Stai iniziando ad avere i primi fastidi della menopausa, sei andata dalla tua ginecologa e la proposta della TOS (terapia ormonale sostitutiva) non ti ha convinto?
Per la Medicina tradizionale la TOS è attualmente l’opzione più considerata per ottenere un sollievo terapeutico dai diversi sintomi della menopausa.
“Non c’è alternativa a ricorrere ad un trattamento farmacologico per affrontare una fase di vita del tutto naturale?”
Questa domanda è del tutto legittima, infatti nei secoli precedenti all’applicazione della TOS (20°secolo), l’unico modo utilizzato per trattare i sintomi spiacevoli della menopausa era l’uso di erbe e la conoscenza di questi rimedi si è diffusa nel tempo attraverso la divulgazione orale.
Dunque perché non prenderla in considerazione?
Non c’è ragione, a meno di particolari condizioni personali, che il tuo medico valuterà! Quindi la risposta alla tua prima domanda è:
Sì, un trattamento sostitutivo naturale in menopausa esiste!
Dopo averne scoperto di più potrai parlare di questo approccio con la tua ginecologa e, se lo riterrà opportuno, potrai vivere serenamente questo momento di passaggio e in maniera del tutto naturale.
- Trattamento sostitutivo naturale in menopausa: gli studi
- Com’è fatto un trattamento naturale che funziona davvero?
- Consigli extra
Approccio naturale in menopausa: partiamo dagli studi
In questi anni la ricerca scientifica ha messo sempre più sotto esame le sostanze naturali che possono offrire un aiuto a tante donne che preferiscono non ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva farmacologica.
Anche questa volta Madre Natura ha superato brillantemente la prova!
Presso il Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, è stato condotto uno studio per valutare l’efficacia di un integratore nutraceutico sui sintomi della menopausa1.
Le partecipanti che per sei mesi hanno assunto un composto nutraceutico combinato con componenti fito-estrogeniche, vitamine, micronutrienti ed erbali, hanno mostrato un miglioramento significativo, sia sul fronte delle vampate che su quello dell’insonnia e dell’irritabilità, rispetto al gruppo di controllo che ha assunto un placebo.
I benefici sono stati rilevati già dopo i primi 3 mesi. Questi risultati indicano che l’integrazione combinata naturale può rappresentare un’alternativa valida per i primi sintomi che si verificano durante la transizione della menopausa.
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Anche uno studio del 20192, incentrato sulla medicina complementare e alternativa in menopausa, ha evidenziato che piante conosciute per i loro benefici sulla sfera femminile esprimono al meglio la loro azione quando sono combinate insieme.
Ad esempio, il Dong quai (Angelica sinensis) è risultato maggiormente attivo nella riduzione dei sintomi della menopausa quando abbinato all’estratto di Camomilla.
Approccio naturale in menopausa: com’è fatto?
La forma più popolare di approccio alternativo in menopausa si basa sui fito-estrogeni, composti vegetali che si possono trovare in circa 300 piante. La parola “fito-estrogeno” deriva dalla parola greca phyto (“pianta”) ed estrogeno.
C’è però un aspetto da non sottovalutare: spesso, assumendo esclusivamente questi attivi si può instaurare la cosiddetta condizione di “dominanza estrogenica” ovvero uno squilibrio ormonale, dovuto all’esclusivo apporto di estrogeni.
“Come è utile gestire a questo punto l’approccio naturale per un’azione davvero benefica?”
Semplice, tenere in considerazione entrambe le principali classi di ormoni femminili: estrogeni e progesterone.
Puoi trovare estratti vegetali che apportano sia fito-etrogeni che fito-progesterone nella formula dell’integratore naturale Pausanorm Forte Salugea, che favorisce l’equilibrio ormonale della donna in menopausa.
Fito-estrogeni: sono tutti uguali?
La domanda è del tutto retorica: ovviamente ci sono delle differenze anche fra i fito-estrogeni.
Le classi principali, attive nel corpo umano, si chiamano isoflavoni e lignani. Probabilmente avrai già sentito parlare dei famosi isoflavoni della soia.
Ti svelo un segreto … ormai anche gli isoflavoni della soia sono un po’ antiquati, puoi avere di meglio!
La soia infatti è stata una delle prime fonti di fito-estrogeni per gli integratori specifici per la menopausa ma grazie a studi sempre più approfonditi è emerso che questa pianta contiene solo due tipi di isoflavoni (Genisteina e Daidzeina), per di più in forma glicosilata.
Questo vuol dire che richiedono un processo di digestione che ne rallenta il tempo di assorbimento e che, se non è efficiente, va a ridurre il livello di assimilazione di questi attivi3.
Altro aspetto molto importante è che la maggior parte della soia attualmente disponibile è di tipo OGM4.
L’alternativa? Trifoglio Rosso e Kudzu!
Il Trifoglio Rosso è una pianta cardine degli integratori di nuova generazione per il trattamento dei disturbi della menopausa.
Contiene ben 4 tipi di isoflavoni e la maggior parte è in una forma direttamente biodisponibile. Tradotto, l’organismo è in grado di utilizzarli rapidamente e senza perdite5.
Il Kudzu viene in tuo aiuto fin dal Giappone. Anche lui non è da meno, infatti contiene ben 6 tipologie di isoflavoni, tra i quali ce n’è uno davvero particolare: la Puerarina.
Questo particolare attivo è stato ampiamente studiato e le sue proprietà sono davvero molteplici, a partire dall’azione cardioprotettiva fino a quella di promuovere la struttura ossea6.
Fito-progesterone: quale scegliere
Se pensavi che questo elemento in menopausa non fosse importante dovrai ricrederti!
Puoi sbirciare in questo articolo sul progesterone in menopausa per capire meglio l’influenza che hanno valori bassi di progesterone sui sintomi di questa fase della vita della donna. Ma prima arriva in fondo 😉
La regolazione di tutte le fasi del ciclo femminile si basa sull’oscillazione di due classi ormonali principali, come accennato prima: estrogeni e progesterone.
Quindi per avere una transizione menopausale graduale e senza fastidi bisogna tenere in considerazione entrambi questi aspetti.
Come riconoscere se in un integratore è presente questa componente?
La fonte vegetale più utilizzata di fito-progesterone è la Dioscorea villosa e la molecola attiva che contiene è la Diosgenina.
Quindi nell’etichetta del nutraceutico che vuoi scegliere per la menopausa devi verificare:
- che ci sia l’estratto di Dioscorea villosa;
- che questo estratto sia “titolato” in Diosgenina.
Il secondo punto è molto importante perché ti dà la certezza della presenza della molecola attiva all’interno della formulazione.
Consigli extra che puoi abbinare all’assunzione di fito-estrogeni e fito-progesterone
Per sentirti al top in questa fase della vita, puoi fare di più.
La Medicina Tradizionale Cinese su questo ha molto da insegnarci, infatti considera l’organismo in toto, porgendo lo sguardo non solo sull’aspetto fisiologico, ma anche su quello mentale.
Detto questo puoi utilizzare un approccio complementare all’assunzione di fito-estrogeni e fito-progesterone scegliendo quello che più senti nelle tue corde.
Ecco alcuni consigli:
- utilizzare estratti vegetali che portano beneficio a livello emotivo-nervoso (es. Angelica sinensis, Verbena, Griffonia, Biancospino);
- fare attività fisica costante: meglio se di tipo meditativo e distensivo come yoga e pilates;
- agopuntura;
- dedicare del tempo per la propria cura, per sostenere positivamente l’autostima.
Bene, spero di averti fornito le risposte che cercavi, per confrontarti consapevolmente con il tuo medico per la scelta più adeguata a te!
Pausanorm Forte è un integratore alimentare: leggere le avvertenze in etichetta.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di uno stile di vita sano.
I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non sostituiscono il parere del Medico.








Cinzia
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Confido molto negli integratori.
Rispondi a Cinzia
Simona Cusenza
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Grazie per il tuo commento Cinzia,
Se vorrai approfondire sulle tue esigenze e individuare i prodotti Salugea più indicati per te siamo a disposizione ?
Ti auguriamo una buona giornata!
Rispondi a Simona Cusenza