È da un po’ che senti nominare la parola Naringenina ma non hai chiaro a cosa serve e vuoi approfondire? Sia che tu l’abbia già sentita nominare oppure l’abbia appena scoperta, in questo articolo troverai una spiegazione di che cos’è, di quali sono le sue proprietà e perché puoi considerare di utilizzarla come integratore.
- Cos’è la Naringenina e dove si trova
- Proprietà e benefici della Naringenina
- Integratori a base di Naringenina
Cos’è la Naringenina e dove si trova
La Naringenina è un flavanone, ovvero un composto chimico naturale che si trova in varie tipologie di frutta e verdura. In particolare è presente ad alte concentrazioni negli agrumi. Un frutto fra i più ricchi è il Chinotto (Citrus myrtifolia).
Questa molecola conferisce il tipico sapore amaro agli agrumi, molto spiccato nel Chinotto e nel Pompelmo.
Proprietà e benefici della Naringenina
Nell’ultimo decennio la Naringenina è stata molto studiata per approfondire le sue diverse proprietà e per analizzare le diverse applicazioni potenzialmente benefiche per l’organismo umano.
Le principali proprietà attribuite a questa molecola, emerse dagli studi, sono:
- attività antiossidante1-2
- effetto antinfiammatorio3-4
Attività antiossidante
Secondo due revisioni, una pubblicata su Life science2 e l’altra sul Current Pharmaceutial Design17, pare che la Naringenina sia in grado di svolgere una potenziale azione antiossidante tramite questi meccanismi:
- scavenging dei radicali liberi e chelazione di ioni metallici: in parole semplici fa da spazzino dei radicali liberi e imprigiona fra le sue “chele” i metalli rendendoli “innocui”. Sostanze dette chelanti infatti vengono utilizzate in casi di intossicazioni da accumulo di metalli pesanti per favorirne l’eliminazione. Queste propensioni sono date proprio dalla struttura chimica che hanno i flavonoidi5;
- sostegno del sistema di difesa antiossidante endogeno2: ovvero favorendo l’attività dell’enzima superossido dismutasi (SOD), della catalasi, del glutatione. Questi enzimi sono tutti attori del mantenimento dell’equilibrio redox (giusto rapporto fra molecole ossidanti e antiossidanti).
Proprio per queste sue caratteristiche, la Naringenina, è stata oggetto di numerosi studi, soprattutto in vivo, per valutarne i potenziali benefici su organi e tessuti (polmoni, fegato, articolazioni…).
Uno studio6 pubblicato su Human and Experimental Toxicology ha valutato il ruolo protettivo della Naringenina in ratti in cui la somministrazione di benzopirene (idrocarburo derivato dal benzene) aveva prodotto stress ossidativo e tossicità polmonare. Dalla valutazione di sangue e tessuti effettuata dopo il trattamento con Naringenina, è emerso che la condizione complessiva dei ratti era notevolmente migliorata. Secondo gli scienziati questi risultati suggeriscono che l’integrazione di Naringenina possa fornire una protezione dallo stress ossidativo anche se sono necessari ulteriori studi per chiarirne il meccanismo d’azione.
Studi in vivo e revisioni7-8 hanno evidenziato l’attività potenzialmente utile anche a livello del fegato.
In particolare dai risultati di un’indagine scientifica9 pubblicata su Experimental Gerontology, la Naringenina sembrerebbe utile per il benessere del fegato e della composizione delle membrane cellulari di ratti anziani, proprio per la sua azione antiossidante.
Effetto antinfiammatorio
Inoltre questa molecola sembrerebbe avere anche un potenziale effetto anti-infiammatorio3-4-10.
Secondo uno studio11 pubblicato sul Journal of Immunology pare che la Naringenina abbia la capacità di smorzare la produzione di citochine regolando la funzione dei lisosomi, organelli cellulari che si occupano principalmente di distruggere molecole estranee. La Naringenina potrebbe quindi rappresentare un potenziale elemento utile in condizioni di infiammazione.
Recenti scoperte sulla Naringenina
Ti sembra di averla sentita nominare per la prima volta in relazione al Covid-19? È possibile!
Già prima della pandemia infatti i flavonoidi erano stati presi in considerazione per coadiuvare il trattamento, sotto controllo medico, di infezioni come MERS e SARS, entrambe causate da coronavirus, e durante l’esplosione della pandemia da SARS-cov-2, la medicina tradizionale cinese è tornata ad indagare il potenziale antinfiammatorio e antivirale di questi composti naturali. Tra i flavonoidi presi in considerazione c’è stata anche la Naringenina12-13.
Un gruppo di ricerca14,composto da scienziati che lavoravano a Wuhan ed altri in Arabia Saudita, ha eseguito nel 2020 un’analisi sulla struttura di un enzima (3CLpro) molto importante per la replicazione e per il ciclo vitale del virus responsabile del Covid-19 (Sars-cov-2) per scoprirne di più sulla situazione.
Si sono accorti che la composizione era molto simile allo stesso enzima presente nel virus Sars-cov, già noto agli studiosi. Essendo un enzima di grande importanza per il virus è stato preso in considerazione come bersaglio di possibili terapie. Proprio per le caratteristiche riscontrate gli scienziati hanno valutato la possibilità di utilizzare composti fitochimici dall’azione antivirale. Di tutti quelli presi in esame, 9 tra cui la Naringenina potrebbero rivelarsi utili per ottimizzare il processo dei farmaci.
In un altro lavoro15, contemporaneo al precedente, condotto da ricercatori dell’Isola di Giava, è stato valutato il potenziale di alcune molecole vegetali nei confronti dell’inibizione del principale enzima coinvolto nell’infiammazione da Sars-cov-2. La Naringenina e poche altre molecole sembravano avere il miglior potenziale di azione come inibitori.
Una revisione16 effettuata da ricercatori indiani ha ipotizzato che i flavonoidi (tra cui la Naringenina) possano intervenire nella “tempesta di citochine”, un fenomeno infiammatorio che pare essere centrale nell’aggravamento dei sintomi di questa infezione virale.
Tutte le evidenze riportate sono ancora a livello sperimentale e devono essere confermate da ulteriori lavori prima di poter essere considerate definitivamente utilizzabili, sotto controllo medico, per le applicazioni sull’uomo.
Integratori a base di Naringenina
Se dopo aver approfondito le caratteristiche e le proprietà attribuite a questa molecola sei interessato agli Integratori a base di Naringenina, ma non sai come, ecco qualche dritta che potrebbe aiutarti.
- La presenza di un agrume in polvere o estratto (Chinotto, pompelmo, pomelo, arancia) non è sufficiente per essere sicuri che ci sia Naringenina nel prodotto che vuoi assumere. In etichetta devi poter leggere il quantitativo di Naringenina. Per esempio nella lista degli ingredienti, per l’agrume in questione, deve essere specificata la percentuale di Naringenina e nella tabella nutrizionale il quantitativo preciso in milligrammi.
- Nella maggior parte dei casi la trovi associata ad altri ingredienti per completarne l’attività. Verifica che anche le componenti a cui viene associata siano 100% naturali.
- Nel complesso per essere sicuro di scegliere un prodotto di qualità assicurati che gli eccipienti siano presenti in minima quantità (in fondo alla lista ingredienti) e che sia racchiuso in flaconi di vetro scuro, l’unico materiale che garantisce la qualità e la sicurezza nel tempo anche in caso di sbalzi di calore.
Attualmente è raro trovare questa molecola negli integratori. Per lo più vengono utilizzati genericamente gli agrumi (spesso limone e arancia), per il loro contenuto di flavonoidi, in preparazioni per il supporto immunitario (Vit C), per l’azione antiossidante o per il controllo del peso.
Se vuoi sfruttare le proprietà della Naringenina puoi trovarla in Glutatione Forte, all’interno di una formulazione unica, 100% naturale, che contiene anche Glutatione ridotto e Quercetina ai massimi livelli giornalieri consentiti e un complesso vegetale brevettato a base di Scutellaria, Gynostemma, Mirtillo nero e Fallopia.
Questo mix di principi attivi vegetali contribuisce a darti una ampia protezione antiossidante e antiage, svolgere un’azione detox e sostenere le naturali difese dell’organismo.
Laura Grandi
| #
Ho acquistato alcuni prodotti da Salugea e sono ottimi. L’unico problema è quali scegliere tra i molti ,e tutti molto interessanti,che offrono! Grazie mille !
Rispondi a Laura Grandi
Simona Cusenza
| #
Ciao Lura, ti ringraziamo per il tuo commento!
Per capire meglio quale prodotto è più indicato per le proprie esigenze, è possibile prenotare una consulenza gratuita con i nostri esperti, naturopati e biologi, a questo link: https://salugea.com/pages/consulenza-telefonica.
Per qualsiasi necessità siamo a disposizione.
Rispondi a Simona Cusenza
Stefania
| #
Sto utilizzando da qualche anno i prodotti salugea.Aiutano davvero, bisogna essere costanti ed i benefici si sentono.Avendo verificato su di me l’efficacia,li consiglio spesso.Consiglio ,in caso di dubbi,a non esitare a contattare via mail l’azienda per una consulenza,io l’ho fatto.Non lascio spesso commenti,ma questi prodotti hanno aiutato davvero me e la mia famiglia.
Rispondi a Stefania
Dott.ssa Federica De Santi
| #
Ciao Stefania,
le tue parole ci riempiono il cuore.
Grazie davvero per la stima. Siamo davvero felici che hai trovato i tuoi benefici.
Per qualsiasi necessità siamo a disposizione 🙂
Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi
Renata Rizzo
| #
Vorrei sapere per quanto tempo consigliate di assumere il Glutatione ?per tutto l’inverno e primavera e sospendere in estate ?
Rispondi a Renata Rizzo
Dott.ssa Federica De Santi
| #
Ciao Renato,
puoi assumere Glutatione Forte per tutto il tempo che ne senti il bisogno 🙂
Se vuoi una consulenza più dettagliata sulla tua situazione puoi contattare i nostri esperti al n° verde 800 688 801
🙂
Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi