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Biancospino: proprietà, benefici e controindicazioni
Quali proprietà e benefici si nascondono dietro al Biancospino, una pianta tipicamente ornamentale dai fiori bianchi o rosa? Oltre alle spine, alla robustezza e alla resistenza che lo caratterizzano c’è di più! Da secoli infatti viene utilizzato anche nel campo della fitoterapia come rimedio naturale in varie situazioni. In questa pagina trovi:
- Caratteristiche del Biancospino
- Proprietà di foglie, fiori e frutti del Biancospino
- Benefici e applicazioni
- Dove si trova il Biancospino?
- Possibili controindicazioni
- Altri Usi e curiosità
Caratteristiche del Biancospino
Il Biancospino (genere Crataegus) appartiene alla famiglia delle rosacee e questo genere comprende circa 200 specie. Nel linguaggio comune viene chiamato Biancospino proprio perché in Italia e in Europa la specie più diffusa (crataegus monogyna) presenta fiori bianchi e sui rami sono presenti delle spine. Un’altra specie molto diffusa è Crataegus levigata o oxyacantha che oltre a fiori bianchi può avere fiori rosati.
In generale si tratta di un piccolo albero, più spesso un arbusto, che cresce in climi miti ma tollera bene anche il freddo invernale. Lo si può trovare in aree di pianura e fino ai 1400 m s.l.m. È una pianta tipica centroeuropea.
Le sue “bellezze” non si ammirano solo nei parchi e ai margini delle strade ma anche negli scaffali delle erboristerie. Infatti i suoi estratti sono molto utilizzati anche nel campo della fitoterapia, per le sue svariate proprietà.
Proprietà di foglie, fiori e frutti del Biancospino
Le proprietà del Biancospino sono legate alla presenza di particolari composti attivi1, come:
- Acidi triterpenici
- Acidi fenolcarbossilici
- Flavonoidi
- Catechine
- Procianidine
- Ammine
- Glicosidi
- Vitamine e minerali
Proprietà cardiotoniche
Le proprietà che gli sono state attribuite per prime sono quelle relative al benessere e la funzionalità dell’apparato cardiovascolare. In particolare si tratta di proprietà cardiotoniche2. Non ha caso viene chiamato spesso “pianta del cuore”.
Questa proprietà viene promossa tramite diverse azioni/effetti3:
- Vasodilatazione a livello coronarico;
- Effetto inotropo positivo: ovvero un aumento della forza contrattile del muscolo cardiaco;
- Modulazione della permeabilità e della fragilità capillare grazie a flavonoidi e procianidine;
- Azione antiaritmica.
Proprietà rilassanti
Il Biancospino viene sfruttato anche per le sue proprietà rilassanti e sedative4 collegate alla presenza di tannini e flavonoidi.
Il Dipartimento di Farmacologia di un’Università turca ha svolto un’indagine5 sugli estratti di frutti di biancospino proprio per indagare le sue potenziali attività sul sistema nervoso e i risultati emersi sembrano supportare l’uso tradizionale di questa pianta per trattare lo stress, il nervosismo, i disturbi del sonno e il controllo del dolore.
Proprietà antiossidanti
Il biancospino è anche ricco di antiossidanti6 come procianidine oligomeriche e iperoside.
L’azione antiradicalica che ne deriva, unita all’attività cardiotonica, rende il biancospino un ottimo sostegno per il benessere dell’apparato cardiovascolare.
Benefici e applicazioni del Biancospino
Le diverse proprietà del biancospino possono essere sfruttate in diverse applicazioni7 e per trarre numerosi benefici.
Le prime applicazioni di questa pianta risalgono al Rinascimento e all’epoca veniva specialmente utilizzato come rimedio digestivo e spasmolitico. Usi attualmente non riconosciuti a livello ufficiale.
Più tardi, verso la fine del 18003, il biancospino inizia ad essere utilizzato per supportare il benessere vascolare3, in particolare trovava applicazione in forme leggere di insufficienza cardiaca8-9, in casi di ipertensione lieve/moderata10-11, in certi tipi di alterazioni del ritmo cardiaco.
Ovviamente, oggi, per questi impieghi deve essere il medico a valutarne l’idoneità e stabilire quando invece è necessario ricorrere ai farmaci.
Il biancospino può dare effetti benefici anche in situazioni di stress e ansia4-12, specialmente quando si verifica in concomitanza un’alterazione della frequenza cardiaca. Fra le prime applicazioni fitoterapiche infatti c’è anche quella per contrastare “l’angor”, ovvero una sensazione di forte angoscia che si manifesta come peso sul petto.
Il Ministero della Salute riconosce anche la sua azione nei confronti del benessere mentale.
Talvolta viene impiegato da persone che hanno difficoltà a dormire o in presenza di dolori mestruali, questi utilizzi sono proprio giustificati dalla proprietà miorilassante del biancospino.
Dove si trova il Biancospino?
Puoi trovare questa pianta in numerose formulazioni erboristiche, utilizzato singolarmente o associato ad altri principi attivi per completarne l’azione.
Per esempio in Rilassa Mente Salugea trovi l’estratto secco titolato di foglie e fiori di Biancospino insieme a Griffonia, Giuggiolo e Melissa. Nel complesso questa associazione è utile per favorire il rilassamento, il tono dell’umore e sostenere il benessere cardiovascolare (specialmente in condizioni di stress emotivo).
I prodotti che contengono l’estratto di Biancospino, infatti, sono tipicamente indicati per il supporto cardiovascolare oppure per il rilassamento e il benessere mentale.
Se vuoi acquistare un integratore a base di estratto di biancospino attenzione alla forma in cui questo ingrediente è contenuto. Quella titolata è quella più “pregiata”, poiché hai la certezza della presenza certa e costante dei principi attivi all’interno della formulazione, a garanzia di maggiore efficacia.
La titolazione è indicata nella lista ingredienti sull’etichetta con la dicitura “tit.“, ad esempio: “Biancospino (Crataegus oxyacantha L.) foglie e fiori e.s. tit. 1% iperoside“. Diversamente potresti trovare scritto solo “biancospino e.s.” o “polv.” (senza indicazione della titolazione).
Possibili controindicazioni del Biancospino
Il biancospino è controindicato in caso di ipotensione patologica e di ipersensibilità personale alla pianta.
Se fai uso di farmaci ipotensivi rivolgiti prima al tuo medico per valutare la possibilità di un’eventuale assunzione del biancospino.
Altri Usi e curiosità
I frutti e i semi del biancospino in passato (nelle aree dove cresceva spontaneamente) facevano parte della tradizione culinaria. In particolare i frutti venivano utilizzati per produrre confetture e vino. I semi invece venivano tostati e utilizzati come una sorta di caffè.
Le testimonianze dell’utilizzo come rimedio naturale pare ci arrivi dagli inizi del Rinascimento. Mentre nell’epoca greca e romana era visto come simbolo di speranza, fertilità e matrimonio e veniva utilizzato durante le cerimonie.
In inglese forse ti è capitato di sentirlo chiamare Mayflower ovvero fiore di maggio, proprio perché in Gran Bretagna i fiori del biancospino sbocciano in questo mese.
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