In Italia, 7 persone su 10 hanno problemi nel dormire. A dirlo non siamo noi, ma l’EuroDap, l’associazione europea per il disturbo da attacchi di panico, che ha svolto un sondaggio su un campione di 900 persone.
Questi i risultati:
- 4 italiani su 10 hanno difficoltà ad addormentarsi;
- 3 su 10 si svegliano di continuo durante la notte;
- 2 su 10 stanno con gli occhi sbarrati già ore prima della sveglia.
La domanda è semplice: perché non riusciamo a riposare bene? Le risposte, invece, sono più complicate. Noi però proveremo a semplificarle.
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Identikit del 10% degli italiani che non riesce a dormire
Il “non riesco a dormire bene” non conosce né sesso, né età. Sai che in Italia soffrono di insonnia 9 milioni di persone? Soprattutto le donne tra i 45 e i 55 anni. Ma a litigare con il cuscino sono anche gli uomini, gli adolescenti e gli anziani. I motivi sono diversi, vediamo i più frequenti
Le donne e la difficoltà nel dormire
“Non riesco a dormire bene” è una frase pronunciata spesso dalle donne. Sono proprio loro, infatti, a soffrire di più d’ansia generalizzata, uno stato di inquietudine dato dalle difficoltà quotidiane. Si dice che le donne siano complicate, è vero, ma a loro discolpa possiamo dire che molto dipende dagli ormoni. La vita di una donna, a differenza di quella di un uomo, è fatta di sbalzi ormonali continui legati in particolar modo al ciclo mestruale, alla gravidanza e alla menopausa.
Durante il ciclo mestruale le donne non riescono a riposare perché entrano in campo diversi ormoni… contemporaneamente! Ed ecco che arriva la staffetta tra l’irritabilità, l’ansia, i cambi repentini di umore e gli sbalzi di temperatura corporea.
Durante la gravidanza, invece, il ritmo sonno/veglia ha delle continue alterazioni. Nei primi 3 mesi questo dipende dagli sbalzi ormonali: aumenta, infatti, la produzione del progesterone che causa sonnolenza di giorno e aumento della temperatura corporea di notte, ostacolando così un riposo profondo. Durante il secondo trimestre di gravidanza, il pancione comincia a pesare, è quindi difficile trovare una posizione comoda per dormire e anche la fase REM del sonno diventa più leggera. In menopausa? Arrivano le vampate di calore. Bello essere donne, vero?
Gli uomini e le apnee ostruttive
Se il sesso femminile deve combattere tutta la vita con gli sbalzi ormonali, quello maschile lo fa con la sindrome delle apnee ostruttive. Il 24% degli uomini ne soffre, mentre per le donne la percentuale è solo del 9%.
Come puoi accorgerti se soffri della sindrome delle apnee ostruttive? Be’ sicuramente te lo farà notare chi dorme – “dorme” è una parola grossa – accanto a te: una delle conseguenze del disturbo è il forte russare. Le apnee ostruttive non sono altro che il rallentamento, o la sospensione, della respirazione nel sonno. Questa alterazione del respiro può variare da pochi secondi a qualche minuto: sonno leggero, risvegli notturni e sonnolenza durante il giorno ne sono la conseguenza.
Adolescenti: la sera lo smartphone, la mattina i libri
A minare il sonno degli adolescenti, oggi, è principalmente la dipendenza dalla tecnologia. Molti ragazzi, prima di andare a dormire, chattano con i loro amici, navigano in internet o postano sui social network. Tanti dormono con il cellulare acceso sul comodino o sotto il cuscino. Tutte abitudini sbagliatissime. Usare la tecnologia prima di andare a letto, o addirittura nel letto, alimenta lo stato di eccitazione. Quando si scrive un sms, infatti, si aspetta una risposta; quando si posta sui social network, invece, si aspettano dei commenti. Anche in maniera inconscia, questa sensazione di attesa alimenta l’adrenalina, allontana il rilassamento e porta a un addormentamento ritardato e a un sonno disturbato. Le conseguenze sono:
- difficoltà ad alzarsi la mattina;
- sonnolenza durante il giorno;
- calo del rendimento scolastico;
- sonnellini pomeridiani che alterano il normale ciclo sonno/veglia.
Quante ore dovrebbe dormire un adolescente? Circa 9 a notte. I riposini pomeridiani non dovrebbero mai essere fatti dopo le 15:00, e non dovrebbero durare più di 40 minuti.
Gli anziani e l’insonnia
Per gli over 60, dormire otto ore filate è quasi un sogno. C’è chi crede che con l’avanzare dell’età si dorma meglio: in fondo si sta in pensione, si ha più tempo libero e quindi si è meno stressati… Non è così. Negli anziani il ritmo circadiano – in parole semplici il ritmo scandito dal nostro orologio interno, quello che ci dice se è giorno o notte – si altera. Per questo durante la terza età:
- ci si sveglia di continuo la notte;
- ci si sveglia molto presto la mattina;
- si tende a dormire durante il giorno con la conseguenza di non farlo la notte.
Inoltre, col passare degli anni, si tende a soffrire di apnee ostruttive, artrite e incontinenza: tutti fattori che alimentano i micro risvegli notturni. L’insonnia sembra non lasciare scampo, ma non è così. Qui ti diamo tanti consigli su come prendere sonno senza ricorrere ai medicinali, ed evitando la melatonina, dai ben noti effetti collaterali. Sogni d’oro!
Susi Devescovi
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Dormo poche ore
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Martina Salata
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Gentile Susi, ti ringraziamo per il commento che ci conferma come tante persone hanno difficoltà ad avere un sonno ristoratore: molto è dipeso dall’età, dallo stile di vita e/o da periodi di stress. Per aiutarti nel ritrovare l’equilibrio sonno-veglia ti consigliamo l’assunzione del nostro integratore alimentare naturale Serena Notte https://salugea.com/it/shop/serena-notte che promuove il miglioramento della qualità e della durata del sonno, nella misura di 2 cps mezz’ora prima di andare a letto ed eventualmente altre 2 cps nel caso di frequenti risvegli notturni. L’utilizzo di Serena Notte ti fornisce il giusto supporto per sostenere il tuo riposo, ritrovare le energie fisiche e mantenere le performance mentali durante l’arco della giornata.
Rimaniamo a tua disposizione per qualsiasi necessità, una buona giornata! Lo Staff Salugea.
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