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Carbossiterapia contro la cellulite: funziona?

La carbossiterapia funzione contro gli inestetismi della cellulite? In quale modo beneficiare al massimo di questo trattamento estetico? In questo articolo trovi:

carbossiterapia cellulite

Che cos’è la carbossiterapia?

Possedere un bel paio di gambe è il desiderio di ognuna di noi. Certamente, la pratica assidua di sport aerobici, un’alimentazione sana e tanto, ma tanto rigore unito a forza di volontà possono regalarti gambe belle e in forma a qualsiasi (o quasi) età. Ma, se, come me, non fai parte della categoria delle “iron-ladies”, ci sono comunque altre soluzioni. Una di queste è la carbossiterapia che può essere molto efficace contro la cellulite (o lipodistrofia ginoide).

Si tratta di una terapia medica poco invasiva e dai costi contenuti. Ovviamente, prima si interviene sulla cellulite, finché si trova al primo o al secondo stadio, migliori saranno i risultati. Se vuoi saperne di più sui diversi tipi e stadi della cellulite, ti rimando al nostro articolo “Tipi e stadi della cellulite: riconosci il tuo!

Con il termine di “carbossiterapia” o terapia dell’anidride carbonica, si intende la somministrazione per via sottocutanea di anidride carbonica purificata per scopi terapeutici.

Questa tecnica nasce in Francia nel 1932. Devi sapere che, inizialmente, l’anidride carbonica veniva fatta penetrare nell’organismo attraverso la pelle, cioè tramite bagni caldi in acque carboniche (ricche di CO2) o con l’applicazione direttamente sulla pelle dei pazienti di impacchi di acqua satura di anidride carbonica. Si trattava, insomma, di un trattamento termale che dava, comunque, già eccellenti risultati nella cura di arteriopatie e ulcere.

Con lo sviluppo di nuove tecnologie, si è passati dall’applicazione di CO2 direttamente sulla pelle alla sua perfusione sottocutanea tramite iniezione per garantire risultati migliori e più veloci. L’efficacia del trattamento è dovuta, in parte, anche all’effetto lipolitico (di distruzione delle cellule di grasso) dell’anidride carbonica e alla sua capacità di aumentare la produzione di collagene1.

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La carbossiterapia funziona davvero?

Nel 2004, venne dimostrata per la prima volta l’efficacia dell’infiltrazione ipodermica (iniezione sottocutanea) di anidride carbonica nel trattamento di adiposità localizzate. Da allora, il metodo è stato utilizzato sempre più frequentemente e con successo anche in medicina estetica, soprattutto per il trattamento della cellulite. Pare quindi che funzioni….

Tuttavia, siccome io sono un po’ come San Tommaso… ho deciso di verificare se, effettivamente, “ciò che la carbossiterapia promette, la carbossiterapia mantiene”! Mi sono quindi lanciata nella ricerca di studi clinici che ne spiegassero il funzionamento e che, soprattutto, ne confermassero o meno la validità.

Uno studio in particolare mi è sembrato molto interessante1. È il risultato della collaborazione tra ricercatori di alcune università, tra cui l’Università di Tor Vergata a Roma. Scopo dello studio: verificare l’efficacia della carbossiterapia nel trattamento della cellulite localizzata su glutei e zona posteriore delle cosce, in donne sane, di età compresa tra i 20 e i 35 anni, con presenza di cellulite di grado II e III.

Nelle donne che si sono sottoposte al trattamento con cadenza settimanale, per un numero totale di 8 sedute, si è verificata una riduzione significativa della cellulite, con passaggio dal grado III – lo stadio più avanzato della cellulite e quello più difficile da trattare – al grado II.

Il risultato è conseguente alla riorganizzazione dei tessuti fibrosi e adiposi nelle zone trattate ed è stato confermato tramite diagnosi per immagini a ultrasuoni. Lo studio conclude confermando che “la carbossiterapia è una tecnica efficace per trattare la cellulite localizzata nei glutei e nella zona posteriore delle cosce, in donne sane”.

Quindi, evviva, funziona!

Continuando le ricerche, ho trovato molto interessante una meta-analisi2 (cioè, una ricerca basata su una raccolta di studi clinici, in questo caso ben 27!) che conferma ulteriormente l’efficacia della carbossiterapia che, quindi, può essere considerata “sicura, mini-invasiva ed efficace nel ringiovanimento cutaneo in generale e, in particolare, per trattare rughe del viso, lassità della pelle, cicatrici, ma anche cellulite, alopecia, ferite croniche da diabete e psoriasi”. Alle stesse conclusioni è giunto un altro studio3 – e poi mi fermo qui, promesso! – effettuato da un team di ricercatori provenienti da varie università, tra cui l’Italiana Guglielmo Marconi di Roma.

Meccanismo di azione della carbossiterapia

Insomma, gli studi clinici 1,2,3 dimostrano che la somministrazione controllata di anidride carbonica medicalizzata nel tessuto sottocutaneo provoca un aumento della temperatura della pelle di 3.48°C e del diametro dei vasi sanguigni di 3.24 volte, la diminuzione del pH localizzato, la vasodilatazione, la proliferazione di nuovi capillari (neo-angiogenesi) e fibroblasti. Inizia, così, un processo di ossigenazione con conseguente rigenerazione dei tessuti che, a sua volta, stimola il rimodellamento della matrice cellulare. Il tutto senza rischio alcuno di generazione di trombi.

Il risultato è una riduzione della circonferenza delle zone trattate e un netto miglioramento dell’aspetto della pelle.

Oggi, la carbossiterapia viene utilizzata, non solo per attenuare adipe localizzata su braccia, sottomento, cosce, glutei e ginocchia, ma anche per ringiovanire la pelle del viso o trattare l’alopecia, oltre che per il trattamento di malattie della pelle e del sistema vascolare. Il suo uso è assolutamente sicuro.

La carbossiterapia è dolorosa?

Sì e no. È tutto molto soggettivo. Partiamo, comunque, da un dato di fatto, e cioè che, per questa terapia medica, vengono effettuate delle micro-iniezioni sottocutanee. Quindi, se la vista dell’ago ti fa svenire, allora questa tecnica non fa per te – come non fanno per te il tatuaggio artistico o il make-up permanente del resto! Molto dipende dalla tua soglia del dolore.

Per quanto riguarda le zone trattate con la carbossiterapia, è chiaro che in alcune si può avvertire solo un leggero fastidio; è il caso, ad esempio, della parte esterna delle cosce, la cosiddetta “culotte de cheval”. Altre zone, invece, come l’interno delle ginocchia, sono molto più sensibili.

Non è tanto la “punturina” che può rivelarsi dolorosa, quanto l’infiltrazione di anidride carbonica nei tessuti che genera un leggero gonfiore localizzato che viene, però, assorbito rapidamente.

In ogni caso, per darti un’idea del “dolore da carbossiterapia” mi basta dirti che, se paragonata alla ceretta depilatoria – a cui nostro malgrado siamo oramai abituate – la carbossiterapia è “quasi” una passeggiata! 😊

Integrazione alimentare consigliata in abbinamento alla carbossiterapia

Nelle settimane in cui ti sottoporrai al trattamento di carbossiterapia, ti suggerisco di abbinare un’integrazione alimentare ad hoc che faciliti il drenaggio dei tessuti e la loro ossigenazione.

Per questo, sono molto efficaci piante meravigliose come Ananas, Centella, Vite Rossa, Garcinia e Gynostemma solo per citarne alcune, poiché sono ricche di principi attivi dalle grandi proprietà drenanti e di sostegno al microcircolo.

Trovi i principi attivi, che la Natura ci offre a questo scopo, in Biosnel Formula Potenziata.

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Per un ulteriore aiuto drenante puoi abbinare anche gli estratti secchi titolati di Pilosella, Betulla, Ortosiphon, Frassino e Ibisco, contenuti in Diuresan Formula Potenziata.

E ricorda che un’integrazione alimentare di alta qualità è quella che offre estratti secchi ad alta titolazione – quindi, con elevata concentrazione di principi attivi – in capsule 100% vegetali, contenute in flaconi di vetro scuro di grado farmaceutico.

Se poi al trattamento anticellulite con la carbossiterapia e all’integrazione associ anche un’alimentazione fresca e leggera – poca carne, pesce, verdure abbondanti, frutta di stagione due volte al giorno, lontano dai pasti mi raccomando! – un’ottima idratazione (bevi almeno 1,5 lt di liquidi al giorno) e un poco di attività fisica all’aria aperta, allora non mancherai di certo il tuo prossimo appuntamento con una silhouette invidiabile!

In che periodo dell’anno è consigliato effettuare la carbossiterapia?

La carbossiterapia può essere effettuata durante tutto l’anno, ma è preferibile evitare l’estate con le sue temperature troppo elevate. Considera che, se vuoi sfoggiare la tua nuova linea “cellulite-free” a metà luglio, ad esempio, dovrai completare l’ultima seduta almeno tre settimane prima perché è nelle tre settimane seguenti il trattamento che avviene “la trasformazione”.

Quanto costa la carbossiterapia?

I prezzi per seduta variano, ma restano comunque abbastanza contenuti. Considera che si parte da un minimo di 6/10 sedute con cadenza settimanale. Il colloquio con il professionista prescelto ti darà modo, comunque, di avere un’idea più chiara della durata del trattamento specifico per te e dei relativi costi.

I nostri testi hanno scopo divulgativo, non vanno intesi come indicazione di diagnosi e cura di stati patologici e non vogliono sostituirsi in alcun modo al parere del Medico. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di uno stile di vita sano.

Ultimo aggiornamento il: 22/05/2025

Scritto da:

Dott.ssa Cristina Bernagozzi
Naturopata

il

Revisionato da:

Dott. Stefano Censani
Biologo e Naturopata

il 22/05/2025

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1 Effectiveness of carboxytherapy in the treatment of cellulite in healthy women: a pilot study. Pianez LR, Custódio FS, Guidi RM, de Freitas JN, Sant’Ana E. Effectiveness of carboxytherapy in the treatment of cellulite in healthy women: a pilot study. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2016 Aug 22;9:183-90. doi: 10.2147/CCID.S102503. PMID: 27578994; PMCID: PMC5001663.

2 Carboxytherapy in dermatology: A systematic review. Ahramiyanpour N, Shafie’ei M, Sarvipour N, Amiri R, Akbari Z. Carboxytherapy in dermatology: A systematic review. J Cosmet Dermatol. 2022 May;21(5):1874-1894. doi: 10.1111/jocd.14834. Epub 2022 Feb 14. PMID: 35124882.

3 An overview of the role of carboxytherapy in dermatology. Bagherani N, Smoller BR, Tavoosidana G, Ghanadan A, Wollina U, Lotti T. An overview of the role of carboxytherapy in dermatology. J Cosmet Dermatol. 2023 Mar 31. doi: 10.1111/jocd.15741. Epub ahead of print. PMID: 36999460.