Lo sappiamo da quando è comparsa la prima mestruazione (o dopo pochi anni). Ci hanno detto che il nostro appuntamento mensile non sarebbe durato tutta la vita e che come era arrivato sarebbe scomparso. In poche parole, quello che ci stavano dicendo le nostre mamme è che a un certo punto sarebbe arrivata la menopausa. Ok, tutto molto interessante, ma… perché si va in menopausa?
Se il ciclo è una “cosa” che ha un inizio e una fine, perché far tutto questo ambaradan?
In questo articolo andiamo alla ricerca di uno dei perché più antichi e curiosi della storia femminile. Scoprirai tantissime nozioni e curiosità su questa importantissima fase. Ad esempio, lo sapevi che tempo fa la menopausa era una ritenuta una condizione degli uomini che arrivavano alla cinquantina?
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Cos’è la menopausa
Prima di capire perché si va in menopausa è importante aver chiaro cos’è la menopausa. “È quando non viene più il ciclo” dirai te.
Verissimo, ma questa frase rappresenta la punta dell’iceberg. La sospensione del ciclo è la parte finale e ti stupirà sapere il lavoro che ha fatto il tuo organismo per arrivare a questo momento.
La menopausa è, tecnicamente, la sospensione del lavoro ovarico. Le ovaie sono quelle piccole strutture che stanno nella parte bassa della pancia, appena sopra il pube. Sono loro che, da quanto è comparsa la prima mestruazione, lavorano per produrre estrogeni e progesterone.
Questi due ormoni, a loro volta, regolano tantissime funzioni e hanno effetti positivi sul sistema cardiocircolatorio, sul benessere delle ossa, sulla luminosità della pelle, sull’umore…
A proposito dell’umore, sai che la parola “estrogeno” ha la stressa radice della parola “estroversione”? E in effetti quando gli estrogeni sono nel pieno del loro momento hai più parlantina, sei più frizzante, allegra …
E se ti dicessi che gli estrogeni calano man mano che si avvicina il ciclo? “Ecco perché quando mi devono venire sono …”
Torniamo alle ovaie.
Dopo anni e anni di produzione di estrogeni e progesterone le tue ovaie, arrivate a una certa età, dicono stop. O meglio. Finiscono le loro risorse.
Devi sapere che dentro le ovaie ci sono, da quando nasci, un numero definito di follicoli.
I follicoli sono delle piccolissime sacche che contengono gli ovuli immaturi. Ogni mese l’ormone ipofisario FSH stimola lo sviluppo di alcuni follicoli e solo uno raggiunge la maturità per produrre un ovulo maturo pronto ad essere fecondato. L’ovulo prediletto viene mandato nell’ambiente circostante dove può avvenire o no la fecondazione1.
Se la fecondazione non avviene abbiamo il ciclo, altrimenti … un bel bebè! 🙂
Come dicevamo, il numero di follicoli è fisso e questo vuol dire che quando le ovaie finiscono i follicoli funzionali (o si stanno avvicinando a quel momento) inizia, più o meno gradualmente, la sospensione dei lavori da parte delle ovaie.
Questo arresto fa si che si producano meno estrogeni e progesterone. Con il tempo la produzione diminuirà sempre più fino a scomparire del tutto.
Tutta una questione di comunicazione
È proprio questa “sospensione dei lavori” che causa tutti i fastidi tipici della menopausa come vampate di calore, irritabilità, insonnia, secchezza intima…
O meglio, i fastidi sono il risultato di una non comunicazione tra ipotalamo, ipofisi e ovaie. Tranquilla, so che sto mettendo tanta carne al fuoco ma vedrai che tra poco sarà tutto più chiaro.
Quando sei nella cosiddetta età fertile, quella in cui hai il ciclo tutti i mesi, le ovaie producono gli estrogeni e il progesterone che gli ordina l’ipotalamo. Ti ricordi l’ormone FSH che da il via al follicolo? Ecco, esso arriva dall’ipofisi su stimolo dell’ipotalamo.
L’ipotalamo è una, area del cervello, che controlla tutti gli ormoni che devono essere prodotti. È un po’ come la centrale di comando dove vengono decise le azioni da mettere in campo. Il suo braccio operativo è l’ipofisi, una ghiandola endocrina posta appena sotto l’ipotalamo. Da essa vengono secreti molti ormoni, sotto la direzione dell’ipotalamo, che governano a loro volta tutte le altre ghiandole endocrine (tiroide, surreni, gonadi ad esempio).
Il tuo ipotalamo comanda alle ovaie di produrre un tot di estrogeni e progesterone e se loro lo fanno fila tutto liscio. Come dicevamo a un certo punto le ovaie decidono di andare in pensione e smettono di eseguire i comandi che arrivavano dall’altro. Il punto è che l’ipotalamo non è a conoscenza di questa sospensione!
È proprio in questo momento che si scatenano tutti i fastidi tipici della menopausa, prime fra tutti vampate e sudorazioni.
Un po’ di storia
Lo so che non vedi l’ora di sapere perché si va in menopausa e ti prometto che ci arriviamo tra pochissimo.
Ci tenevo a raccontarti la storia della menopausa perché ci sono degli aneddoti davvero carini.
La prima volta che troviamo il termine menopausa è il 1813, quando il medico francese Gardanne, creò l’unione tra due termini greci “menos” che significa mese e “pausa” che significa pausa. Gardenne fu il primo che parlò di menopausa rivolta alle donne.
Ho volutamente specificato rivolta alle donne perché…
In quello stesso anno, il medico di Giorgio III, Henry Halford, scrisse un articolo nel quale elencò, per la prima volta i sintomi tipici del climaterio: debolezza, affaticamento, palpitazioni, irritabilità, agitazione…
Ti ci rivedi? Bene, pensa che questi sintomi erano riferiti a … un uomo! O meglio agli uomini che avevano un’età compresa tra i 40 e 50 anni2. Nell’articolo si legge che gli stessi sintomi si ritrovavano anche nelle donne (con l’aggiunta delle vampate) ma che negli uomini erano più marcati.
E le donne? Non avevano la menopausa? Certo che sì. Da quello che si può stabilire storicamente le donne hanno sempre avuto la sospensione del ciclo arrivate a una certa età. Solo che fino ad allora non vi era un termine per indicare questa fase. Si chiamava solo “cessazione del ciclo”
Per parlare di menopausa femminile dobbiamo arrivare alla fine dell’800 quando si smise di parlare di climaterio maschile e si concentrò tutta l’attenzione sulle donne.
Da allora il mondo medico si concentrò sulla menopausa e sul capire perché si verificassero quei fastidi così comuni e debilitanti per la maggior parte delle donne. Dopo anni e anni di ricerche e materiale accumulato possiamo dire il perché, o meglio i perché, si va in menopausa
Perché si va in menopausa?
Esatto, c’è più di un perché alla risposta “Perché si va in menopausa” e questo perché … non c’è ancora una risposta certa.
Sembra quasi impensabile che ai giorni nostri, con il livello di tecnologia e scienza a cui siamo arrivati, non vi sia ancora una spiegazione definita di questo fenomeno.
Il punto è che neanche la scienza sa spiegare con esattezza perché si instaura la menopausa. Tanto più perché è un fenomeno che in natura troviamo solo in 3 specie. Nelle donne, nelle balene pilota e nelle orche3.
E quando la scienza non sa dare una risposta precisa cosa fa? Elabora teorie.
Teoria della nonna
È una delle teorie più accreditate e “romantiche”. Questa teoria è stata formulata da un biologo americano. Secondo la teoria della nonna, le donne arrivano a un punto della loro vita per il quale il corpo farebbe fatica a portare a termine la gravidanza.
Oltre a ciò la donna dopo tanti anni di vita ha accumulato esperienza e saggezza che può a quel punto passare alle figlie e alle donne più giovani che diventavano mamme a loro volta.
La nonna è l’emblema dell’accudire e dell’esperienza e tutto questo è un patrimonio troppo importante per non tramandarlo4
La menopausa, quindi, viene vista come l’età della cura e della conservazione. Questo aspetto si riflette in tantissime culture in cui le donne, quando entrano in menopausa acquisiscono molto più rispetto. Ad esempio in Cina, le donne in menopausa sono le matriarche della famiglia. A loro spettano le decisioni più importanti.
Colpa degli uomini
Una teoria recente, frutto di uno studio5 che è stato pubblicato su PLOS. La menopausa sarebbe la conseguenza antropologica del fatto che gli uomini, arrivati a una certa età preferirebbero partner più giovani per riprodursi.
Nelle epoche queste scelte hanno portato dei cambiamenti biologici e genetici nella donna tanto da farle sospendere l’attività mestruale. Come puoi immaginare questa teoria contrasta con la teoria della nonna.
Insieme di fattori
La terza teoria più accreditata (e credibile) al momento è frutto di uno studio pubblicato su Nature6.
Secondo questa teoria l’insorgenza della menopausa è dettata da un insieme di fattori genetici, ormonali e sociali. Oltre a questi parametri molto dipende dallo stile di vita adottato e dallo stato di salute della donna negli anni prima della menopausa.
Come vedi, il dibattito è più aperto che mai! E tu? Cosa risponderesti alla domanda “Perché si va in menopausa?” Scrivimelo nei commenti! 🙂
Giorgia
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Ho scaricato l’ebook grazie!
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