Camomilla per dormire: funziona solo se…
Quanti di voi si preparano una camomilla prima di andare a dormire per favorire il riposo? È una delle abitudini più radicate e in ogni famiglia c’è o c’è stata la nonna che ci preparava una calda camomilla prima di andare a letto.
E ancora oggi, quando le temperature si abbassano e scende la sera, siamo soliti prepararci una camomilla dopo cena o prima di coricarci.
La camomilla è riconosciuta come uno dei rimedi più utilizzati per dormire, certamente il più diffuso che non manca mai nelle nostre case. Quello che ci è sempre stato detto è: una calda camomilla per dormire è il rimedio ideale. Non ha controindicazioni e stimola il sonno. Ma è davvero così?
Clicca qui per scaricare l’eBook gratuito sui rimedi naturali per dormire bene
La verità sulla camomilla: serve per dormire?
La camomilla è una delle piante più diffuse, cresce spontaneamente in tutta Italia e viene coltivata da moltissimo tempo. Raccolta ed essiccata, ne vengono utilizzati i fiori. Quali sono gli effetti della camomilla? È davvero efficace per dormire?
In realtà, quello che non sappiamo e che non ci viene detto, è che preparare una camomilla e berla prima di andare a letto, non è l’affare più semplice del mondo. O meglio, bisogna sapere come prepararla per ottenere l’effetto desiderato.
Chi assume camomilla per dormire, lo fa per incentivare il sonno, per migliorarlo e per indurre un rilassamento maggiore. Ecco allora che sapere come prepararla fa la differenza! La camomilla è per eccellenza la pianta che rilassa, ma in che modo? A seconda di come viene preparata, darà un risultato piuttosto che un altro.
Come preparare una camomilla per dormire
A questo punto ci si chiederà: e cosa devo fare per preparare una camomilla? Non basta far bollire l’acqua e mettere in infusione la bustina di camomilla? No, non basta ed è presto detto il perché. La camomilla, come molti altri rimedi naturali, possiede proprietà curative specifiche ed è necessario sapere come usarle.
Per prima cosa, l’acqua per l’infusione dev’essere portata ad ebollizione. Quando l’acqua bolle non va versata direttamente sulla camomilla (sfusa o in bustina) ma il contrario. Prima si mette l’acqua e poi si immerge la camomilla.
L’aspetto più importante riguarda però i tempi di infusione. La camomilla utilizzata per dormire non deve superare i due-tre minuti di infusione! Dopo tale tempo, la camomilla inizia a rilasciare un eccesso di sostanze che producono un effetto contrario a quello che si vuole ottenere, ovvero eccitante! Ecco perché i tempi di infusione sono la chiave per preparare una buona camomilla per dormire sogni tranquilli.
Immergere la camomilla in acqua bollente, mescolare e lasciarla riposare per circa due-tre minuti, non di più, poi filtrare immediatamente e bere la bevanda ancora calda. Ci possiamo aggiungere anche uno schizzo di succo di limone fresco per rendere il tutto ancora più gradevole.
Come scegliere una buona camomilla per dormire
Quando l’infuso di camomilla non basta
Niente dolce nanna con la camomilla? In questo articolo trovi alcuni suggerimenti e metodi per prendere sonno. Da evitare la melatonina, in questo articolo ti spieghiamo perchè.
Devi inoltre sapere che ci sono altre piante molto efficaci per migliorare la qualità e la durata del riposo notturno. Gli estratti secchi titolati di Valeriana, Escolzia, Luppolo e Tiglio sono gli ingredienti dell’integratore alimentare 100% naturale Serena Notte Salugea: favoriscono il rilassamento e inducono al sonno profondo: dolce notte garantita! 🙂

Ultimo aggiornamento il: 02/03/2021
Scritto da:
Dott. Stefano CensaniBiologo e Naturopata
il
"I veri amici condividono tutto"
Hai trovato questo articolo utile? Condividilo!
Tags: camomilla
Lascia qui un Commento...
e ricevi un Regalo!
Commenta questo post o raccontandoci la tua esperienza...
Riceverai un Coupon Sconto via e-mail che potrai utilizzare nel negozio di prodotti naturali Salugea.com
Facciamo due chiacchere?
Lascia un commento
Enea Rosalba
| #
Molto utile, chiaro e semplice. Bravo davvero
Rispondi a Enea Rosalba
Dott.ssa Federica De Santi
| #
Ciao Enea!
Siamo felici che l’articolo ti sia piaciuto.
Aspettiamo di sapere cosa ne pensi degli altri 🙂
Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi