Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Come ricordare le cose

Alzi la mano chi al solo nome di Albert Einstein pensa subito a una persona dall’infallibile memoria! Immagina anche noi che alziamo non una ma ben due mani al cielo convinti di dare la risposta giusta. Ecco quello che forse non sapevi: Einstein era un super genio della fisica ma aveva un tallone d’Achille: la memoria! La memoria non è solo un fatto genetico: è un sistema da allenare. Ecco quindi cinque semplici consigli su come ricordare le cose:

  • Organizzazione
  • Contesto e recupero
  • Tecnica dei loci
  • Porsi domande
  • Il momento migliore per apprendere è…

Come ricordare le cose: Organizzazione

Esattamente come in ogni ambito della vita quotidiana anche la memoria funziona meglio se le cose da ricordare vengono organizzate. In campo mnemonico l’organizzazione delle informazioni migliora il successivo recupero. Questo aspetto è stato molto studiato dai ricercatori che hanno messo a confronto le diverse capacità di recupero dei ricordi tra chi organizzava i propri contenuti e chi invece era più “allo sbaraglio”.

In uno studio1, un gruppo di persone era stato diviso in due gruppi; a uno era stato dato il compito di imparare una lista di parole, per es coraggio, cena, insegnante…. All’altro erano state date le stesse parole della lista precedente organizzate però in una storia, per es: una sera ebbi il coraggio di invitare a cena un mio insegnante.

In seguito quando furono valutati sulle 12 liste di parole ricevute, per un totale di 120 parole, le persone che avevano ricevute le storie riuscivano a ricordare il 90% delle parole. Al contrario il gruppo che aveva solo un elenco ne ricordò poco più del 10%!

Sì lo sappiamo, stai pensando che ricordare cose come un libro intero o capitoli di testo sia molto più complesso di una lista di parole. Touché, anche se la tecnica dell’organizzazione può aiutarti a ricordare le cose anche in questo caso. Pensa ad esempio a quando guardi il titolo di un capitolo e il sottotitolo; anche questa divisione che di primo impatto non ti dice molto è già una prima organizzazione del materiale che leggerai subito dopo.

Una volta che avrai letto il testo da imparare è il tuo momento di scendere in campo con le tabelle organizzative, per esempio organizzare le informazioni con un albero gerarchico.

Fai da solo gli schemi e avrai un doppio vantaggio: le capacità di memoria aumenteranno ancora di più e i tempi di apprezzamento si dimezzano. Com’è il detto? Chi fa da sé… 😉

Scarica qui l’eBook gratuito: Cos’è la Memoria e come mantenerla brillante (PDF)

Contesto e recupero

In che senso che il contesto può aiutarci nella nostra ricerca su come ricordare le cose?

Quando parliamo di contesto intendiamo il luogo dove avviene l’apprendimento. Ad esempio, se sei uno studente e quella materia la fai sempre nella stessa aula, il ricordo della lezione può essere migliore quando sei proprio in quella stanza (vietato quindi il salto delle lezioni capito?! 😛 ).

Il bello di questa tecnica è che funziona anche al contrario, nel senso che spesso quando vogliamo ricordare qualcosa puoi cercare di ricreare nella tua mente il contesto in cui l’hai appresa.

Tecnica dei Loci

La tecnica dei Loci unisce l’organizzazione che abbiamo visto all’inizio con il contesto di cui abbiamo appena parlato. Partiamo prima di tutto dal chiarire cosa sono i loci che detti così non sembra qualcosa di particolarmente invitante. Loci è un termine latino che significa “luoghi”.

Il primo step è quello di raffigurarti bene in mente una stanza che conosci bene, ad esempio la tua stanza. Ce l’hai bene in mente? Ok, procediamo. Guarda bene con gli occhi della mente la tua stanza, e percorrila secondo una schema ben preciso, la porta, il letto, la scrivania … ogni dettaglio deve essere ben chiaro. Una volta che sei in grado di “vedere” tutto il percorso chiaramente inizia ad associare a ogni oggetto al primo concetto dell’argomento che vuoi imparare. Per esempio “porta-rivoluzione francese”

Prosegui nel tuo percorso e man mano che ti sposti da oggetto a oggetto associa a ognuno un altro concetto sempre nell’ordine in cui li devi imparare. Continuando il nostro esempio di prima, se l’argomento è la rivoluzione francese ed è associato alla porta, puoi associare al letto “Francia fine ‘700”.

Una volta memorizzati gli elementi in questo modo richiamarli alla memoria è un attimo perché ti basterà ripercorre la tua stanza e ogni dettaglio/oggetto ti verrà in mente quello che avevi associato!

Come ricordare le cose: Porsi domande

Da quando hai iniziato la scuola ti veniva detto di leggere e ripetere e che questo era l’unico modo per imparare la lezione. Vero … e falso! La ripetizione è senza dubbio un ottimo metodo per imparare le cose ma deve essere fatta con criterio.

Supponiamo che hai due ore per studiare un compito assegnato per il quale leggerlo ci vogliono circa 30 minuti. Leggere e rileggere quattro volte è in genere molto meno efficace che leggere una volta e farti domande su ciò che hai appena letto. Puoi invece riguardare parti specifiche, per chiarire punti che sono stati difficili da ricordare la prima volta, magari elaborandoli in modo che si colleghino tra loro e con il contesto. Ti ricordi la tecnica dell’organizzazione!?! 🙂

Il momento migliore per apprendere è…

L’ultima tecnica è un trucco. Sì, perché per capire bene come ricordare le cose è bene sapere anche quando mettersi per impararle!

In linea generale possiamo dire che il momento migliore per apprendere è il pomeriggio, quando la soglia di attenzione è di solito più alta (eccezione fatta per i giorni di festa quando il post pranzo è sempre un’alternanza di sbadigli e abbiocchi! :))

E il momento peggiore? La sera, quando mente e corpo sono stanchi e stare sui libri o davanti al computer è più uno stress che vero apprendimento.

Come ricordare le cose: un aiuto dalla natura

Forti le tecniche che ti abbiamo appena svelato vero? Stai già organizzando le tue informazioni e hai in mente tutta la tua stanza con in ogni cassetto un concetto specifico?!

Tieni un cassetto libero perché abbiamo un’altra sorpresa per te: ti sveliamo le migliori piante che ti aiuteranno ancora di più a ricordare le cose:

  • Bacopa Monnieri: la migliore pianta per la memoria. I suoi campi d’azione? Migliora la memoria, stimola la concentrazione e calma la mente allontanando i pensieri negativi.
  • Schisandra: pianta utile contro lo stress; è ricchissima di antiossidanti e quindi le cellule in generale funzionano meglio ma è molto importante perché stimola naturalmente il sistema nervoso, facendo essere davvero sul pezzo!
  • Reishi: un bellissimo fungo dai colori che vanno dall’oro all’arancio. È detto fungo dell’immortalità e tra le sue proprietà spicca quella di essere nello stesso tempo tonico e adattogeno. Questo vuol dire che mentre aiuta il sistema nervoso stimolandolo, lo riesce anche a equilibrare. Non male eh?
  • Rhodiola: Pianta meravigliosa che sostiene sia mente che corpo e ti aiuta a reagire bene in caso di stress psico-fisico. Grazie alla sua naturale azione su dopamina e noradrenalina, riesce a ridurre la fatica mentale e aumentare la capacità di attenzione
  • Centella: Cosa c’entra una pianta per la circolazione quando parliamo di memoria? Bè se ci pensi bene il nostro cervello ha bisogno di molto ossigeno per lavorare bene ed è quindi importantissimo garantire un ottimo sostegno alla circolazione per far sì che tutto l’ossigeno e i nutrienti arrivino dritti alla mente facendoci davvero accendere la lampadina.

Queste piante le puoi trovare nell’integratore Memosan di Salugea in forma di estratto secco titolato (quella che ti può dare maggiore garanzia di alta presenza di principio attivo, e quindi di maggiore efficacia).

Tecniche giuste, piante super adatte e la tua voglia di imparare. Da oggi ricordare le cose sarà davvero un gioco meraviglioso!

eBook cos e la memoria e come matenerla brillante

Ultimo aggiornamento il: 22/01/2021

Scritto da:

Dott.ssa Federica De Santi
Naturopata

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 22/01/2021

Integratori per lucidità mentale: ecco come sceglierli! La lucidità mentale è un fattore chiave per una vita appagante e di successo, sia dal punto di vis...
Glutatione: che ruolo ha nel cervello? Se hai letto qualche nostro articolo avrai già chiaro quanto è importante il glutatione per l’orga...
Integratori per la lucidità mentale: come scegliere Sei alla ricerca del miglior integratore per favorire la lucidità mentale? In questo articolo trov...

Lascia qui un Commento...
e ricevi un Regalo!

Commenta questo post o raccontandoci la tua esperienza...
Riceverai un Coupon Sconto via e-mail che potrai utilizzare nel negozio di prodotti naturali Salugea.com

Facciamo due chiacchere?

  • Avatar

    MARIA PAOLA

    |

    Ho trovato molto utili queste informazioni. Valgono anche per chi ha una certa età? Ditemi di più. Grazie. Paola

    Rispondi a MARIA PAOLA

    • Avatar

      Federica di Salugea

      |

      Buongiorno Maria Paola
      siamo contenti che abbia trovato utili le nostre informazioni 🙂
      Certo tutto quello che è scritto è utile per tutti!

      Rispondi a Federica di Salugea

  • Avatar

    Raffaella

    |

    Allo scoccare dei 60…ho deciso che più che alle rughe era il caso di pensare al cervello…ho , sto anzi usando memosan di salugea e devo dire che inizio a vederne gli effetti…Non so se per quanto tempo posso continuare ad usarlo??

    Rispondi a Raffaella

    • Avatar

      Dott.ssa Federica De Santi

      |

      Ciao Raffaella,
      che bel messaggio! Grazie per aver condiviso con noi questa decisione così bella e profonda.
      E siamo davvero contenti di supportarti con Memosan 🙂 Sono felicissima di dirti che puoi utilizzare il prodotto per tutto il tempo che vuoi.
      Ricordati solo di rispettare le pause consigliate: ogni fine mese 5/7 giorni e ogni fine 3 mesi 10/15 giorni di stop.
      Le pause servono per evitare che il corpo si abitui al prodotto.

      Rispettando queste puoi assumere Memosan per tutto il tempo che vuoi!
      Se hai piacere continua a tenerci informati,
      Un caro saluto
      Federica

      Rispondi a Dott.ssa Federica De Santi

Lascia un commento

BIBLIOGRAFIA

1 Psychonomic Science. April 1969, Volume 14, Issue 4. Narrative stories as mediators for serial learning. Gordon H. BowerMichal C. Clark.