodo di lavorazione: Come hai capito, ormai sei un esperto di Aloe, la lavorazione è un momento cruciale per mantenere intatte le proprietà di questa meravigliosa pianta. La tecnica migliore è la psremitura a freddo. Eccezionale è anche la Flash Pasteurization, una tecnica di pastorizzazione innovativa che non altera garantisce la massima concentrazione di principi attivi. I succhi ottenuti con questi metodi sono super ricchi ed efficaci, e per ottenere i benefici ne basta un misurino al giorno.
Curiosità soddisfatta e nuvole totalmente dissolte, ora anche tu potrai rispondere a chi si domanda “Qual è la tipologia di aloe migliore?” Sappiamo già che non vedi l’ora di raccontare tutto quello che hai letto! 🙂
Puoi anche cosnigliare il succo di Aloe Vera Bio Prima Qualità Salugea: Aloe barbadensis Miller pura, priva di conservati, coloranti o zuccheri qggiunti, ottenuta da spremitura a freddo e pastorizzazione Flash, conservata in vetro scuro di grado farmaceutico: da provare subito!
Sara Serafini
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Salve…avete spiegato tutto molto ma delle foto non avrebbero fatto male per completare.
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Dott.ssa Federica De Santi
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Ciao Sara,
grazie per i suggerimenti!
Ne faremo tesoro per questo e i prossimi articoli 🙂
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