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Aloe Vera da bere: quale comprare?

Se sei alla ricerca di un succo di Aloe Vera da bere, senz’altro ne conosci già tutte le virtù. Quindi, hai fatto la scelta giusta! Ma come fare per capire quale comprare?

È meglio il fai-da-te come garanzia di freschezza, oppure affidarsi a marchi che vendono il prodotto già “pronto all’uso”? È sufficiente affidarsi al consiglio di un’amica o di un amico o a tutto quello che trovi in rete? Il web è una fonte incredibile di informazioni, ma come districarsi in questo “mare magnum” dove alcune fonti sono in netta contraddizione con altre? Inoltre, una nuova regolamentazione impartisce criteri precisi per la produzione dei succhi di Aloe Vera. Lo sapevi? Leggi qui per scoprire quale succo di Aloe Vera da bere puoi acquistare a occhi chiusi.

Aloe da bere quale comprare

Aloe Vera da bere: versione casalinga?

Se hai intenzione di cimentarti nella produzione “home-made” del tuo succo di Aloe Vera, ecco cosa devi sapere. Innanzitutto, verifica che la pianta di Aloe che cresce rigogliosa nel tuo giardino con quelle belle foglie carnose, sia della specie migliore, cioè la Barbadensis Miller. Così chiamata dal nome di Philip Miller, il botanico scozzese che a metà del Settecento la repertoriò nel suo manuale come pianta grassa delle Barbados. In tempo di fioritura, in primavera, dovresti vedere spuntare tra le foglie dei fiori gialli tubulari appesi allo stelo come un grappolo. Se poi il tuo vivaista ti conferma che la specie è proprio Barbadensis Miller allora siamo a cavallo!

Ma, forse non sai che la preparazione casalinga del succo di Aloe Vera nasconde una piccola-grande insidia.

Aloe Vera da bere: sì, ma niente Aloina!

Il consiglio dell’amica o dell’amico, si sa, a volte valgono tanto oro quanto pesano (gli amici), ma… Sì, c’è un grosso ma, perché siamo tutti diversi e in generale tutto quello che fa bene a te, può invece far “storcere il naso” al mio pancino. È questo il caso degli “antrachinoni”.

Devi sapere che l’Aloe Vera contiene degli antrachinoni, tra questi l’Aloina. Un antrachinone è un composto derivato dall’antracene (una molecola costituita da 3 anelli benzenici) che, una volta giunto nell’intestino crasso, causa un’irritazione della mucosa che a sua volta stimola il richiamo di acqua nel lume intestinale e la peristalsi, permettendoti così di evacuare le feci. Ah, che sollievo, mi dirai. Mmmm

Infatti, i rimedi che contengono queste sostanze possono causare numerosi problemi. Se stimoli continuamente e forzatamente il tuo intestino avrai una perdita importante di elettroliti che sono sali minerali fondamentali per l’organismo.

A causa dello stimolo irritativo dell’aloina poi, l’intestino nel tempo tenderà a perdere progressivamente il suo naturale tono muscolare diventando sempre più pigro. E andare in bagno spontaneamente diventerà una capacità sempre più difficile! Non solo.

Per la sua spiccata azione lassativa, l’Aloina può portare, nel lungo termine, a un’infiammazione della mucosa intestinale che perde così progressivamente molte delle sue funzioni. L’azione infiammatoria, se protratta nel tempo, può generare alterazioni del DNA delle cellule intestinali, favorendo così l’insorgere di tumori (effetto mutagenico). Per questo motivo i prodotti a base di Aloe contenenti antrachinoni sono considerati genotossici e sono stati banditi dal commercio da EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare)1. Non ti preoccupare fra poco, ti spieghiamo quale Aloe è assolutamente sicura da bere!

E per finire, studi farmacocinetici recenti sull’Aloina (2020) hanno stabilito che questa può essere “epato-tossica” e “nefro-tossica2 cioè danneggiare fegato e reni, altri3 che la molecola di aloina inibisce l’attività della tirosinasi, un enzima presente nella cute che permette la trasformazione della tirosina in melanina, quella sostanza che colora la nostra pelle e che in estate, prodotta in maggiori quantità, ci assicura una bella abbronzatura. Ad esempio, gli albini non sono in grado di produrre tirosinasi e per questo devono assolutamente evitare di esporsi alla luce del sole.

Per questi e altri motivi, quello degli effetti avversi dell’aloina è un tema di sempre maggiore interesse per la comunità medico-scientifica, a livello mondiale.

Come puoi assicurarti gli innumerevoli benefici dell’Aloe Vera da bere senza rischi?

Come avrai capito, a meno ché tu non sia in possesso di una specifica competenza tecnica e di un’attrezzatura di estrazione della polpa di Aloe Vera e di purificazione dall’aloina nel tuo scantinato, è decisamente meglio evitare la produzione di succo di Aloe fai-da-te.

È assai più sicuro, e infinitamente più pratico, orientarsi invece verso succhi di Aloe Vera già pronti, esenti da antrachinoni. Ecco i criteri che ti permetteranno di fare la migliore scelta tra le tante proposte che offre il mercato.

La confezione deve essere in vetro scuro e NON in plastica e con tappo di alluminio. Oltre a non essere bio-degradabile, la plastica – soprattutto quando fa caldo e se esposta al sole – può rilasciare sostanze nocive che vengono cedute al contenuto, in questo caso al tuo succo! Il vetro scuro invece, ancora meglio se di grado farmaceutico, garantisce la perfetta conservazione del prodotto nel tempo ed è eco-sostenibile. Acquistando prodotti conservati in vetro fai anche del bene all’ambiente!

Il succo contenuto nella bottiglia deve essere trasparente e poco vischioso. Questo significa che è stato filtrato e purificato.

Solo BIO! Il succo di Aloe Vera deve essere assolutamente da coltivazione biologica. Spesso questa indicazione, che è così fondamentale per una prima selezione, appare già nel nome del prodotto con l’abbreviazione BIO.

Leggi bene l’etichetta! Per quanto trascurata, l’etichetta ti dice tutto quello che devi sapere sul prodotto che stai per acquistare. Oltre ai valori nutrizionali, trovi la data di scadenza del prodotto ancora sigillato, le modalità di conservazione e il tempo indicato per la sua consumazione una volta aperto. Alla voce “ingredienti” assicurati che non vi siano zuccehri aggiunti, conservanti, né additivi sintetici o liquidi di diluizione. Il succo deve essere puro al 100% e da spremitura a freddo. E non basta! Verifica sempre che l’integratore sia notificato al Ministero della Salute Italiano e che sia presente il relativo codice.

Assicurati infine che il succo di Aloe Vera sia stato prodotto in conformità alla nuova regolamentazione europea del 18 marzo 2021.

Ora non ti resta che cercare un prodotto che risponda a tutti questi requisiti. Capisco non sia semplice, quindi voglio aiutarti!

Trovi tutto quello che ti serve in termini di qualità e sicurezza nel Succo di Aloe Vera BIO Prima Qualità Salugea che racchiude in sé tutte le meravigliose virtù dell’Aloe Vera ed è privo di aloina (quindi puoi berlo in tutta tranquillità), oltre che di liquidi di diluizione e zuccheri aggiunti.

succo di aloe vera bio

Siccome è puro al 100% e bio, una volta aperta la bottiglia devi assolutamente conservarlo in frigorifero e consumarlo entro i tempi indicati sulla confezione. Assumine due cucchiai da tavola a stomaco vuoto (l’ideale è la mattina, al risveglio, quando sei reduce dal digiuno notturno) come depurativo, raddoppia la dose per qualche giorno se hai bisogno di un aiuto in più. Il Succo di Aloe Vera ha un’azione:

  • depurativa e detossinante di tutto l’organismo,
  • lenitiva per tutto il tratto digerente,
  • di sostegno del sistema immunitario,
  • anti-ossidante, per inibire gli effetti dei famigerati radicali liberi, causa del precoce invecchiamento cellulare,
  • cicatrizzante,
  • di sostegno e purificante per pelle e capelli.

Quindi, quando ti senti stanco, pelle e capelli hanno perso lucentezza e tono, qualche brufoletto appare qua e là e ti sembra che sia apparsa una nuova rughetta proprio lì dove la vedono tutti… Oppure, avverti pesantezza di stomaco dopo i pasti, e, a volte, quel “bruciorino” insidioso proprio sotto lo sterno che non vuole andarsene, o ancora senti la necessità di depurarti e che “andare di corpo” in modo regolare (una volta al giorno) è diventato per te quasi impossibile…

È il momento di fare piazza pulita! E per questo il tuo migliore alleato è il succo di Aloe Vera BIO Prima Qualità Salugea.

Ultimo aggiornamento il: 06/04/2023

Scritto da:

Dott.ssa Cristina Bernagozzi
Naturopata

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 06/04/2023

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NOTE E BIBLIOGRAFIA

1 EFSA – L’EFSA conferma che i derivati dell’idrossiantracene negli alimenti costituiscono un problema per la salute – 23 Gennaio 2018

2 Dong X, Zeng Y, Liu Y, You L, Yin X, Fu J, Ni J. Aloe-emodin: A review of its pharmacology, toxicity, and pharmacokinetics. Phytother Res. 2020 Feb;34(2):270-281. doi: 10.1002/ptr.6532. Epub 2019 Nov 3. PMID: 31680350.

3 Zeng HJ, Sun DQ, Chu SH, Zhang JJ, Hu GZ, Yang R. Inhibitory effects of four anthraquinones on tyrosinase activity: Insight from spectroscopic analysis and molecular docking. Int J Biol Macromol. 2020 Oct 1;160:153-163. doi: 10.1016/j.ijbiomac.2020.05.193. Epub 2020 May 25. PMID: 32464200.